Il Parri compie 60 anni
Nel 2023 l’Istituto storico Parri compie 60 anni, un traguardo importante che celebreremo nel prossimo anno con una serie di incontri, eventi, convegni e tanto altro.
In questi sei decenni siamo stati parte attiva della città e dell’area metropolitana nel raccontare la storia del Novecento non solo a livello locale ma con uno sguardo più generale sull’Europa e sul mondo.
Scrivere una storia approfondita dei sei decenni in oggetto richiederebbe molto più di alcune pagine su un sito, poiché ogni decennio, ogni anno, ogni periodo porta con sé tante storie sia felici che tragiche e ci sono già numerose e ben più significative fonti storiografiche e narrative (avremo modo di segnalarvele) per raccontarle.
Quello che faremo in queste pagine nei mesi a venire sarà aprire delle finestre sulla storia intorno al Parri, ricostruendo passo per passo la crescita e l’evoluzione dell’Istituto.
Continuate a seguirci! Le pagine sono in costante aggiornamento e aggiungeremo nuovi contenuti, sia testuali che multimediali.
La storia
Venerdi 14 luglio 1963 nasceva a Bologna l’Istituto Storico Parri, con l’obiettivo di aderire alla rete Nazionale di Istituti della resistenza fondata nel 1947 da Ferruccio Parri, con l’intento di non disperdere la memoria del movimento di liberazione, fornendo un luogo di raccolta dove far confluire i documenti prodotti dal movimento partigiano durante la Resistenza.
Cinque persone, grandi figure emiliano-romagnole dell’antifascismo e della lotta di Liberazione, si presentano in via de’ Foscherari n. 15, nello studio del notaio Antonio Stame, per sottoscrivere l’atto costitutivo. Sono Ettore Trombetti, Giovanni Bottonelli, Giuseppe Nucci, Giovanni Vignali, Ena Frazzoni.
Il nome che viene dato all’associazione appena costituita, è Deputazione per l’Emilia e la Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di Liberazione e, fin da subito, è chiaro che l’obiettivo che si persegue va oltre la conservazione dei pur preziosissimi archivi della Resistenza emiliano-romagnola:
Infatti l’articolo 2 dello statuto approvato quel giorno, recita:
“[La Deputazione] si propone
a)- di assicurare al patrimonio storico della Regione la piu completa e ordinata documentazione della Resistenza mediante la ricerca, raccolta, conservazione e classificazione di documenti, cimeli, testimonianze, giornali, libri e di tutto quanto si riferisce alla Resistenza, a partire dagli inizi del fascismo”.
Quindi fin da subito si ha la percezione che non basta studiare la storia dei venti mesi di lotta di Liberazione, ma è necessario ampliare lo sguardo a tutto il Novecento, o perlomeno partendo dagli inizi del fascismo: approfondire la ricerca per collocare nella storia il movimento partigiano.
E nel corso degli anni la Deputazione cambia nome più volte, proprio per restare aderente alla propria mission. Negli anni ’90 del Novecento diventa Istituto storico Parri Emilia-Romagna – Movimento di Liberazione ed età contemporanea, agli inizi del XXI secolo diventa Istituto per la storia e le memorie del ‘900 – Parri fino ad arrivare ad oggi, dove l’Istituto Storico Parri è diventato un istituto che si occupa della storia del Novecento e del tempo presente, pur non dimenticando le proprie radici.
Il Parri oggi
Oggi, dopo sessant’anni di attività, di trasformazioni, di rapporto coi territori, con le istituzioni culturali e scientifiche, con le comunità educative, il Parri è una grande biblioteca, un centro studi, un archivio cartaceo, fotografico e audiovisivo, un’agenzia didattica e formativa, un centro culturale di divulgazione e di produzione, un punto di incontro e di confronto.
Le tematiche affrontate dall’Istituto si sono moltiplicate, e non riguardano più soltanto la storia della Resistenza e dell’antifascismo – che rimane comunque uno dei punti cardine – ma abbraccia argomenti storici, sociali, culturali e ambientali che riguardano tutto il Novecento e oltre.
Il Parri raccoglie, custodisce e racconta la storia contemporanea, la nostra storia. Svolge una funzione pubblica ma vive del sostegno dei suoi soci e della comunità attraverso l’associazione: per questo è possibile diventare soci sostenitori dell’Istituto. La campagna 2023 è attualmente in corso: non perdete l’occasione di accompagnarci in quest’anno pieno di eventi, incontri e novità!