Giovedì 11 aprile 2013, ore 17.30
a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,
Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20
l’Istituto Parri, con Landis, Isrebo e Cedost, presenta:
Mussolini e il suo doppio
I diari svelati
di
Nicole Ciccolo e Elena Manetti
Prefazione di Mimmo Franzinelli
Introduzione di Roberto Travaglini
Pioda Editore, 2012
le Autrici illustrano il loro lavoro e ne discutono con
Simone Duranti
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
introduce e coordina
Luca Alessandrini
Direttore dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
Dalla morte del duce fino ai nostri giorni, a intervalli più o meno lunghi, viene pubblicata la notizia-scoop del ritrovamento di diari attribuibili a Mussolini che vengono regolarmente smascherati come falsi. Ogni volta la notizia provoca comunque interesse e appassionata curiosità e questo è certamente il segno di un bisogno collettivo di capire la psicologia di un uomo che è stato il protagonista assoluto di una lunga pagina, la più drammatica, dolorosa e incomprensibile della nostra storia. L’ultima clamorosa scoperta dei presunti diari di Mussolini è avvenuta nel 2010 e ne è seguita , dopo dibattiti e scontri tra chi li riteneva autentici e chi falsi, la pubblicazione delle cinque agende del duce. È stato poi definito che le agende erano state scritte da due falsarie, madre e figlia vissute nel ventennio fascista e ormai scomparse, già processate e condannate alla fine degli anni Cinquanta, per lo tesso reato di falso e truffa. Al di là dei fatti, ci si domanda come sia stato possibile, da parte delle due donne, scrivere centinaia di pagine imitando perfettamente la grafia del duce. Questa capacità va oltre una consapevole imitazione e fa pensare ad una totale identificazione, o piuttosto ad una idealizzazione. Le autrici del falso sembrano andare nettamente oltre l’imitazione di una pura forma e ci rivelano un elevato grado di introiezione non solo del modello, ma quasi della personalità di Mussolini e l’idealizzazione del “loro” duce sia sul piano ideologico, sia sul piano affettivo, ha permesso di riprodurne con assoluta spontaneità la scrittura .
La seconda parte del libro è un accertamento grafico-grafologico che dimostra la compatibilità tra i falsi diari e la mano di una delle due falsarie fatto sugli atti del processo alle due donne ed è completo di testimonianze, memoriali e particolari inediti e significativi