Dipingere il fuoco, di Ed Reep - La presentazione è online!
Siamo abituati a pensare ai soldati solo come combattenti, dimenticando che tra le file di un esercito si trovano spesso anche uomini che combattono la guerra con altre armi, come la macchina fotografica, lo stetoscopio o il pennello.
È il caso di Ed Reep che ha partecipato alla campagna d'Italia immortalandone alcuni momenti topici. Arrivato a Bologna nei giorni della Liberazione ha fotografato, tra i primi, il muro di Palazzo d'Accursio lungo il quale venivano fucilati i partigiani e che diventerà il Sacrario ai Caduti.
Ecco la presentazione con le immagini dei suoi dipinti:
Immagina il Novecento - Il trailer è online!
In occasione del 50. anniversario della propria fondazione l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna allestisce una mostra bibliografico documentaria con il materiale conservato nei propri archivi. L’esposizione offre una panoramica ricca e assortita delle pubblicazioni, delle fotografie, dei documenti cartacei e multimediali che sono quotidianamente a disposizione dei cittadini desiderosi di approfondire lo studio della storia del Novecento, dai suoi caratteri più generali ad aspetti particolari e di microstoria locale. I documenti esposti, suddivisi in sei differenti periodi storici, provengono tutti dalle ampie raccolte dell’Istituto e, a parte pochi esemplari riprodotti per ragioni di tutela, si tratta quasi esclusivamente di documenti originali, per restituire al pubblico la dimensione reale e materiale degli strumenti di ricerca storica.
24 aprile 2013 - Dipingere il fuoco. Ed Reep, un artista di guerra a Bologna
Video-intervista di John Harte (USA/2012, 15')
Introduce Luisa Cigognetti
Mercoledì 24 aprile, h. 20.00
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni
Siamo abituati a pensare ai soldati solo come combattenti, dimenticando che tra le file di un esercito si trovano spesso anche uomini che combattono la guerra con altre armi, come la macchina fotografica, lo stetoscopio o il pennello. È il caso di Ed Reep che ha partecipato alla campagna d'Italia immortalandone alcuni momenti topici. Arrivato a Bologna nei giorni della Liberazione ha fotografato, tra i primi, il muro di Palazzo d'Accursio lungo il quale venivano fucilati i partigiani e che diventerà il Sacrario ai Caduti. L'intervista, del settembre 2012, è a cura di Susan Reep, la figlia.
22 aprile 2013 - Anteprima del documentario "Pugno nell'occhio"
Lunedì 22 aprile 2013
alle ore 17.00
presso l'Istituto storico Parri a Bologna, verrà presentato in anteprima il documentario
Pugno nell'occhio. Viaggio nell'Italia del ventennio attraverso il manifesto pubblicitario
Un prodotto realizzato da: Giovanna Giannini, Stefania Calella e Elsa Florio, studentesse del Master in Comunicazione Storica dell'Università di Bologna. Gli anni del fascismo analizzati da una prospettiva insolita: quella del manifesto pubblicitario. Una colorata ed innovativa realtà incredibilmente in contrasto con quella della propaganda. Venti anni di storia della società italiana, delle sue aziende storiche e dei consumi degli italiani condensati in 40 minuti di documentario dal ritmo incalzante.
Questo il link di approfondimento
http://mastercomunicazionestorica.blogspot.it/2013/04/pugno-nellocchio-viaggio-nellitalia-del.html
Immagina il Novecento e il 50. dell'Istituto sulla stampa locale
Ecco i principali commenti sulle prossime iniziative dell'Istituto
Servizio di Città del Capo - Radio metropolitana
Articolo del Resto del Carlino
Servizio di Radio Città Fujiko
Videoarticolo di Repubblica.it
Articolo su ilfattoquotidiano.it
17 aprile 2013 - Immagina il Novecento
L'Istituto Parri mette in mostra la storia del XX secolo
Esposizione bibliografico-documentaria
In occasione del 50. anniversario della propria fondazione l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna allestisce una mostra bibliografico documentaria con il materiale conservato nei propri archivi. L’esposizione offre una panoramica ricca e assortita delle pubblicazioni, delle fotografie, dei documenti cartacei e multimediali che sono quotidianamente a disposizione dei cittadini desiderosi di approfondire lo studio della storia del Novecento, dai suoi caratteri più generali ad aspetti particolari e di microstoria locale. I documenti esposti, suddivisi in sei differenti periodi storici, provengono tutti dalle ampie raccolte dell’Istituto e, a parte pochi esemplari riprodotti per ragioni di tutela, si tratta quasi esclusivamente di documenti originali, per restituire al pubblico la dimensione reale e materiale degli strumenti di ricerca storica.
BIBLIOTECA SALABORSA,
16 APRILE - 11 MAGGIO 2013
Inaugurazione MERCOLEDÌ 17 APRILE, h. 18.00
[Clicca sul logo della mostra per scaricare la guida]
11 aprile 2013 - I falsi diari di Mussolini
Giovedì 11 aprile 2013, ore 17.30
a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,
Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20
l’Istituto Parri, con Landis, Isrebo e Cedost, presenta:
Mussolini e il suo doppio
I diari svelati
di
Nicole Ciccolo e Elena Manetti
Prefazione di Mimmo Franzinelli
Introduzione di Roberto Travaglini
Pioda Editore, 2012
le Autrici illustrano il loro lavoro e ne discutono con
Simone Duranti
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
introduce e coordina
Luca Alessandrini
Direttore dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
Dalla morte del duce fino ai nostri giorni, a intervalli più o meno lunghi, viene pubblicata la notizia-scoop del ritrovamento di diari attribuibili a Mussolini che vengono regolarmente smascherati come falsi. Ogni volta la notizia provoca comunque interesse e appassionata curiosità e questo è certamente il segno di un bisogno collettivo di capire la psicologia di un uomo che è stato il protagonista assoluto di una lunga pagina, la più drammatica, dolorosa e incomprensibile della nostra storia. L'ultima clamorosa scoperta dei presunti diari di Mussolini è avvenuta nel 2010 e ne è seguita , dopo dibattiti e scontri tra chi li riteneva autentici e chi falsi, la pubblicazione delle cinque agende del duce. È stato poi definito che le agende erano state scritte da due falsarie, madre e figlia vissute nel ventennio fascista e ormai scomparse, già processate e condannate alla fine degli anni Cinquanta, per lo tesso reato di falso e truffa. Al di là dei fatti, ci si domanda come sia stato possibile, da parte delle due donne, scrivere centinaia di pagine imitando perfettamente la grafia del duce. Questa capacità va oltre una consapevole imitazione e fa pensare ad una totale identificazione, o piuttosto ad una idealizzazione. Le autrici del falso sembrano andare nettamente oltre l'imitazione di una pura forma e ci rivelano un elevato grado di introiezione non solo del modello, ma quasi della personalità di Mussolini e l'idealizzazione del “loro” duce sia sul piano ideologico, sia sul piano affettivo, ha permesso di riprodurne con assoluta spontaneità la scrittura .
La seconda parte del libro è un accertamento grafico-grafologico che dimostra la compatibilità tra i falsi diari e la mano di una delle due falsarie fatto sugli atti del processo alle due donne ed è completo di testimonianze, memoriali e particolari inediti e significativi
4 aprile 2013 - Un passato che non passa - Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi
Giovedì 4 aprile 2013, ore 17.30
a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,
Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20
l’Istituto Parri, con la Casa editrice Pendragon, presenta:
Un passato che non passa
Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi
di
Carlo D'Adamo e William Pedrini
Prefazione di Adolfo Mignemi
Pendragon, 2012
con gli Autori intervengono
Francesco Berti Arnoaldi Veli
Presidente nazionale della Fiap nazionale
Ermenegildo Bugni
Vice Presidente dell'Anpi provinciale
Luca Alessandrini
Direttore dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
introduce e coordina
Giancarla Codrignani
Vice Presidente dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
Nei giorni confusi che seguono la Liberazione, a Bologna, il questore Romolo Trauzzi avvia le pratiche per procedere contro i funzionario responsabili di complicità nelle attività illegali del regime. Nei primi processi viene utilizzato come prova un prezioso documentario fotografico confezionato da Filippo D'Aiutolo e Riccardo Parisi (entrambi membri di Giustizia e Libertà) che testimonia le torture a cui vennero sottoposti civili e partigiani, uccisi nelle caserme della polizia fascista, assassinati per la strada dalle Brigate nere , freddati in esecuzioni sommarie. Ma il lavoro della Commissione per l'epurazione viene presto interrotto: a Roma hanno deciso che gli apparati devono ritornare di nuovo in mano ai vecchi personaggi e i dirigenti antifascisti vengono deposti dagli incarichi, trasferiti e spesso perseguitarti.
Depistaggi, omertà, segreti inconfessabili, stragi perpetrate e omicidi impuniti minano una debole democrazia appena nata.
Fotografie scioccanti e inedite, un documento storico di eccezionale importanza che è giusto e necessario recuperare in tutto il suo valore di denuncia di ricerca della verità.
26 marzo 2013 - Sant'Anna di Stazzema - Storia di una strage
Martedì 26 marzo 2013, ore 17.30
a Bologna, presso la sede dell’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna,
Sala del Refettorio ex Convento di San Mattia, ingresso da via Sant’Isaia 20
L’Istituto Parri, con Landis, Isrebo, Cedost e la Società editrice il Mulino presentano la nuova edizione di
Sant’Anna di Stazzema
Storia di una strage
di
Paolo Pezzino
Il Mulino, 2013
con l’Autore intervengono
Paolo Pombeni
Università di Bologna
Luca Alessandrini
Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
introduce e coordina
Ugo Berti Arnoaldi
Il Mulino
Il 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, minuscolo paese della montagna lucchese, ebbe luogo il maggiore eccidio di civili compiuto dai nazisti in Italia dopo quello di Monte Sole-Marzabotto, di cui si resero responsabili le stesse SS. Riemerso alla cronaca nel 2005 con il processo celebrato a La Spezia e nel 2008 per il film di Spike Lee «Miracolo a Sant’Anna», il ricordo di quegli eventi è tornato oggi d’attualità: a fine settembre 2012 infatti con una sconcertante decisione la procura di Stoccarda ha disposto l’archiviazione per insufficienza di prove del procedimento contro i responsabili.
Il libro, straordinariamente documentato, racconta la storia della strage: in che contesto maturò, i protagonisti, carnefici e vittime, come si svolse, come non si fece giustizia nel dopoguerra e come la si è fatta a La Spezia. Infine discute la decisione della procura di Stoccarda nel contesto dei rapporti fra Italia e Germania in merito ai crimini di guerra.