Le scarpe mi stanno strette

 

 
 
Secondo appuntamento della Rassegna teatrale DRAMOPHONE - Il Teatro della Storia
Museo Storico della Resistenza/Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri E-R
 
Mercoledì 22 ottobre, ore 18.30
Le scarpe mi stanno strette
con Adriana Barbieri e Ada Quondamatteo
regia di Rossella Dassu
 
In collaborazione con Associazione Ca’ Rossa
e Associazione A.N.P.I.
Visita guidata al museo + spettacolo 5 €
(prenotazione consigliata)
info e prenotazioni:  info@teatroreon.it
oppure telefonare ai numeri cell. 3472331815 - cell. 331526254
 
Due giovanissime protagoniste del nostro tempo ripercorrono i racconti degli abitanti di Pian di Macina,
frazione di Pianoro, durante l'occupazione nazifascista,
risalendo a una memoria storica e presentandocela nella loro visione emotiva.
 

Tempo libero, sport e fascismo

 

Workshop/Seminario
Tempo libero, sport e fascismo
16-17-18 ottobre 2014
 
Dipartimento di scienze politiche, sociali e cognitive (DISPOC)
Università degli Studi di Siena
via P. A. Mattioli 10 - Siena
 

 


Comunità in guerra sull’Appennino

 

Comunità in guerra sull’Appennino.

La Linea Gotica tra storia e politiche della memoria, 1944-2014

Banca Carim, Sala di Palazzo Agolanti, via Gambalunga 29, Rimini

20-22 novembre 2014

 

Nell’ambito delle commemorazioni del 70° anniversario della Resistenza, il convegno si propone di affrontare il contesto del fronte italiano tra l'autunno 1944 e la primavera 1945, imperniato sulla cosiddetta “Linea Gotica”, la struttura più lunga e più stabile dell’apparato difensivo tedesco, vera e propria “cicatrice” dell’Italia in guerra.

Ne sono promotori l’Istituto per la storia e le memorie del ’900 Parri ER, l’Istituto storico della Resistenza di Rimini, la rete degli istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea dell’Emilia-Romagna e l’Insmli.

Rispetto agli storici convegni del 1984 e 1990, l'attenzione sarà posta sulla vita delle comunità in quel contesto, e sulle elaborazioni memoriali e storiografiche che, sul piano nazionale e internazionale, ne hanno caratterizzato la successiva rappresentazione.

Si partirà dalla vicenda della Linea Gotica collocata nei quadri generali offerti dalla più recente storiografia sulla seconda guerra mondiale, con particolare ma non esclusiva attenzione per la storia militare; e dalle ricerche sulla resistenza italiana ed europea dell'ultimo decennio.

Si darà poi spazio, secondo le indicazioni della Commissione storica italo-tedesca, alle storia delle esperienze del fronte, proprie dei soldati dei diversi schieramenti, dei partigiani e dei civili.

Una sezione del convegno affronterà le dinamiche di riconfigurazione reciproca tra i molteplici poteri presenti sul territorio nell'inverno 1944-1945, superando le visioni localistiche, incrociando gli sguardi provenienti dai due lati del fronte e chiarendo le sovrapposizioni tra azione amministrativa e azione repressiva.

Si analizzeranno quindi nuove dimensioni della vita sociale nell'area considerata, approfondendo i fenomeni più originali e i processi più innovativi, con particolare attenzione alle questioni di genere e generazione.

Si darà infine rilievo alla “Linea Gotica” come nodo della public history italiana, censendo le numerose iniziative sviluppate su questo tema, proponendone una analisi critica e comparata con altre esperienze europee, avanzando nuovi progetti di valorizzazione territoriale.

Il convegno vero e proprio sarà accompagnato da altri eventi di rilievo, ad esso strutturalmente collegati: in particolare una tavola rotonda sulle politiche della memoria nell'area; alcuni momenti spettacolari; e un progetto di traduzione didattica delle proposte storiografiche emerse.

Nel complesso, è nostra intenzione offrire uno sguardo di sintesi sul tema, che possa recepire e organizzare i risultati prodotti dagli istituti storici negli ultimi anni; e insieme fornire nuovi spunti di riflessione che, anche grazie allo stimolo offerto da uno sguardo internazionale, possano far procedere ulteriormente il lavoro di ricerca e le pratiche di divulgazione.

Il comitato scientifico

il programma