Il movimento della Resistenza in Italia e i partigiani sovietici

Il libro Il movimento della Resistenza in Italia e i partigiani sovietici sarà presentato in Istituto lunedì 24 aprile alle ore 15 presso la sala ex Refettorio, via Sant'Isaia 20 (ingresso Museo della Resistenza di Bologna).

La presentazione sarà condotta da Ljudmila Koroleva, direttrice della casa editrice russa Gelios ARV e curatrice dell'edizione italiana.
Il volume, riccamente illustrato, ricostruisce le vicende dei partigiani sovietici nella Resistenza italiana attraverso documentazione proveniente da archivi italiani e russi; offre inoltre uno sguardo nuovo su Palmiro Togliatti e sul Partito comunista italiano negli anni della seconda guerra mondiale.

Ingresso libero.


Cerimonia di firma del protocollo d’intesa e presentazione del volume La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945

Martedì 2 maggio ore 16.30
Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio
Piazza Maggiore, 6 Bologna
 
Cerimonia di firma del protocollo d’intesa
tra l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e
l’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R, in rappresentanza degli Istituti storici della rete regionale aderenti all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri
 
Stefano Versari 
Direttore generale USR E-R
 
Massimiliano Panarari
Presidente dell’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R
 
Presiede 
Nadia Baiesi 
Responsabile sezione didattica dell’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R
 
e a seguire alla presentazione del volume
 
La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945
A cura di Alberto de Bernardi e Alberto Preti (BUP, 2017) 
 
Saranno presenti gli autori e i curatori
 
Intervengono
 
Massimo Mezzetti 
Assessore alla cultura – Regione Emilia-Romagna
 
Anna Cocchi 
Presidente Anpi - Comitato Provinciale di Bologna
 
Angelo Varni 
Università di Bologna
 
Roberto Balzani 
Università di Bologna
 
Presiede
Massimiliano Panarari 
Presidente Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R
 
Ai docenti presenti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
 
 

 


In ricordo di Giovanni Miccoli

L’Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri E-R, con profonda commozione, piange la scomparsa di Giovanni Miccoli, grande storico, grande amico.

Viveva a Trieste, nella cui Università aveva insegnato, e dove era stato a lungo Presidente dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli - Venezia Giulia.

Nonostante la distanza, aveva accettato di essere consigliere del nostro Istituto dal 1999 al 2011

Studioso di storia della chiesa dapprima in età medioevale, poi fino alla contemporaneità, si è occupato dei pontificati di Pio XII, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Riteneva, infatti, necessario lo specialismo, ma riduttiva la netta distinzione tra campi chiusi, sia in termini cronologici che di ambiti di ricerca.

Ha dedicato un ampio studio ad uno dei suoi maestri, Delio Cantimori. La ricerca di una nuova critica storiografica, pubblicato da Einaudi nel 1970.

Cospicua la sua La storia religiosa, comparsa nel secondo volume della Storia d’Italia Einaudi nel 1975. Ha studiato l’antisemitismo e la Shoah.

A lui si deve il fondamentale studio I dilemmi e silenzi di Pio XII, del 2000.

Sono importanti le sue lezioni di metodo costantemente trasfuse nel suo scrivere di storia, come nel saggio pubblicato nel volume dedicato alla sua opera Una storiografia inattuale? Giovanni Miccoli e la funzione civile della ricerca storica, a cura di Giuseppe Battelli e Daniele Menozzi, del 2005.

L’impegno civile e politico era tratto essenziale del suo impegno e ne animava il lavoro, sempre scevro da facili semplificazioni.

Giovanni Miccoli era, e continuerà ad essere a lungo, un punto di riferimento per gli studiosi ai quali, con generosità offriva sempre qualcosa di prezioso. Univa alla scienza il rigore tanto del metodo quanto della morale, che apparivano in lui non disgiungibili, non già perché doverosamente adottati ma perché erano in lui, elementi costitutivi della sua persona.

Era una persona amica capace di cogliere l’animo del suo interlocutore e che, pur nella lucida consapevolezza delle asprezze e contraddizioni del tempo presente, sapeva proporre una positiva fiducia nel lavoro e nella vita.

La tristezza e il rimpianto sono grandi.


Un INCONTRO al MESE: Migranti in Italia, destinazione centri di accoglienza

La prima tappa in Italia dei migranti sono i centri di accoglienza.

Chi vorrebbe chiudere le frontiere parla di un’ospitalità dorata, privilegiata rispetto alla condizione degli italiani più poveri; spesso al contrario le cronache narrano di una vita insostenibile per mancanza di prospettive.

Qual è la funzione dei centri di accoglienza in Italia? Sono inseriti in un reale progetto integrativo?

 

Sabato 8 aprile, dalle ore 15 ne parlerà la signora Zineb Khaloui, operatrice per la cooperativa “La piccola carovana” in un centro d’accoglienza a Bologna in via Santa Caterina.

 

L’appuntamento è in via S. Isaia n 20 a Bologna, presso l’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri E-R.