Un viaggio sul Confine orientale italiano per i docenti emiliano-romagnoli
Un viaggio sul Confine orientale italiano per i docenti impegnati in Emilia Romagna su temi storici. Organizzato da Istoreco, si terrà da venerdì 12 a lunedì 15 ottobre, con partenza da Bologna. Prevede tappe ed approfondimenti a Gorizia, Ljubljana, Trieste, Basovizza e Gonars.
Scarica qui il programma dettagliato in formato pdf.
Iscrizioni e scadenze
La quota di partecipazione è di 270 euro in camera doppia. Supplemento singola 105,00 Euro. Il prezzo è calcolato per un gruppo di minimo 50 partecipanti.
Il viaggio è rivolto ai docenti di scuola primaria e secondaria della Regione Emilia-Romagna.
Entro il 20 luglio 2018 occorre versare 150 euro come acconto di iscrizione.
Entro il 4 luglio 2018 i docenti che hanno partecipato alle precedenti edizioni del progetto formativo potranno esercitare il diritto di prelazione versando la medesima caparra. Tutti gli altri docenti (iscritti entro e non oltre il 20 luglio) saranno inseriti in lista d’attesa e sarà comunicata loro l’effettiva disponibilità di posti entro il 12 luglio 2018.
Entro il 20 agosto tutti i docenti intenzionati all’utilizzo del Bonus docenti dovranno far pervenire la ricevuta dell’importo per un massimo di 120 euro.
Entro il 10 settembre dovrà pervenire la quota di saldo.
Indicazioni per utilizzo Bonus docenti
Il viaggio di studio può essere certificato come formazione nell’ambito della legge 107/2015 e pagato con Bonus docenti (anno scolastico 2017-2018) per un importo massimo di 120 euro. Ogni insegnante ha diritto annualmente a 5 giorni di permesso per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio. In caso di utilizzo del Bonus docenti dovrà essere effettuata l’iscrizione a Istoreco al costo di 10 euro, tramite la compilazione dell’apposito modulo.
Per informazioni e prenotazioni, contattare Elisabetta Del Monte di Istoreco al numero 331 6171740 e all’indirizzo elisabetta.delmonte@istoreco.re.it.
Piastra 68 - mostra Casa Gallery
In occasione dell’OPEN TOUR dell’Accademia di Belle Arti di Bologna edizione 2018 ed in occasione del cinquantesimo anniversario del Sessantotto, l’Istituto ospita la mostra
Al Parri le carte di Nazario Sauro Onofri
Nazario Sauro Onofri
Giornalismo, ricerca e passione civile nella Bologna del ’900
Curatori: Luca Pastore
Istituto Parri - Pendragon, Bologna, 2015
La famiglia, di Nazario Sauro Onofri ha deciso di depositare presso l’Istituto Parri un patrimonio di grande valore storico che comprende sia la biblioteca sia tutto il materiale documentario derivato dalle approfondite ricerche condotte in preparazione delle sue diverse pubblicazioni.
Tale patrimonio troverà adeguata sistemazione e sarà messo a disposizione degli studiosi e della cittadinanza presso l’Istituto Parri che si conferma come centro di servizio culturale e di iniziative per lo studio dell’antifascismo, del fascismo, della Resistenza e dell’intera storia del ‘900, particolarmente nella nostra città e provincia.
Il materiale documentario, denominato Fondo Nazario Sauro Onofri, incrementerà il cospicuo patrimonio documentario conservato dall’Istituto Parri.
Con questo gesto la famiglia, la vedova Elvira Bergossi e i figli Gino e Piero, a cui la città deve essere sinceramente grata, vogliono onorare una nobilissima figura di partigiano - che si può ricordare come uno dei più giovani del bolognese - di giornalista attento alla storia della città e di studioso attento e prolifico della storia del movimento antifascista e non solo di questo, ma anche di importanti aspetti della vita della città nel secolo scorso.
Nazario Sauro Onofri è stato militante delle formazioni di Giustizia e Libertà; faceva parte della 8° brigata GL Masia, nel settembre 1944, fu arrestato insieme ad una ventina di partigiani del Partito d’Azione, per la delazione di due infiltrati e solo la giovane età gli salvò la vita, mentre il padre Gino, arrestato insieme a lui, sarebbe morto a Mauthausen, altri catturati con lui fucilati.
A partire da questo episodio Onofri ha dedicato la sua esistenza alla ricerca e alla storia del movimento antifascista e della Resistenza consegnandoci, tra le altre, opere che sono ancora fondamentali come il monumentale Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese: 1919-1945, curato con Alessandro Albertazzi e Luigi Arbizzani.
Ha studiato il fascismo e le sue origini, tra le altre pubblicazioni, con La strage di palazzo d’Accursio. Origine e nascita del fascismo bolognese (1919-1920), la Bologna del dopoguerra tra gli altri lavori con Le due anime del cardiale Lercaro. Ha affrontato temi delicati come Ebrei e fascismo a Bologna, o coraggiosamente questioni come Il triangolo rosso 1943-1947. La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna attraverso i documenti d’archivio. E ancora La grande guerra nella città rossa.
Ha condotto studi legati alla sua appartenenza alla cultura politica liberalsocialista, come La nascita del Psi a Bologna, o ancora Dal frontismo al riformismo. La lotta autonomista nel Psi di Bologna (1947-1959).
Ricerche legate alla sua professione di giornalista riguardano la storia della stampa, come Giornali e giornalisti in Emilia Romagna, studiati in due volumi dal 1905 al 2005, o I giornali della liberazione a Bologna (1945-1947), o ancora La campagna antisemita nei giornali bolognesi e I giornali bolognesi nel ventennio fascista.
IL GRAN LUPO CATTIVO - ANTISEMITISMO ITALIANO 1938-2018 - PERFORMANCE
Dal mese di marzo è in onda il ciclo di trasmissioni di approfondimento dedicato al progetto VOCI: Radi(o)azioni in collaborazione con Radio Città Fujiko