TREKKING URBANO 2018

CIBO PER LA MENTE

Percorso esplorativo fra le biblioteche specializzate di Bologna

A cura della rete Specialmente in biblioteca



Anche quest’anno torna TREKKING URBANO, la manifestazione nazionale alla quale il Comune di Bologna partecipa dal 2005.

Per l’occasione la rete Specialmente in biblioteca, la rete di biblioteche specializzate di Bologna ha organizzato due percorsi che legano fra di loro alcune di queste realtà, per svelarne il ricco patrimonio di documenti e le numerose attività, la mattina ed il pomeriggio del 31 ottobre.

Nel corso delle tappe di entrambi i percorsi, le biblioteche della Rete si presenteranno attraverso una breve descrizione, accompagnata dalle letture di due attori.

Il primo percorso dei due si terrà mercoledì 31 ottobre 2018 alle 10 e prevede la visita alle seguenti biblioteche:

Biblioteca Amilcar Cabral, Istituto Storico Parri, Centro di documentazione Flavia Madaschi Cassero LGBT Center, Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca.

Inoltre, durante il percorso verranno date informazioni anche sulle biblioteche del Centro RiESco del Comune di Bologna, del Centro di documentazione per l'Integrazione del Comune di Valsamoggia, della Biblioteca sulla salute mentale e delle scienze umane Minguzzi-Gentili.

 

La passeggiata sarà guidata da Luca Alessandrini (Istituto storico Parri) e accompagnata da letture teatrali

Punto di ritrovo: Biblioteca Amilcar Cabral via San Mamolo 24, Bologna

Partenza ore: 10.00

Durata: 3 ore / 3,2 km



Partecipare a Trekking Urbano è molto facile: i percorsi sono gratuiti ma è obbligatoria la prenotazione

Prenotazioni dal 16 al 26 ottobre

https://www.bolognawelcome.com/trekkingurbano/

Trekking Urbano Bologna è un evento organizzato e promosso dal Settore Industrie Creative e Turismo del Comune di Bologna.

https://www.bolognawelcome.com/trekkingurbano/31-ottobre-2018/mattino/cibo-per-la-mente-1-percorso-esplorativo-fra-le-biblioteche-percorso-1



Specialmente in Biblioteca è una rete di biblioteche specializzate di Bologna, nata nel 2015 con l’intenzione di lavorare insieme ed elaborare azioni comuni di promozione e comunicazione.

Le biblioteche specializzate, coniugando attività scientifica e divulgazione, rappresentano una risorsa per gli specialisti e per un pubblico molto più ampio. Specializzate in diversi ambiti disciplinari e su diverse tematiche, collaborano per far conoscere le proprie attività e le proprie risorse, aprirsi anche ad un pubblico non specialistico e promuovere la divulgazione scientifica.

Nel 2016 e 2017 la Rete ha realizzato due edizioni del Festival che sarà nuovamente proposto per il 2019. La formula delle edizioni trascorse ha visto la realizzazione di numerosi eventi pubblici che hanno permesso di affrontare i temi al centro del Festival secondo le diverse prospettive specialistiche che caratterizzano le biblioteche della rete.

Festival 2016: Nel corpo dell'indicibile: cosa resta della Grande Guerra.

Festival 2017: Il cammino dei diritti

Fanno parte della rete Specialmente in Biblioteca: Biblioteca della salute mentale e scienze umane Minguzzi-Gentili, Biblioteca dell’Istituto Storico Parri, Biblioteca dell’Assemblea leg. della Regione Emilia-Romagna, ERT Fondazione, Biblioteca Amilcar Cabral - Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, Biblioteca del Centro Documentazione Handicap, Centro RiESco - Documentazione e intercultura - Comune di Bologna, Biblioteca Italiana delle Donne, Biblioteca Mario Gattullo, Dipartimento di Scienze dell’Educazione - Università di Bologna, Biblioteca Dipartimento di Psicologia - Università di Bologna, Museo internazionale e Biblioteca della Musica - Comune di Bologna, Biblioteca Renzo Renzi - Cineteca di Bologna, Biblioteca della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Centro di Documentazione Flavia Madaschi - Cassero LGBT Center, Biblioteca del Museo Ebraico di Bologna, Centro di Documentazione per l’Integrazione - Comune di Valsamoggia, Biblioteca della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna di Villa Revedin


L’Europa del carbone. Soldati e migranti del Novecento europeo

Viaggio d’istruzione in Belgio e Francia per docenti e operatori culturali dell’Emilia-Romagna nei luoghi dell’emigrazione e dei conflitti mondiali che hanno ispirato le politiche di pace e di tutela sui diritti dei lavoratori.



L’esperienza dell’arruolamento militare di massa, la prigionia e le grandi migrazioni economiche nella prima metà del Novecento sono state, oltre alle deportazioni della Seconda guerra mondiale, le principali occasioni di percorrenza e di conoscenza nei Paesi europei fondatori dell’Unione da parte dei ceti popolari italiani. Da qui però hanno avuto origine anche i tentativi di comporre pacificamente le relazioni commerciali fra gli stati detentori di risorse e materie prime essenziali per lo sviluppo industriale, e l’aspettativa di vedere riconosciute maggiori tutele sociali per i lavoratori impegnati nei mestieri più umili. Sentimenti di solidarietà e di giustizia sociale sono progressivamente maturati e divenuti patrimonio valoriale dell’UE.

Solo dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali e dopo il sacrificio estremo di migliaia di lavoratori accorsi nel dopoguerra là dove era possibile trovare occupazione e prospettive di emancipazione ha preso corpo la moderna idea d’Europa.

La visione di un’Europa senza frontiere, intesa come spazio di opportunità diffuse e di maggiori tutele dei diritti soggettivi, nasce sulle ceneri di conflitti e tragedie che hanno attraversato almeno tre generazioni del Novecento.

Una porzione ben circoscritta di territorio del Belgio meridionale e del nord-est francese contiene e può ben ricordare a tutt’oggi, nei musei e nei centri di documentazione, i principali eventi storici che hanno ispirato i principi valoriali della moderna convivenza e sono stati scelti come meta di un viaggio d’istruzione che ha come destinazioni Bruxelles, Charleroi-Marcinelle, Peronne, Thiepval e Compiegne. Lì si sono consumate sanguinose quanto inutili battaglie campali nel corso della Grande Guerra ove sono cadute intere generazioni di tedeschi, francesi e inglesi.

Sui campi lungo le rive della Somme nell’estate 1916 dopo Verdun trovarono la morte 130.000 soldati britannici, 50.000 francesi e 160.000 tedeschi; più numerosi ancora gli invalidi e i feriti. Da lì sono passate le truppe naziste che hanno invaso Francia e Paesi Bassi nel 1940 e lì si sono indirizzate migliaia di emigranti italiani, economicamente necessari quanto socialmente indesiderati, così come accade oggigiorno anche nel nostro Paese.

Le corrispondenze giornalistiche negli anni del boom economico contano 75.000 italiani occupati nelle miniere del Belgio, 16.000 solo nel distretto di Charleroi, ma anche più di 600 vittime di incidenti sul lavoro minerario tra il 1946 e il 1956. L’evento più noto fu quello di Marcinelle l’8 agosto del 1956 in cui persero la vita, per la scarsa sicurezza dei pozzi minerari, 262 operai di dodici nazionalità diverse, ma per oltre la metà italiani: 136 per l’esattezza. Di fronte a quella tragedia fu interrotto l’esodo di manovali italiani verso il Belgio, ma fu avviata anche una regolamentazione più severa in materia di sicurezza sul lavoro; quello che la maggioranza benestante nemmeno allora voleva affrontare. Vicende analoghe anche nel vicino Lussemburgo, dove tra ciminiere e pozzi minerari gli italiani hanno rappresentato in quegli anni la più numerosa comunità di immigrati, capace comunque di raggiungere positivi livelli di integrazione sociale.



“La fame deve essere una brutta bestia se chi è nato in posti così belli ha poi deciso di andarsene a lavorare dentro un buco profondo duecento metri !” Comincia così la memoria di un novantenne romagnolo che ricorda il duro lavoro quotidiano a Esch sur Alzette, il piacere di giocare a calcio contro i grandi club europei nelle squadre del dopolavoro (primo livello di integrazione) e la determinazione a superare le diffidenze xenofobe dei nativi per farsi rispettare come onesti lavoratori. E l’epos del calcio, per i giovani della generazione Erasmus, rappresenta oggi una dimensione condivisa e una mappa fantasiosa dell’Europa da conoscere. Sarà importante allora ricordare che l’inizio del processo unitario risale ai primi anni Cinquanta con la CECA e la CEE, nonostante le tensioni della guerra fredda, per volontà di grandi statisti che avevano conosciuto l’esperienza della guerra e in difesa delle popolazioni che pagavano ancora la precarietà del dopoguerra.



Visitare i luoghi che hanno generato la visione europea sarà uno stimolo, un punto di vista interculturale, verso la conoscenza dei benefici raggiunti e dei traguardi ancora da perseguire, per la difesa e la consapevolezza di un patrimonio civile da mettere in valore. E’ così che lo studio di una stagione dell’emigrazione italiana di alcuni decenni fa può risultare ancora utile per i docenti e i giovani coinvolti a riscoprire le condizioni di partenza di un processo unificante, insieme ai problemi odierni delle frontiere, dell’emigrazione per necessità economiche, delle criticità connesse ai cosiddetti lavori che non vuole più fare nessuno.



Per la fase propedeutica del progetto ci si potrà avvalere di docenti universitari di varie sedi collegati al Punto Europa di Forlì, la cui competenza è già stata apprezzata in occasione di recenti seminari sul tema dei diritti all’interno dell’UE.



Progetto promosso dal coordinamento della Rete degli Istituti storici dell’Emilia-Romagna



Scarica il programma con tutte le info!


Progetto Road Map of Freedom II

Progetto “Road Map of Freedom II” approvato dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna all’interno del bando per i Viaggi della Memoria 2018



Titolo progetto: Road Map of Freedom II (Action of salving and helping by italian people during the Second World War).



Soggetti promotori e partecipanti a diverso titolo al progetto: Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, Istituto storico Parri, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Modena, Associazione Monte San Martino Trust - UK, Associazione amici di Casa Fragheto, Casa della Memoria di Servigliano, Istituto storico di Macerata.



Destinatari: studenti di quarta e quinta superiore delle province di Forlì-Cesena, Bologna e

Modena e loro insegnanti. Gli studenti possono partecipare singolarmente oppure con l’intera classe.



Temi: I temi oggetto di studio ed approfondimento in questo percorso di formazione storicomemoriale sono: gli eventi salienti della Campagna di Liberazione 1944-45; lo sfondamento

della Linea Gotica e le stragi nazi-fasciste; le esperienze di detenzione e prigionia dei soldati

inglesi e alleati; le azioni di aiuto e salvataggio da parte della popolazione civile emilianoromagnola e marchigiana nei confronti degli ex prigionieri di guerra.

 

Modalità di svolgimento: Il percorso di formazione alterna momenti di studio e approfondimento a momenti di esplorazione geostorica e incontro fisico con i luoghi teatro delle vicende studiate. Gli studenti, inoltre, potranno incontrare associazioni, realtà culturali e cittadini ancora oggi impegnati nel conservare e promuovere la memoria di quegli eventi e nel portare avanti iniziative di solidarietà fra Italia ed Europa. Tutto il percorso di formazione è seguito e curato da personale esperto messo a disposizione dai tre Istituti conduttori del Progetto cioè Forlì-Cesena, Modena, Parri-Bologna.



Date e durata del viaggio: 2-3-4 novembre 2018 (3 giorni, 2 notti).

 

Iscrizione: Le iscrizioni dovranno pervenire tassativamente entro venerdì 28 settembre 2018, ore 13:00.

 

 

Referente del progetto Istituto storico di Bolognalorena.mussini@istitutoparri.it 347-4833011 office 051-3397227

 

 

Scheda del progetto e programma del viaggio

 

Materiale dell'Associaiozane inglese Monte San Martino Trust

 

 

 


Bando Viaggi della memoria e Bando Viaggi attraverso l'Europa 2018/2019

Si è aperto l'Avviso per la partecipazione al bando della VI edizione dei Viaggi della memoria patrocinata e sostenuta dall'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. 



Dopo la valutazione molto positiva dei primi cinque anni di attività - grazie a un progressivo incremento del Contributo economico dell'Assemblea Legislativa con conseguente aumento sia del numero dei viaggi che dei partecipanti, alla qualità della proposta scientifica e alla diversificazione tematica che ha valorizzato il Viaggio sui luoghi come specifico approccio didattico - l'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, ha aperto un secondo Bando, Viaggi attraverso l'Europa,  con l’obiettivo di promuovere presso le giovani generazioni la conoscenza dei diritti e doveri derivanti dall’essere cittadini europei e di contribuire a rafforzare il loro senso di appartenenza all’Europa. 

Il bando “Viaggi attraverso l’Europa” finanzia progetti dedicati ai luoghi, agli eventi e ai simboli legati ai temi della cittadinanza e dell’integrazione europea.



La rete degli istituti storici dell'Emilia-Romagna è partner scientifico di entrambi i bandi ed è a disposizione degli Enti beneficiari (Scuole, Comuni, Associazioni) sia per chiarimenti tecnici sia per la progettazione dei Viaggi. Tutta la documentazione relativa agli Avvisi è comunque visibile e scaricabile al seguente link: http://www.assemblea.emr.it/attivita/bandi-e- concorsi/avvisi-aperti 

 

Per l'Istituto storico Parri, a cui afferiscono i progetti delle scuole/enti della città metropolitana di Bologna e del circondario imolese, scrivere a uno dei seguenti indirizzi:

Per i Viaggi della Memoria: lorena.mussini@istitutoparri.it

Per i Viaggi attraverso l'Europa: agnese.portincasa@istitutoparri.it

 

MODULISTICA

Viaggi della Memoria anno 2019 - VI edizione

Viaggi attraverso l’Europa 2018 - I edizione

 


Resistenzamappe - new release

Sono disponibili le nuove versioni delle app per Android e iOS relative al progetto Resistenza mAPPe. Ricordiamo che le app rendono disponibili per dispositivi mobili itinerari turistico-culturali all'interno dei centri urbani dei capoluoghi di provincia della regione Emilia-Romagna, dedicati alla Resistenza.



Il nuovo aggiornamento (la versione rilasciata è la 1.5) viene ad aggiornare la sicurezza e migliora il supporto per i dispositivi più nuovi e risolve alcuni problemi di visualizzazione e navigazione. Si tratta per lo più di un aggiornamento strutturale, reso necessario dall'evolversi delle tecnologie e non introduce nuove funzionalità sostanziali.

www.resistenzamappe.it