1944-2024. La guerra in città #PortaLame
Con questa mostra inizia ufficialmente il percorso che l'Istituto dedica all'Ottantesimo della Liberazione. Aprile è ancora lontanissimo, per Bologna inizia la fase peggiore: la guerra è entrata in città. Con tutta la sua ferocia.
📣 Inaugurazione: 7 novembre, ore 18
🗓️ Dall'8 al 19 novembre 2024
🕰️ Dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18
📍 Sala Berti - Istituto Storico Parri
📷 Una mostra di immagini fotografiche e un'installazione audiovisiva che vi racconteranno il contesto degli ultimi mesi di occupazione e i retroscena della battaglia.
Anche questo luogo continua a piangere se nessuno lo viene a trovare
Monte Sole: temi e strumenti per reagire alla crisi dell'insegnamento della storia
È un corso in collaborazione con il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto e la Scuola di Pace di Monte Sole che, partendo dall'Ottantesimo anniversario degli eccidi di Monte Sole/strage di Marzabotto, si pone l'obiettivo di stimolare una riflessione sui temi e sui metodi dell'insegnamento della storia e sulla memoria.
È un corso di formazione rivolto a tutte/i le/gli insegnanti delle scuole secondarie di I e II grado, con particolare riferimento alle/ai docenti di storia, italiano e insegnamenti socio-umanistici.
Qui di seguito tutti i dettagli degli incontri.
Per iscrivervi vi basterà inviare una mail ai agnese.portincasa@istitutoparri.it o tito.menzani@gmail.com.
Il corso è gratuito e prevede un attestato di partecipazione.
Parlesia - La lingua segreta della musica napoletana
Cosa è esattamente la parlesia? E perché ha a che fare tanto con il neapolitan power degli anni Settanta quanto con il rap, il funk e la nuova scena partenopea? Utilizzando una selezione di video e le interviste raccolte nel suo saggio Parlesia - La lingua segreta della musica napoletana edito da minimum fax, Valeria Saggese ci trasporta in una Napoli sconosciuta e piena di sorprese, all'incrocio di passato e presente.
Giornalista, personalità radiofonica e animatrice culturale, Valeria Saggese racconterà cosa vuol dire esprimersi usando la parlesia: un gergo antico che ha attraversato i brani di James Senese, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, passando per Tullio De Piscopo e Clementino fino ai leggendari album di Pino Daniele.
Dialoga con l’autrice Carlo Babando, giornalista e docente. Introduce Roberto Lanzarini (Istituto Storico Parri).
Giovedì 31 ottobre alle ore 18.00
Istituto storico Parri, Via Sant’Isaia 20
Per info:
Roberto Lanzarini
3333705582
roberto.lanzarini@istitutoparri.it
Sul colle più alto. L'elezione del presidente della Repubblica dalle origini ad oggi
900 storie
presentazione di
Sul colle più alto. L'elezione del presidente della Repubblica dalle origini ad oggi
di Valdo Spini
Solferino editore, 2022
28 ottobre 2024, ore 17.00
Istituto Storico Parri
Sala Berti Arnoaldi
via Sant'Isaia 20, Bologna
Che cosa rende l'elezione del Presidente della Repubblica un avvenimento politico così importante e imprevedibile nel suo sviluppo e, per questo, così avvincente? Valdo Spini rievoca in queste pagine le figure che si sono succedute come capi di Stato, ricostruendo il modo in cui sono stati eletti e come sono arrivati alla carica rappresentativa più alta della Repubblica.
Sono quattordici vicende che fanno quasi tutte storia a sé perché presentano svolgimenti molto diversi tra loro dei protagonisti e del contesto politico. Ma i tratti comuni non mancano: la volontà del Parlamento come corpo collettivo, il ruolo dei singoli parlamentari e anche le insidie rituali come quella dei cosiddetti «franchi tiratori».
In collaborazione con
Centro Sandro Pertini, San Lazzaro
introduce e modera
Toni Rovatti
intervengono
on. Virginio Merola (Presidente Istituto Storico Parri - Bologna Metropolitana)
on. Valdo Spini
Déportés pour l’éternité. Survivre à l’exil stalinien
900 storie
Presentazione di
Alain Blum e Emilia Koustova
Déportés pour l’éternité. Survivre à l’exil stalinien
Paris, Editions de l’EHESS, “en temps et lieux”, 2024
24 ottobre 2024 ore 17.30
Aula Capitani
Dipartimento Storia Culture Civiltà
P.za San Giovanni in Monte 2
On-line su Teams: bit.ly/4dpGUMD
Alain Blum (Direttore degli studi EHESS/INED, Parigi) ed Emilia Koustova (Università di Strasburgo) catturano qui una parte essenziale ma poco conosciuta della storia sovietica, concentrandosi sulla sua dimensione imperiale e imperialista, manifestatasi con l'annessione della Lituania e dell'Ucraina occidentale. Raccontando i viaggi di centinaia di migliaia di sfollati, la loro sopravvivenza durante la deportazione e le loro interazioni con il mondo sovietico, all'incrocio di storie di esilio, violenza politica e costruzione dello spazio imperiale russo.
“Come una lepre spaventata": queste sono le parole scritte da un abitante di un villaggio ucraino su un pezzo di carta intercettato dalle autorità sovietiche nel 1949. In Ucraina occidentale e in Lituania, come in tutti i territori dell'Europa orientale che divennero territorio sovietico nel 1939-1940 e nel 1944-1945, la paura di essere condannati all'esilio era in agguato fin dall'annessione e si sarebbe attenuata solo con la morte di Stalin. Il tributo sarebbe stato pesante.
Combinando la storia dall'alto e dal basso, Blum e Koustova esplorano i meccanismi della repressione di massa e le traiettorie delle vittime. Le loro esperienze guidano l'indagine e le loro parole, a lungo ignorate, ne sono il cuore. Centinaia di lettere scoperte negli archivi e interviste condotte con gli ultimi testimoni narrano la violenza dello sradicamento, le difficoltà imposte dalla sopravvivenza nei gelidi confini del Mar di Laptev, nella taiga siberiana e nelle steppe dell'Asia centrale, e poi il lungo, a volte impossibile, viaggio di ritorno verso le loro terre d'origine. Queste voci conservano una memoria che ancora oggi permea le società post-sovietiche, gettando forse luce anche sul nostro presente.
Si segnala che l’evento si collega al convegno "Late Trials of Perpetrators in the Soviet Union:Between Propaganda, Rule of Law, and Memory", 24-26 ottobre 2024
Disci – Unibo
Introduce
Toni Rovatti (Università di Bologna)
Elena Pirazzoli (Istituto Storico Parri, Bologna)
Vanessa Voisin (Università di Bologna)
dialogano con
Emilia Koustova (Università di Strasburgo)
E-venti di guerra, esperienze di pace. Festival degli Archivi 2024
Uno storico, maestro di consapevolezza
Addio ad Alberto De Bernardi, figura di riferimento dell’Istituto nella rete nazionale degli Istituti della Resistenza
Oggi, lunedì 30 settembre, si terranno i funerali dell’ex Presidente dell’Istituto Storico Parri - Bologna Metropolitana.
Intellettuale di spicco, studioso eminente e Professore di Storia Contemporanea presso l’Università di Bologna, Alberto De Bernardi è stato una figura centrale per il nostro Istituto, che ha presieduto dal 2010 al 2017.
Il Professor De Bernardi non ha soltanto portato con sé un’eccezionale conoscenza storica, ma ha trasformato l'Istituto Parri in un luogo di rinnovamento, in cui la storia della Resistenza non è mai stata trattata come mera memoria del passato, ma come un vivo strumento di consapevolezza sul presente. Con la sua passione inarrestabile e il suo pensiero lucido, ha ispirato generazioni di studenti e studiosi, spingendoci a riflettere sull’importanza della storia contemporanea per comprendere meglio il mondo in cui viviamo.
Le sue doti di umanità e professionalità, espressa con quel suo modo inconfondibile e vivace, resteranno indelebili nel ricordo di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare al suo fianco. Per l’Istituto Parri, il Professor De Bernardi non è stato solo un presidente e uno studioso di riferimento, ma una guida di rigore intellettuale e profonda passione civile.
Le esequie si terranno oggi, lunedì 30 settembre alle ore 14, a Bologna presso la Chiesa Evangelica Metodista, in via Giacomo Venezian 1. In questo momento di grande dolore, tutto l'Istituto Storico Parri si stringe con affetto e vicinanza alla famiglia del Professore, consapevole che la sua eredità continuerà a vivere, oltreché nelle sue opere anche nella nostra missione.
Con immensa gratitudine per tutto ciò che ci ha lasciato, onoreremo la sua memoria continuando a promuovere quella consapevolezza critica e quella passione per la storia che tanto lo caratterizzavano.
Bologna, 30 settembre 2024
Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana
Novecento e oltre! Piano dell'Offerta Formativa 2024-25
Dopo un estate di riposo e vacanze è giunto il momento di riporre costumi e ombrelloni per riprendere libri e astucci: si torna a scuola!
Siamo pronti anche noi per ricominciare l’anno scolastico con il Piano dell’Offerta Formativa 2024-25.
L’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana, convenzionato dal 2013 con l’Ufficio scolastico regionale, propone a scuole e docenti una ricca offerta formativa dentro e fuori le aule. Siamo al vostro fianco!
L’Istituto è titolare di un Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, attua interventi nelle scuole esclusivamente per attività didattiche indicate nel suo Piano dell’Offerta Formativa annuale.
Su richiesta di dirigenti scolastici, di docenti referenti di progetti speciali, nei casi di autogestione concessa dalla dirigenza o nelle Assemblee d’Istituto, può valutare di procedere, anche, alla progettazione di interventi costruiti per specifici obiettivi.
Prenotazioni aperte dal 16 settembre al 25 ottobre 2024!
Contatto: Filippo Mattia Ferrara – filippo.ferrara@istitutoparri.it – tel. 051 3397271
Bando Viaggi della Memoria 2024
L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna promuove la mobilità di studenti e insegnanti nel territorio europeo attraverso il bando Viaggi della Memoria e Viaggi attraverso l’Europa 2024. La rete degli istituti storici dell’Emilia-Romagna è partner scientifico del bando ed è a disposizione degli Enti beneficiari (Scuole, Comuni, Associazioni) sia per chiarimenti tecnici sia per la progettazione dei viaggi.
L’Istituto Storico Parri, cui afferiscono i progetti delle scuole/enti del territorio provinciale bolognese, offre un servizio di consulenza dedicato per coadiuvare il lavoro di progettazione e la redazione della domanda di finanziamento (scadenza 24 ottobre 2024 ore 15).
Si riceve su appuntamento tutti i martedì, mercoledì e giovedì, dalle 14.30 alle 17.30 dal 10 settembre al 22 ottobre 2024.
Tutta la documentazione relativa agli Avvisi è visibile e scaricabile dal seguente sito:
https://www.assemblea.emr.it/viaggi-memoria-viaggi-europa
Per maggiori informazioni e prenotazioni scrivere a:
filippo.ferrara@istitutoparri.it
Petter - Prigioniero Politico vince il premio Museo Cervi - Teatro per la Memoria
LO SPETTACOLO TEATRALE PETTER - PRIGIONIERO POLITICO DI SIMONE AZZU E MARTINO CORRIAS VINCE IL PRIMO PREMIO MUSEO CERVI - TEATRO PER LA MEMORIA XXIII EDIZIONE. L’INTERO PROGETTO E IL SUO SVILUPPO SONO STATI SOSTENUTI DALL’ISTITUTO STORICO PARRI E DAL DIPARTIMENTO DELLE ARTI DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
Un grande successo a Gattatico (RE) per Petter - Prigioniero Politico, lo spettacolo teatrale di Simone Azzu e Martino Corrias nato da un’idea e con il sostegno dell’Istituto Storico Parri di Bologna. Il Parri ha creduto e supportato con spazi e risorse sin dalla nascita nel 2023 e nelle successive ricerche fino alla versione di gennaio scorso, messa in scena nello spazio del Centro La Soffitta DAMSLab e co-sostenuta dal Parri e dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna del quale lo spettacolo ha il patrocinio.
Petter – Prigioniero politico è andato nuovamente in scena in scena il 21 luglio nell’ambito della 23^ edizione del Festival di Resistenza organizzato dall’Istituto Alcide Cervi ed è stato premiato venerdì scorso, sempre a casa Cervi, nella cornice della Pastasciutta antifascista aggiudicandosi il primo Premio Museo Cervi – Teatro per la memoria 2024 che ha concluso la ventitreesima edizione del festival di Resistenza.
Il grande lavoro in scena di Simone Azzu e di Martino Corrias ha dato vita allo spettacolo tratto dal diario del matematico norvegese Petter Moen imprigionato a Mollergata 19, sede della Gestapo nella città di Oslo, occupata dai nazisti. Petter Moen è un personaggio centrale della resistenza norvegese, redattore di giornali e fogli di opposizione della stampa clandestina norvegese. Viene arrestato nel febbraio del 1944. Dalla sua cella, nonostante il divieto di scrittura e lettura, lavora clandestinamente per quasi sette mesi a un diario che scrive bucherellando con pazienza la carta igienica che gli veniva consegnata. Petter morirà sempre nel 1944 sulla nave affondata che lo avrebbe deportato in Germania. Proprio durante quell’ultimo viaggio rivelerà del diario ad un suo compagno sopravvissuto che lo farà scoprire dandoci accesso alle parole che anche grazie alla drammatizzazione di Azzu e Corrias si trasforma in una storia di resistenza individuale che si fa universale.
La storia di Petter ha colpito la giuria, che ha assegnato il premio con la seguente motivazione:
«Una ricerca contemporanea caratterizzata dal linguaggio innovativo con uno sguardo ampio, multidisciplinare, in grado di provocare, attraverso lo shock percettivo, l’immersione dello spettatore nel dramma vissuto dal protagonista, compresso tra valori resistenziali e senso di colpa per il tradimento dei compagni. Una vicenda dai rimandi shakespeariani, quella del matematico norvegese Petter Moen, resistente morto in mano nazista nel 1944 nell’affondamento della nave Westfalen, la cui memoria si è in larga parte perduta anche in patria, ma che risulta di grande profondità, sostenuta da una drammaturgia sonora solida, una recitazione convincente e una messa in scena d’impatto. Il premio è quindi un riconoscimento al rigore e alla visione consapevole della giovane compagnia Ship Produzione Teatrale per aver affrontato con convinzione e competenza il terreno della sperimentazione a servizio della memoria».
Simone Azzu è regista, attore, drammaturgo e strumentista. Ha collaborato con numerosi artisti fra l’Italia, la Spagna, la Francia e la Turchia e con l’Open Program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Collabora con il Teatro Ridotto ed è responsabile della Biblioteca Torgeir.
Martino Corrias è compositore e polistrumentista: sonorizza spazi, collabora con numerosi artisti e collettivi e il suo lavoro è acclamato da molteplici riviste e webzines europee.
DATI ARTISTICI:
regia e drammaturgia di Simone Azzu
musiche e suoni di Martino Corrias
con Azzu + Corrias
progetto video e montaggio di Simone La Licata
sound engineering di Stefano Daga
grafica di Marco Loi
contributi video di Claudia Virdis, Edoardo Pinna, Stefania Porcheddu, Simone La Licata, Luigi Pirisi, Paolo D’Ascanio, Simone Azzu
CREDITI ISTITUZIONALI:
una produzione SHIP – Centro di Produzione Culturale
da un’idea e con il sostegno di Istituto Storico Parri – Bologna
e con il patrocinio di Dipartimento delle Arti – Università di Bologna e Parco Nazionale dell’Asinara
in collaborazione con Compagnia meridiano zero