Liver&Onion. Un racconto d'Appennino
Umberto è un pensionato settantenne che vive in un piccolo paese sul primo Appennino bolognese, Livergnano, che durante la Seconda Guerra Mondiale è stato il teatro di uno scontro diretto tra l'esercito americano e quello tedesco. Umberto, inizia giovanissimo a raccogliere gli oggetti militari che trova nei confini del suo paese e a conservarli, perché essi hanno un valore profondo in cui è possibile rintracciare quel fondo di umanità e di uguaglianza tra esseri umani anche in un momento divisivo come un conflitto bellico.
Tra una scatoletta di Nescafé, una tazza in cui è pungolata una figura femminile e un elmetto devastato da colpi di proiettile, Umberto riallaccia i fili storici di quegli anni e creare tra le varie parti– una volta contrapposte – un ponte di pace attraverso la memoria storica.
La proiezione e l'incontro con la regista Michela Sartini si terranno martedì 4 aprile alle ore 17.30 nella Sala Refettorio dell'Istituto Storico Parri in Via Sant'Isaia 20.
INGRESSO GRATUITO
N-word - Traiettorie nella galassia afroamericana #5. Lo sport
Torna N-word - Traiettorie nella galassia afroamericana con il suo quinto appuntamento!
Giovedì 23 marzo alle 20.00 in via Sant'Isaia 20 si terrà il quinto incontro della rassegna organizzata dall’Istituto Parri - Bologna Metropolitana per esplorare l’identità culturale del popolo afroamericano attraverso alcuni tra i suoi aspetti fondamentali. Dopo gli appuntamenti dedicati alla musica, al cinema, alle parole e alle radici, il nuovo incontro è dedicato allo sport.
Carlo Babando (giornalista e scrittore) e Federico Sacchi (musicteller) partiranno dalla storia del cantautore carioca Jorge Ben, che immortalò il calcio brasiliano attraverso le sue canzoni – in particolare con il brano Filho Maravilha –, per raccontare il legame tra lo sport e la cultura nera del Sud America.
Introduce Roberto Lanzarini dell’Istituto Storico Parri.
A seguire selezione musicale a cura di Willygroove.
La locandina è a cura dell’artista Matteo Di Pasqua.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Roberto Lanzarini al numero 333 3705582 o all’indirizzo email redazione@istitutoparri.it.
Iris Versari. Una biografia partigiana
Net-war. Ucraina: come il giornalismo sta cambiando la guerra
900 Storie
presentazione di:
Michele Mezza, Net-war. Ucraina: come il giornalismo sta cambiando la guerra, Donzelli, Roma 2022
dialogano con l’autore:
Sandro Mezzadra (Università di Bologna)
Vanessa Voisin (Università di Bologna)
modera:
Matteo Pasetti
Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana
Sala ex refettorio, via Sant’Isaia 20
Martedì 7 marzo 2023, ore 17
Il conflitto che sta infiammando l’Ucraina, scrive Michele Mezza in questo libro, è un caso di guerra ibrida in cui il combattimento sul terreno si svolge nel contesto di una strategia di comunicazione che va oltre la semplice propaganda. Per la prima volta, le armi belliche coincidono con le infrastrutture digitali dell’informazione: siti web, smartphone, droni, sistemi di geolocalizzazione, piattaforme social hanno costituito il principale arsenale del confronto fra invasori e invasi. Se non è una novità che la comunicazione della guerra sia un terreno cruciale e delicato, oggi essa è diventata oggetto del contendere. La censura applicata ai media russi, dove la stessa parola “guerra” è bandita e va sostituita con l’edulcorata definizione di “operazione militare speciale”, è l’esempio più lampante di un giornalismo che ha perso il requisito dell’autonomia. Nella Net-war il giornalismo diventa logistica militare e il combattimento digitale trasforma la figura del giornalista.
Tra Giustizia e Politica: dialoghi a più voci - L'epurazione mancata
Tra Giustizia e Politica: dialoghi a più voci - 1
L’epurazione mancata. La magistratura tra fascismo e Repubblica
a cura di Antonella Meniconi e Guido Neppi Modona
il Mulino, Bologna 2022
Tra la fine del fascismo e l'inizio della Repubblica molti magistrati furono sottoposti al giudizio delle Commissioni di epurazione antifascista per valutare se fossero adeguati a servire le nuove istituzioni democratiche. Oggetto d’indagine, in particolare, i giudici maggiormente compromessi con il regime, posti a capo dell'ordine giudiziario, nel Tribunale speciale per la difesa dello Stato o nel Tribunale della razza; e, a maggior ragione, quei giudici che avevano accettato di aderire alla Repubblica sociale italiana dopo il settembre 1943. Tuttavia, gli stessi magistrati, passati per lo più indenni agli articolati meccanismi epurativi, si ritrovano dopo poco tempo ai vertici della Corte di cassazione, delle Corti d'appello, della Corte costituzionale, avendo di fatto stilato un vantaggioso compromesso con i nuovi governanti.
Un affresco complesso e contraddittorio, da cui emerge come i conti con il passato fascista non furono mai veramente compiuti nella Repubblica, che partì così gravata da una pesante eredità autoritaria, destinata a mostrare i suoi effetti almeno sino agli anni Sessanta.
L’appuntamento è fissato per martedì 28 febbraio alle ore 16.30 presso la Sala Refettorio dell’Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20.
Intervengono:
Francesca Sofia (Università di Bologna)
Edmondo Bruti Liberati (magistrato)
Luca Baldissara (Università di Bologna)
Antonella Meniconi (Sapienza Università di Roma)
Introduce e modera Toni Rovatti
Guida semiseria per aspiranti storici social
Ormai è imprescindibile parlare di storia anche sui canali social. Tali piattaforme danno uno spazio incredibile per il dibattito, ma spesso l’assenza di una vera e propria netiquette crea più litigi che discorsi costruttivi. Ma il mondo social è così variegato e affermato che chi si occupa di storia non può più ignorarlo.
Lo storico Francesco Filippi ha analizzato diverse tipologie di discussioni social e ha raccolto i risultati in un volume, Guida semiseria per aspiranti storici social (Bollati Boringhieri, 2022), che sarà presentato dall’autore giovedì 23 febbraio alle ore 17.00, presso la Sala Refettorio dell’Istituto in via Sant’Isaia 20.
La Jugoslavia e la questione di Trieste, 1945-1954
A febbraio cade il giorno del Ricordo, festività dedicata alla memoria dei morti nelle foibe e degli esuli giuliano-dalmati. Approfondiamo la tematica con Federico Tenca Montini, che nel suo libro La Jugoslavia e la questione di Trieste, 1945-1954 (Il Mulino, 2020) racconta i difficili rapporti diplomatici tra Italia e Jugoslavia nell’immediato dopoguerra.
Assieme all’autore interverrà Stefano Bianchini (Università di Bologna).
L’incontro si terrà giovedì 9 febbraio alle ore 17.00, presso la Sala Proiezioni dell’Istituto in via Sant’Isaia 18.
Nazario Sauro Onofri e l'assalto fascista a Palazzo d'Accursio del 21 novembre 1920
Venerdì 20 gennaio alle ore 17.00, nella Sala Anziani di Palazzo d'Accursio in Piazza Maggiore 6, si terrà un incontro dedicato a Nazario Sauro Onofri, giornalista e storico bolognese che ha dato un importante contributo nella divulgazione della storia della Resistenza e dell'antifascismo.
Saluti di
Virginio Merola
Presidente dell’Istituto Parri, deputato, già Sindaco di Bologna
Beppe Giulietti
Presidente della Federazione nazionale della stampa (Fnsi)
Interventi di:
Giampiero Moscato
Master di Giornalismo dell’Università di Bologna, già capo della redazione Ansa di Bologna ed Emilia-Romagna
Nazario Sauro Onofri il giornalista
Giovanni Scirocco
Università di Bergamo
L’assalto a Palazzo d’Accursio nella presa del potere fascista
Introduce e conduce:
Luca Alessandrini
La ricerca e la produzione storica di Nazario Sauro Onofri
60°, che festa!
60°, che festa!
Il Parri compie gli anni
Per celebrare i 60 anni del Parri, vogliamo inaugurare l’anno nuovo con una grande festa: vi aspettiamo quindi venerdì 20 gennaio alle ore 18.30 presso la nostra Sala Refettorio in via Sant’Isaia 20.
Aperitivo e dj set Resistent a cura di Ms Godbaby e The Soul Intruder.
Parteciperanno Lodo Guenzi e Bebo Guidetti de Lo Stato Sociale.
Per info: redazione@istitutoparri.it
John Foot - Gli anni neri. Ascesa e caduta del fascismo
Presentazione di
John Foot, Gli anni neri. Ascesa e caduta del fascismo
Giovedì 15 dicembre ore 17 - Sala ex refettorio
Istituto storico Parri, via Sant'Isaia 20
Rivoltelle, bombe a mano, manganelli e olio di ricino: questo era l’armamentario delle "squadracce" fasciste che cento anni fa imperversavano per l’Italia, lasciando una scia di morte e di devastazione. Una violenza che sconvolse la penisola e ne paralizzò ogni reazione. Se l’ascesa del fascismo fu brutale, altrettanto lo fu la sua caduta, con i venti mesi di guerra civile che portarono l’Italia sull’orlo del baratro.
Il testo di John Foot offre un affresco sull’uso della violenza da parte del fascismo, sul ruolo simbolico e strategico per l'affermazione e il consolidamento del potere, ricostruendone la genealogia a partire da singole storie individuali, spesso dimenticate.
dialogano con l'autore
Dianella Gagliani (Università di Bologna)
Andrea Ventura (Università di Pisa)
modera Toni Rovatti