EVENTO ANNULLATO | Lidia Menapace - un pensiero in movimento
ATTENZIONE: EVENTO ANNULLATO
Memoria, rimozione, immaginario. Workshop con Sergei Loznitsa
A cura di Michele Manzolini (Fondazione Home Movies), Elena Pirazzoli (Fondazione Home Movies, Istituto storico Parri)
Giovedì 21 ottobre, 14.00-15.30 | Accesso gratuito con prenotazione al link Eventbrite
Sala Berti – Refettorio delle Monache dell’ex Convento di San Mattia, Via Sant’Isaia 20, Bologna
Il workshop si terrà in lingua inglese.
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Cosa vediamo nelle immagini del passato? Chi le ha prodotte? Con quale intenzione? E come possiamo oggi interrogarle, attraversarle, ripensarle?
All’interno della programmazione di Archivio Aperto, la Fondazione Home Movies e l’Istituto Storico Parri Bologna presentano un workshop con Sergei Loznitsa: un dialogo con il regista di origini ucraine per esplorare le possibili vie che ci permettono di entrare nelle immagini d’archivio, tra ricostruzione e risignificazione, contesto storico e finzione narrativa, alla ricerca del senso del passato e della sua persistenza nel presente.
Il workshop sarà seguito alle ore 17.00 dalla proiezione del film The Natural History of Destruction (Germania, Lituania, Paesi Bassi, 2022, 112′) di Sergei Loznitsa in collaborazione con la Cineteca di Bologna, presso il Cinema Modernissimo: la prenotazione è disponibile a questo link.
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L’iniziativa si svolge nel quadro del Convegno internazionale di studi “Tempi di guerra” promosso da Crivispe – Centro di ricerca filosofica per lo studio della violenza sociale, politica ed economica Dipartimento di Filosofia, Università di Bologna. In collaborazione con Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Bologna Istituto Storico Parri Bologna, Associazione per la storia e le memorie della Repubblica. Con il sostegno del Ministero della Cultura.
Tempi di guerra. Il ritorno alle armi e le incertezze della storia a ottant’anni dal 1945
Convegno internazionale di studi
Bologna, 14/16 novembre 2024
Sala Carracci, Palazzo Magnani, via Zamboni 20
Promosso da
Crivispe
Centro di ricerca filosofica per lo studio della violenza sociale, politica ed economica
Dipartimento di Filosofia, Università di Bologna
In collaborazione con
Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, Bologna
Istituto Storico Parri, Bologna
Associazione per la storia e le memorie della Repubblica
Viviamo tempi di guerra. Ci avviamo a celebrare l’anno prossimo l’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, in un’epoca caratterizzata dal ritorno alla ragione delle armi. Nel 2024, dopo la fine dell’Europa di Yalta e l’esaurirsi della memoria che ne costituiva un pilastro identitario, entro una prospettiva bellica che minaccia di estendersi, nell’acutizzarsi della crisi della democrazia e dei fenomeni di disarticolazione sociale, la necessità di un’analisi critica del periodo 1945-2024 e di uno sforzo di comprensione del presente di fronte alle incertezze della storia è quantomai urgente. La guerra è la questione centrale da affrontare: come orizzonte della competizione egemonica nel mondo, come espressione concreta di culture del potere e del dominio, come disvelamento di un modo di intendere sia le relazioni internazionali che quelle sociali, come sbocco della dialettica di rapporti di forza tra stati e tra gruppi sociali, come oggetto storico da riconsiderare nelle sue mutevoli forme e nelle diverse fasi del suo svolgersi.
14 novembre 2024 – h. 15.00
La guerra, ancora.
Saluti istituzionali
Prof. Giorgio Bellettini
(Prorettore)
Prof. Luca Guidetti,
(Direttore Dipartimento di Filosofia)
On. Virginio Merola
(Presidente Istituto Parri)
Prof. Paolo Capuzzo
(Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna)
Introduzione ai lavori. Della guerra come principio ordinatore
Luca Baldissara (Università di Bologna, Crivispe)
Guerra, economia, società. Una proposta di periodizzazione
Leonardo Paggi (Università di Modena e Reggio Emilia, Associazione per la storia e le memorie della Repubblica)
L’ordine mondiale nella prospettiva degli economisti
Stefano Lucarelli (Università di Bergamo)
15 novembre 2024 – h. 9.30
Le memorie nella guerra
Memoria culturale, violenza e paradigma vittimario
Fabio Dei (Università di Pisa)
Ripensare la guerra negli anni ’90: orizzonti, silenzi e scarti generazionali
Toni Rovatti (Università di Bologna, Istituto Parri)
Discussione
Le memorie nelle Europe
Chiedilo alle ossa. Il ruolo delle fosse comuni nelle memorie est-europee contemporanee
Stefano Petrungaro (Università Cà Foscari Venezia)
Propaganda, giustizia, verità. Il lento emergere di una storiografia tra archivi e guerra fredda.
Pieter Lagrou (ULB – Université Libre Bruxelles)
15 novembre 2024 – h. 15.00
Guerra, violenza e potere
“Totale”, “fredda”, “infinita” e “ibrida”. La de-formazione della guerra nel declino della società internazionale
Alessandro Colombo (Università di Milano)
La democrazia come violenza. Per un aggiornamento delle nostre mappe politiche
Alberto Burgio (Università di Bologna)
Discussione
Le guerre tra passato e presente
The Current Wars: Historical Context
Omer Bartov (Brown University, Providence)
I trenta ingloriosi. Le ragioni di una transizione mancata
Pierpaolo Portinaro (Università di Torino)
16 novembre 2024 – h. 9.30
Guerra e democrazia
La “crisi” della democrazia come questione storica
Carlos Dompér Lasus (Universidad Zaragoza)
La “paura” della democrazia nell’epoca della guerra fredda
Nadia Urbinati (Columbia University, New York)
Discussione
Forme e pratiche della guerra
Chi bombardare? Piani strategici e processi di invenzione del nemico nella guerra aerea
Thomas Hippler (Université de Caen Normandie)
“Perpetratori” e culture della violenza
Christian Ingrao (EHESS Paris)
Da Monte Sole al presente. Riflessioni sulle violenze collettive e su possibili strade di ricostruzione
Da Monte Sole al presente. Riflessioni sulle violenze collettive e su possibili strade di ricostruzione
Un percorso per approfondire l’origine e i percorsi che portano allo sviluppo delle violenze collettive. A partire dalle memorie degli eccidi di Monte Sole vogliamo proporre una serie di riflessioni sui meccanismi delle violenze e sui contesti che le favoriscono e indagare su come coltivare “coscienze lucide e vigili” confrontandoci con esperienze di elaborazione dei traumi collettivi in luoghi e comunità che li hanno sperimentati.
Piccola Famiglia dell’Annunziata - Editrice Zikkaron
In collaborazione con Istituto Storico Parri Bologna
10 novembre ore 17
Parrocchia San' Andrea Apostolo, Piazza Giovanni XXIII 1
Come nascono e come si sviluppano le violenze collettive?
Analisi dal nazifascismo al presente
L’incontro si focalizzerà sul ruolo della giustizia, intesa sia quale distorto strumento di legittimazione apparente delle violenze durante i conflitti, sia quale mezzo di mediazione e confronto per la definizione di responsabilità e crimini nel dopoguerra.
Intervengono
Toni Rovatti - Istituto Storico Parri Bologna / Università di Bologna
Huma Saeed - Università di Lovanio
1944-2024. La guerra in città #PortaLame
Con questa mostra inizia ufficialmente il percorso che l'Istituto dedica all'Ottantesimo della Liberazione. Aprile è ancora lontanissimo, per Bologna inizia la fase peggiore: la guerra è entrata in città. Con tutta la sua ferocia.
📣 Inaugurazione: 7 novembre, ore 18
🗓️ Dall'8 al 19 novembre 2024
🕰️ Dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18
📍 Sala Berti - Istituto Storico Parri
📷 Una mostra di immagini fotografiche e un'installazione audiovisiva che vi racconteranno il contesto degli ultimi mesi di occupazione e i retroscena della battaglia.
Anche questo luogo continua a piangere se nessuno lo viene a trovare
Monte Sole: temi e strumenti per reagire alla crisi dell'insegnamento della storia
È un corso in collaborazione con il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto e la Scuola di Pace di Monte Sole che, partendo dall'Ottantesimo anniversario degli eccidi di Monte Sole/strage di Marzabotto, si pone l'obiettivo di stimolare una riflessione sui temi e sui metodi dell'insegnamento della storia e sulla memoria.
È un corso di formazione rivolto a tutte/i le/gli insegnanti delle scuole secondarie di I e II grado, con particolare riferimento alle/ai docenti di storia, italiano e insegnamenti socio-umanistici.
Qui di seguito tutti i dettagli degli incontri.
Per iscrivervi vi basterà inviare una mail ai agnese.portincasa@istitutoparri.it o tito.menzani@gmail.com.
Il corso è gratuito e prevede un attestato di partecipazione.
Parlesia - La lingua segreta della musica napoletana
Cosa è esattamente la parlesia? E perché ha a che fare tanto con il neapolitan power degli anni Settanta quanto con il rap, il funk e la nuova scena partenopea? Utilizzando una selezione di video e le interviste raccolte nel suo saggio Parlesia - La lingua segreta della musica napoletana edito da minimum fax, Valeria Saggese ci trasporta in una Napoli sconosciuta e piena di sorprese, all'incrocio di passato e presente.
Giornalista, personalità radiofonica e animatrice culturale, Valeria Saggese racconterà cosa vuol dire esprimersi usando la parlesia: un gergo antico che ha attraversato i brani di James Senese, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, passando per Tullio De Piscopo e Clementino fino ai leggendari album di Pino Daniele.
Dialoga con l’autrice Carlo Babando, giornalista e docente. Introduce Roberto Lanzarini (Istituto Storico Parri).
Giovedì 31 ottobre alle ore 18.00
Istituto storico Parri, Via Sant’Isaia 20
Per info:
Roberto Lanzarini
3333705582
roberto.lanzarini@istitutoparri.it
Sul colle più alto. L'elezione del presidente della Repubblica dalle origini ad oggi
900 storie
presentazione di
Sul colle più alto. L'elezione del presidente della Repubblica dalle origini ad oggi
di Valdo Spini
Solferino editore, 2022
28 ottobre 2024, ore 17.00
Istituto Storico Parri
Sala Berti Arnoaldi
via Sant'Isaia 20, Bologna
Che cosa rende l'elezione del Presidente della Repubblica un avvenimento politico così importante e imprevedibile nel suo sviluppo e, per questo, così avvincente? Valdo Spini rievoca in queste pagine le figure che si sono succedute come capi di Stato, ricostruendo il modo in cui sono stati eletti e come sono arrivati alla carica rappresentativa più alta della Repubblica.
Sono quattordici vicende che fanno quasi tutte storia a sé perché presentano svolgimenti molto diversi tra loro dei protagonisti e del contesto politico. Ma i tratti comuni non mancano: la volontà del Parlamento come corpo collettivo, il ruolo dei singoli parlamentari e anche le insidie rituali come quella dei cosiddetti «franchi tiratori».
In collaborazione con
Centro Sandro Pertini, San Lazzaro
introduce e modera
Toni Rovatti
intervengono
on. Virginio Merola (Presidente Istituto Storico Parri - Bologna Metropolitana)
on. Valdo Spini
Déportés pour l’éternité. Survivre à l’exil stalinien
900 storie
Presentazione di
Alain Blum e Emilia Koustova
Déportés pour l’éternité. Survivre à l’exil stalinien
Paris, Editions de l’EHESS, “en temps et lieux”, 2024
24 ottobre 2024 ore 17.30
Aula Capitani
Dipartimento Storia Culture Civiltà
P.za San Giovanni in Monte 2
On-line su Teams: bit.ly/4dpGUMD
Alain Blum (Direttore degli studi EHESS/INED, Parigi) ed Emilia Koustova (Università di Strasburgo) catturano qui una parte essenziale ma poco conosciuta della storia sovietica, concentrandosi sulla sua dimensione imperiale e imperialista, manifestatasi con l'annessione della Lituania e dell'Ucraina occidentale. Raccontando i viaggi di centinaia di migliaia di sfollati, la loro sopravvivenza durante la deportazione e le loro interazioni con il mondo sovietico, all'incrocio di storie di esilio, violenza politica e costruzione dello spazio imperiale russo.
“Come una lepre spaventata": queste sono le parole scritte da un abitante di un villaggio ucraino su un pezzo di carta intercettato dalle autorità sovietiche nel 1949. In Ucraina occidentale e in Lituania, come in tutti i territori dell'Europa orientale che divennero territorio sovietico nel 1939-1940 e nel 1944-1945, la paura di essere condannati all'esilio era in agguato fin dall'annessione e si sarebbe attenuata solo con la morte di Stalin. Il tributo sarebbe stato pesante.
Combinando la storia dall'alto e dal basso, Blum e Koustova esplorano i meccanismi della repressione di massa e le traiettorie delle vittime. Le loro esperienze guidano l'indagine e le loro parole, a lungo ignorate, ne sono il cuore. Centinaia di lettere scoperte negli archivi e interviste condotte con gli ultimi testimoni narrano la violenza dello sradicamento, le difficoltà imposte dalla sopravvivenza nei gelidi confini del Mar di Laptev, nella taiga siberiana e nelle steppe dell'Asia centrale, e poi il lungo, a volte impossibile, viaggio di ritorno verso le loro terre d'origine. Queste voci conservano una memoria che ancora oggi permea le società post-sovietiche, gettando forse luce anche sul nostro presente.
Si segnala che l’evento si collega al convegno "Late Trials of Perpetrators in the Soviet Union:Between Propaganda, Rule of Law, and Memory", 24-26 ottobre 2024
Disci – Unibo
Introduce
Toni Rovatti (Università di Bologna)
Elena Pirazzoli (Istituto Storico Parri, Bologna)
Vanessa Voisin (Università di Bologna)
dialogano con
Emilia Koustova (Università di Strasburgo)