In questa sezione potete visualizzzare le schede sintetiche dei fondi cartacei conservati nell’Archivio dell’Istituto. L’elenco alfabetico comprende tutti i fondi cartacei attualmente disponibili.

Schede sintetiche di tutti i fondi cartacei (per la consultazione scrivere a: luca.pastore@istitutoparri.it)

Fondo: Amadei Maria – Fabbri Augusto

Buste: 1
Estremi cronologici: 1881 – 1949;

La contessa Maria Amadei, vedova Zampieri, era proprietaria di terreni coltivati ed edifici; Augusto Fabbri era titolare di una ditta specializzata in lavori edili. Probabilmente tra i due, vissuti a Imola tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, esisteva un rapporto di parentela. La documentazione riflette soprattutto le attività economiche in cui erano impegnati. Il fondo si compone di manifesti, volantini pubblicitari, pubblicazioni parrocchiali, polizze assicurative, corrispondenza, fatture, documenti contabili etc. Tra gli enti produttori si segnalano la Società cooperativa per le case operaie di Imola, la Cattedra ambulante d’agricoltura, il Consorzio agrario cooperativo imolese, la Federazione provinciale dei sindacati fascisti degli agricoltori, la Confederazione fascista degli industriali, il comune di Imola, la succursale imolese della Camera del lavoro di Bologna etc. Il fondo è stato acquistato nel 1993.

Compilatore: Luca Pastore 20/02/2011

Fondo: Amadori Bruna

Buste: 1
Estremi cronologici: 1944;

Le carte sono state raccolte da Bruna Amadori, nata nel 1910 a Cadoneghe (Pd), poi residente a Bologna, attiva, dopo l’8 settembre 1943, nella 28ª brigata Garibaldi Gordini, insieme al marito Gaetano Mario Verdelli, comunista, animatore di molteplici attività clandestine a Bologna, Rimini e Ravenna e diretto collaboratore di Arrigo Boldrini, Bulow. Il fondo è costituito da una filza di messaggi dattiloscritti del comando partigiano della 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini e del comando dell’8ª Armata inglese, relativi a operazioni militari, di vettovagliamento e di supporto reciproco tra partigiani e alleati, nella fase di sfondamento del fronte sul fiume Senio (Ra). I messaggi, raccolti e tradotti da Bruna Amadori, sono preceduti da un resoconto delle operazioni partigiane nella zona di Ravenna, redatto dal quartier generale dell’8ª Armata. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.


Fondo: Anderlini Franca

Buste: 1
Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da materiale in copia fotostatica relativo all’argomento della tesi di Franca Anderlini, laureatasi presso l’Università degli studi di Bologna (aa. 1970-1971), con una tesi dal titolo: La politica del Cln a Bologna dalle origini alla liberazione (relatore prof. Aldo Berselli): relazioni, disposizioni, corrispondenza, resoconti, volantini, manifesti, programmi politici. Tra i soggetti produttori si segnalano: Cln provinciale di Bologna, Partito d’Azione di Bologna, Cln regionale Emilia-Romagna, Cln di Calderara di Reno, Cumer, Comitati regionali Emilia-Romagna del Pci e del PdA, brigate d’assalto Garibaldi, Cln di Medicina. Le carte sono state donate da Franca Anderlini dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.


Fondo: Anei – Associazione nazionale ex internati. Federazione provinciale di Bologna

Buste: 40
Estremi cronologici: 1945 – 2010;

L’Associazione nazionale ex internati (Anei) è un ente morale istituito con D.P.R. n. 403 del 12 aprile 1948. Ha per scopo l’assistenza morale e materiale degli italiani internati nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943 e fino al termine della seconda guerra mondiale. Tutela la memoria dei reduci e dei caduti nei lager con cerimonie commemorative, ricerche, mostre, incontri pubblici e pubblicazioni. Ha la sua sede centrale a Roma e si articola sul territorio nazionale in federazioni provinciali e sezioni comunali. La Federazione di Bologna aveva la sua ultima sede in via Marsala e ha cessato l’attività sciogliendosi nel 2010. Il fondo, in cui è presente anche documentazione della sezione comunale di Imola, è costituito da corrispondenza (1979-2010), documentazione amministrativa (bilanci preventivi e consuntivi, ricevute, fatture etc.), documentazione sull’attività divulgativa (testi di discorsi, relazioni su rievocazioni storiche, pratiche organizzative per commemorazioni e mostre, richieste agli enti pubblici per targhe e monumenti a memoria degli internati, rassegne stampa etc.) e sulla vita associativa dell’ente (verbali di assemblee, consigli direttivi e congressi nazionali, schede con i dati relativi alla prigionia dei soci, moduli per la richiesta di associazione etc.), foto in gran parte dedicate alle occasioni di incontro tra i soci, alle commemorazioni e all’inaugurazione di targhe e monumenti. Il fondo è stato depositato presso l’Istituto Parri dal maggiore Arrigo Bompani, ultimo presidente della sezione bolognese, nel giugno 2010.

Compilatore: Luca Pastore 20/08/2011


Fondo: Anpi di Anzola dell’Emilia

Buste: 2
Estremi cronologici: 1943 – 1963;

La Sezione di Anzola dell’Emilia dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia è l’articolazione a livello comunale dell’omonima associazione nazionale costituita a Roma nel giugno 1944. Scopo principale dell’associazione è raccogliere, rappresentare e assistere i partigiani che avevano combattuto nelle diverse formazioni resistenziali e tutti coloro che in varie forme avevano collaborato con il movimento durante la guerra di liberazione. Il fondo è costituito da: moduli di iscrizione, biografie di gappisti e sappisti, memorie sulla guerra di liberazione, carteggi, ricevute, due rubriche e un registro di protocollo. E’ stato donato dall’Anpi di Anzola in tre momenti, nel 1969, nel 1974 e dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.


Fondo: Anpi di Bologna

Buste: 215
Estremi cronologici: 1932 – 1974;

Il Comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Bologna è l’articolazione periferica dell’omonima associazione nazionale costituitasi a Roma nel giugno 1944 ed eretta in ente morale con d.lgt. del 5 aprile 1945, n. 224. Scopo principale dell’associazione è raccogliere, rappresentare e assistere i partigiani che avevano combattuto nelle diverse formazioni resistenziali e tutti coloro che in varie forme avevano collaborato con il movimento durante la guerra di liberazione. Il comitato bolognese, nato probabilmente nell’aprile 1945, svolge molteplici attività: iniziative pubbliche attinenti alla Resistenza, forme di assistenza e di promozione di cooperative per combattere la disoccupazione tra gli ex partigiani, sostegno organizzativo agli enti statali preposti al riconoscimento delle qualifiche partigiane, conservazione delle carte prodotte dagli organismi politici e militari della Resistenza. L’associazione promuove anche iniziative di tipo ricreativo (feste) e formativo (corsi serali per il conseguimento di diplomi e qualifiche). Il comitato si articola in diversi uffici: segreteria, commissione amministrativa, commissione stampa e propaganda, commissione organizzazione, commissione femminile. Nel fondo sono state individuate le seguenti serie: carteggio e carte contabili del Comitato, con frammiste carte del Comitato regionale, e relativi registri di protocollo; fascicoli personali di caduti, dispersi, feriti e bisognosi; moduli di iscrizione all’associazione; circa 15.000 tessere di partigiani e patrioti. Del fondo fanno parte anche carte, originali e in copia fotostatica, estratte nel 1968 da altri fondi conservati presso la sede dell’Anpi stesso, per una ricerca sulle fonti della Resistenza in Emilia-Romagna: bollettini, circolari, carteggio, diari storici, relazioni di attività, verbali di riunione, denunce. Su richiesta è disponibile la descrizione analitica del fondo. Il fondo è stato donato dall’Anpi nel 1979.

Guarda il fondo fotografico Partigiani Anpi Bologna nella nostra biblioteca digitale

Guarda il fondo Schede riconoscimento partigiani Anpi Bologna nella nostra biblioteca digitale

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.


Fondo: Antonioni Ezio

Buste: 2
Estremi cronologici: 1876 – 1899; 1919 – 1929; 1943 – 1953; 1973;

Il fondo è costituito dalla documentazione raccolta da Ezio Antonioni (San Lazzaro di Savena, 1923 – Bologna, 2017) che partecipò alla Resistenza in Veneto in qualità di commissario politico del battaglione Col di Lana della brigata Pisacane, poi della brigata Feltre e di vice commissario politico delle brigate Gramsci della divisione Garibaldi Belluno. Il fondo è costituito da materiale, originale e in copia fotostatica, riconducibile a due nuclei documentari: carteggi, manifesti, opuscoli di volontari fiumani e associazioni nazionaliste degli anni Venti, quali il Comitato nazionale dalmata, l’Associazione nazionale piccoli italiani, l’Associazione nazionalista italiana; appunti, lettere, proclami, relazioni, diari partigiani, stampa clandestina e non, bollettini, manifesti, relativi alla Resistenza in Veneto. Tra i soggetti produttori si segnalano: le brigate d’assalto Garibaldi, il Comando della divisione Nino Nannetti, la Delegazione triveneta delle brigate Garibaldi, la Federazione bellunese del Pci, il Comune di Feltre, la Corte di assise dell’Aquila, i partigiani Giuseppe Landi, Nello Rizzoli, Francesco Sabatucci, lo stesso Antonioni. Le carte sono state donate da Antonioni in successivi periodi, tra gli anni Settanta e Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.


Fondo: Arbizzani Luigi

Buste: 5
Estremi cronologici: 1919 – 1984;

Luigi Arbizzani (S. Giorgio di Piano, 1924 – Bologna, 2004) partecipò alla Resistenza nel battaglione Tampellini della 2ª brigata Garibaldi Paolo, con il nome di battaglia Oddone. Operò a S. Giorgio di Piano dove fu ferito in combattimento. Studioso dell’antifascismo e della Resistenza in Emilia-Romagna, si è altresì impegnato nell’ambito della politica culturale, in qualità di membro dei consigli direttivi dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna e dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da: trascrizioni di documenti originali, giornali, manifesti, volantini, stampa clandestina, bozze di saggi, ritagli di giornale, testimonianze di partigiani e antifascisti, tavole 1:25000 dell’Istituto geografico militare, relativi prevalentemente a fascismo, antifascismo e Resistenza in Emilia-Romagna. Tra i soggetti produttori si segnalano: le Federazioni del Pci di Bologna, Modena e Budrio, i Comuni di Bologna, Reggio Emilia, Budrio, Imola, Carpi e Solarolo, la Questura di Bologna, la Guardia nazionale repubblicana di Bologna, il Clnai, il Cln regionale Emila-Romagna, il Cln di Imola, il Comando della 15ª brigata Diavolo, il Partito d’Azione di Modena, la Federazione provinciale dei lavoratori della terra di Bologna. Su richiesta è disponibile la descrizione analitica del fondo. Il fondo è stato donato da Arbizzani in successivi periodi fra il 1970 e il 1985.

Guarda il fondo fotografico Arbizzani Luigi nella nostra biblioteca digitale

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.


Fondo: Archetti Angelo

Buste: 1
Estremi cronologici: 1937 – 1939

Angelo Archetti, nato il 25 luglio 1905 a Bologna, comunista e attivo antifascista, emigrò in Francia e ritornò in Italia nel 1935 per svolgere attività clandestina. Arrestato a Bologna nel 1936 e deferito alla Commissione provinciale, fu condannato nel 1937 a 5 anni di confino per rapporti epistolari con dirigenti comunisti in Francia. Scontò complessivamente 13 mesi di carcere e 27 mesi di confino alle Tremiti e a Ventotene. La pena non scontata fu trasformata in ammonizione. Dopo l’8 settembre 1943 militò nella 62ª brg Camicie rosse Garibaldi e ottenne il riconoscimento della qualifica di partigiano. Il fondo, con documentazione originale, è costituito da due foto (Archetti con dei confinati), una lettera manoscritta e tre tagliandi di vaglia con messaggi dai famigliari. E’ stato donato nel giugno 2006 dal figlio.

Compilatore: Pastore Luca 19/06/2006


Fondo: Arnofoli Dino

Buste: 1
Estremi cronologici: 1919 – 1951;

Dino Arnofoli, nato nel 1921 a Budrio, iscritto al Psi, partecipò alla Resistenza nel battaglione Pasquali della 4ª brigata Garibaldi Venturoli. E’ stato presidente del Cln di Budrio nell’immediato dopoguerra. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da indici degli atti di Giunta e di Consiglio del Comune di Budrio, provvedimenti del commissario e del podestà, verbali di adunanze della Giunta municipale, note autobiografiche dello stesso Arnofoli. E’ stato donato da Arnofoli nel 1978.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.


Fondo: Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica
Buste: 79
Estremi cronologici: 1988-2016, con documenti in copia dal 1971L’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nasce a Bologna il 22 febbraio 1988 con lo scopo di accertare la verità e quindi le responsabilità civili e penali della strage di Ustica. All’origine della costituzione dell’ente è dunque la morte degli 81 passeggeri dell’aereo Dc9 della compagnia Itavia in volo da Bologna a Palermo e precipitato il 27 giugno 1980 nel mar Tirreno al largo dell’Isola di Ustica. Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta dall’Associazione e in particolare di: verbali delle assemblee dei famigliari; corrispondenza inviata e ricevuta; materiale concernente le celebrazioni degli anniversari della strage e di altri eventi direttamente organizzati dall’Associazione, da essa patrocinati o nei quali è stata coinvolta a vario titolo; studi, sondaggi, pubblicazioni, sceneggiature, romanzi, racconti, poesie, testi musicali, fumetti e vignette sulla strage di Ustica; fotografie; rassegna stampa; documenti contabili. Il fondo è inoltre costituito da una selezione di documenti in copia prodotti dalle Procure di Palermo e di Roma e dall’Ufficio istruzione del Tribunale di Roma relativamente alla fase istruttoria, e dalla 3ª sezione della Corte d’assise di Roma relativamente alla conseguente fase dibattimentale del procedimento penale sulla strage di Ustica, nonché di una selezione di documenti in copia prodotti dalla Commissione stragi concernenti il filone d’inchiesta sull’incidente aereo di Ustica. Disponibile inventario cartaceo. Il fondo è stato depositato dall’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nel 2006.

Compilatori: Salvatore Alongi e Lorenza Iannacci 08/04/2013


Fondo: Associazione Pier Francesco Lorusso

Fondo riservato
Buste: 5
Estremi cronologici: 1977 – 2003

L’Associazione Pier Francesco Lorusso venne fondata nel 1979 con sede in via Rubbiani a Bologna. Lorusso, studente di medicina all’Università di Bologna ed esponente di Lotta continua, venne ucciso con un colpo di arma da fuoco l’11 marzo 1977 in via Mascarella durante scontri tra studenti della sinistra extraparlamentare e forze dell’ordine. Secondo lo statuto, i fondatori dell’Associazione intendevano «ricordare gli ideali che animarono in vita Lorusso» allo scopo di «promuovere studi, ricerche, dibattiti e diffusione in materia medico-sociale, con particolare attenzione ai problemi sanitari e giuridici e al territorio bolognese ed emiliano». Il fondo è composto da documentazione in copia dell’inchiesta giudiziaria seguita all’uccisione di Lorusso (carte delle parti civili, verbali di interrogatorio degli agenti di pubblica sicurezza e dei carabinieri presenti sul posto, perizie, ordinanze etc.), rassegna stampa, copie di riviste, corrispondenza, petizioni, volantini e appunti manoscritti. Il fondo è stato depositato da Federico Governatori (socio fondatore) nel 2006.
Su richiesta è disponibile la descrizione analitica.

Compilatore: Franca Menneas 18/07/2013


Fondo: Avoni Guerrino

Buste: 1
Estremi cronologici: 1937 – 1949; 1972;

Guerrino Avoni, nato a Bologna nel 1920, nel 1943 entrò a far parte del 3° battaglione della brigata Stella rossa Lupo e operò a Monte Sole, in comune di Marzabotto. Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica: circolari del Comando generale delle brigate Garibaldi, carteggi dei Cln di Vado e Castiglione dei Pepoli, dell’Udi, dell’Anpi di Vado, richieste di iscrizione al Pci di Bologna, una tessera della brigata Stella rossa e un libretto di lavoro. E’ stato donato da Avoni prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.


Fondo: Azzoni Enrico

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1946;

Enrico Azzoni è stato protagonista della Resistenza nel Mantovano. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da carteggio e relazione storica dell’attività della 1ª brigata Garibaldi Casalmaggiore Viadana, dichiarazioni di attività partigiana, decreto di condanna di alcuni partigiani, elenchi di partigiani arrestati, relazione su fatti accaduti a Grizzana Morandi tra il 1944 e il 1945. E’ stato donato da Azzoni nella seconda metà degli anni Ottanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Ballanti Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1913; 1944;

Giorgio Ballanti, nato a Bologna nel 1900, iscritto al Partito socialista, nel 1921 subì una grave aggressione da parte fascista. Fu rappresentante del Psi nel Cln di zona Libia di Bologna e membro del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione. Il fondo è costituito da: schede elettorali delle elezioni politiche del 1913, una copia di “Tempi nuovi”, una lettera della 66ª brigata Garibaldi. E’ stato donato da Ballanti prima del 1983. Nota bibliografica: “Tempi nuovi”, 1 lu. 1944, n. 1

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Bartolini Aldo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Il fondo, donato da Aldo Bartolini nel 1983 in copia fotostatica, è costituito da circolari, rapporti, relazioni, diario della formazione Rodo, carteggi di brigate partigiane, in particolare la 64ª Antonio Gramsci, con il Comando della divisione Modena.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Bergonzini Luciano

Buste: 6

Estremi cronologici: 1913 – 1917; 1930 – 1947; 1965 – 1977; 1988 – 1992;

Luciano Bergonzini, nato a Bologna nel 1919, svolse dapprima attività antifascista all’interno dell’Università di Bologna, contribuendo in seguito all’organizzazione dei primi nuclei resistenziali nella valle dell’Idice. Nel giugno 1944 entrò a far parte del comando della 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, nel dicembre dello stesso anno si arruolò volontario nel Gruppo di combattimento Legnano. Professore di statistica all’Università di Bologna, ha svolto anche l’attività di storico del fascismo e della Resistenza locali e ricoperto gli incarichi di direttore e di membro del Consiglio direttivo dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo, in originale e in copia, è costituito da carte, dossiers, fotografie, manifesti, opuscoli, giornali, relativi a fascismo, antifascismo e Resistenza a Bologna e in Emilia-Romagna. Tra i soggetti produttori si segnalano: organismi resistenziali, quali il Clnai, il Cumer, il Cvl, il Cln regionale Emilia-Romagna, i Cln provinciali di Bologna, Reggio Emilia, Piacenza, il Comando piazza Bologna, il Comando generale brigate Garibaldi, la brigata Giustizia e libertà di montagna; partiti politici, quali il Pnf, il Pfr, il Pci, il Psi, il PdA; istituzioni, quali il Comune e la Prefettura di Bologna. Su richiesta è disponibile la descrizione analitica del fondo. Il fondo è stato donato da Luciano Bergonzini in successivi periodi dal 1968 al 1999.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Bergonzini Mauria

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica, raccolte da Mauria Bergonzini per la preparazione della tesi di laurea dal titolo: Per lo studio dei rapporti tra la Resistenza e gli alleati – Le carte del Public Record Office dal 1943 alla caduta del governo Parri (Università degli studi di Bologna, aa. 1975-1976, relatore prof. Enzo Collotti). Esso comprende memorandum, note, comunicazioni, carteggi in lingua inglese sulla situazione militare, politica e sociale dell’Italia negli anni 1943-1945, riprodotti dagli archivi del PRO di Londra; trascrizioni, traduzioni, appunti vari. Il fondo è stato donato da Mauria Bergonzini dopo il 1976.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Bertesi Alfredo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1890 – 1915;

Alfredo Bertesi, nato a Carpi nel 1851, socialista, nel 1896 divenne parlamentare, venendo poi rieletto per diverse legislature. Interventista, partecipò alla prima guerra mondiale. Nel 1920 fu nominato senatore. Fu tra i fondatori della società anonima Il Truciolo. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: carteggio, articoli di giornali, statuto della società Il truciolo. E’ stato donato da Gilberta Bonezzi dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Berti Arnoaldi Veli Francesco

Buste: 3

Estremi cronologici: 1921 – 1943; 1986 – 2009;

Nato a Bologna nel 1927, Francesco Berti Arnoaldi Veli fu tra gli organizzatori dei primi gruppi della brigata Giustizia e libertà di montagna, poi membro del Cln di Gaggio Montano fino alla liberazione, con il nome di battaglia Checco. E’ stato nel dopoguerra animatore della vita politico-culturale di Bologna, promotore di comitati e associazioni locali e presidente dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da documentazione su Unità Popolare a Bologna, bollettini e manifesti degli anni Venti relativi ad agricoltura e lavoratori agricoli in Emilia, appunti, fogli a stampa, ritagli di giornale relativi a orientamenti programmatici del fascismo e a contratti di lavoro vigenti nella provincia di Bologna, una circolare del ministero delle Corporazioni – Direzione generale consumi industriali, una memoria di Mario Guidoni, capitano dell’esercito in s.p.e., sulla sua attività patriottica, alcuni fascicoli relativi alla preparazione del convegno N° 1. Special Force nella Resistenza italiana (Bologna, 28-30 aprile 1987). Il fondo è stato donato da Berti Arnoaldi Veli tra la fine degli anni Ottanta e il 2009.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Bologna democratica

Buste: 2

Estremi cronologici: 1973 – 1977;

L’associazione culturale Bologna democratica fu istituita il 25 aprile 1973, con sede presso lo studio dell’avv. Francesco Berti Arnoaldi Veli. Nata dall’incontro di una componente laica, una marxista e una cattolica, l’associazione aveva come scopo quello di “promuovere la collaborazione e il libero confronto di tutti coloro che riconoscono come essenziale il valore antifascista presente nella Costituzione repubblicana” (art. 1 dello statuto). Retta da un’assemblea, un Consiglio direttivo e un collegio di probiviri, svolse attività simili a quelle dell’Associazione La Consulta, di cui si dichiarò l’ideale continuatrice, promuovendo incontri e dibattiti pubblici su temi della cultura e della politica dell’epoca. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, pagine e ritagli di giornale, volantini, prospetti di manifestazioni, modulistica per iscrizioni e sottoscrizioni, fatture, indirizzari, comunicati-stampa e un verbale di riunione. E’ stato donato nel 1982 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che dell’associazione fu promotore e presidente.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Bonfietti Daria

Buste: 42

Estremi cronologici: 1986-2016, con docc. in copia dal 1980

Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta da Daria Bonfietti nel corso della sua attività pubblica di presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica (a partire dal 1988) e di parlamentare, prima alla Camera dei deputati (1994-1996), in seguito al Senato della Repubblica (1996-2006), e in particolare di: corrispondenza inviata e ricevuta; minute di articoli, discorsi, interviste e comunicati stampa; dossier relativi alle numerose tematiche oggetto di studio e di interesse; materiale elettorale riferibile alle campagne condotte in occasione delle elezioni politiche italiane del 1994, del 1996 e del 2001; proposte e disegni di legge, relazioni sui disegni di legge presentati, interrogazioni, interpellanze, mozioni e interventi riconducibili alla sua attività parlamentare; rassegna stampa. Disponibile inventario cartaceo. Il fondo è stato depositato dall’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nel 2006.

Guarda la scheda pubblicata sul portale del progetto Città degli archivi.

Compilatore: Salvatore Alongi e Lorenza Iannacci 08/04/2013

 

Fondo: Bonfiglioli Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1947;

Giorgio Bonfiglioli, nato a Bologna nel 1916, fu membro del comitato di redazione della rivista “Tempi nuovi” e del gruppo di intellettuali Antonio Labriola. Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica, della Guardia nazionale repubblicana – Comando provinciale di Bologna e del Partito d’Azione, riguardanti il PdA bolognese e alcuni suoi esponenti in particolare. E’ stato donato da Bonfiglioli tra il 1968 e il 1970.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2002.

Fondo: Branchini famiglia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1927; 1936 – 1950;

Agostino Branchini, nato nel 1883, prese parte alla prima guerra mondiale, poi svolse l’attività di agricoltore a Reno Centese (Fe). Il figlio Nerio, nato nel 1912, dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale, svolse le attività di agricoltore e birocciaio. Il fondo, relativo sia ad Agostino che a Nerio, è costituito da: fogli di congedo militare, tessere di associazioni combattentistiche, un diploma della prima guerra mondiale, una concessione per derivare acqua da un canale, un diploma scolastico, libretti personali rilasciati dall’esercito italiano e dal ministero dell’Assistenza post-bellica, un patentino. E’ stato donato da Marisa Bergamini, nipote di Nerio Branchini, alla fine degli anni Ottanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Brigate Garibaldi Emilia-Romagna

Buste: 4

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Il fondo è costituito da due nuclei documentari di carte, copie fotostatiche di originali conservati presso la Fondazione Istituto Gramsci di Roma: bollettini del Cumer; direttive e circolari, rapporti e relazioni di attività delle brigate operanti in regione. E’ pervenuto all’Istituto storico Parri Emilia-Romagna alla fine degli anni Sessanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Brigate Matteotti

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Le brigate Matteotti di Bologna, formazioni partigiane di ispirazione socialista, furono costituite dopo l’inverno del 1943 per impulso del Partito socialista di unità proletaria, inizialmente con il coordinamento del Cln regionale Emilia-Romagna, poi con quello del Cumer. La prima brigata in ordine di tempo, denominata semplicemente brigata Matteotti o anche Matteotti di montagna, operò nell’alto Appennino, in particolare nella valle del fiume Reno; le altre due, denominate nelle carte 1ª e 2ª brigata, sono note anche come brigate Matteotti di città e di pianura (quest’ultima denominata anche 5ª brigata Otello Bonvicini), dalle rispettive zone in cui operavano. Il fondo è costituito da: carteggio delle brigate, rapporti operativi, disposizioni del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia e del Comando generale per l’Italia occupata, prospetti di effettivi partigiani, diari storici, relazioni e dichiarazioni di componenti le brigate, bollettini del Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) e del Cumer. Il materiale proviene da due donazioni: la prima, effettuata da Nazario Sauro Onofri tra gli anni Settanta e Novanta, con carte reperite presso la Federazione bolognese del Psi e presso singoli partigiani; la seconda, effettuata da Giuliano Vincenti negli anni Ottanta, con carte reperite presso Fernando Baroncini (nome di battaglia Nino), commissario politico della brigata Matteotti di montagna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

 

Fondo: Brini Luigi

Buste: 1

Estremi cronologici: presumibilmente secondo dopoguerra, con successivi aggiornamenti.

Luigi Brini, nato a Medicina (BO) nel 1926, meccanico, operò in Veneto come vicecommissario di brigata della Divisione Belluno. Il fondo è costituito da una rubrica in cui Brini registrò i dati dei partigiani di Medicina: nomi, dati anagrafici, professione, attività nella Resistenza, riconoscimenti. Comprende inoltre la fotocopia del diploma di partigiano combattente – 1947 – di Pasquale Morandi, residente a Murlo (SI). Il fondo è stato donato all’Istituto Parri da Anna Brini, sorella di Luigi, nell’ottobre 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

Fondo: Broccoli Luigi

Buste: 28

Estremi cronologici: 1950-2000 ca;

Luigi Broccoli (1921 – 2005) è stato partigiano del distaccamento di Castenaso (BO) della brigata 7. Gap e per molti anni presidente della sezione ANPI di Castenaso. Studioso di storia locale, ha militato nel PCI e successivamente in Rifondazione Comunista. Il fondo è costituito da numerosi documenti e bozze di pubblicazioni che ricostruiscono le vicende della Resistenza a Castenaso e la storia di quella comunità, risultato della raccolta di testimonianze dello stesso Broccoli. Un’altra consistente parte del fondo è costituita dai documenti relativi all’attività politico-culturale (soprattutto con le scuole locali) e amministrativa della sezione ANPI di Castenaso, documentazione riferita in massima parte agli anni ’80 e ‘90. Fanno inoltre parte del fondo documenti relativi alla militanza politica di Broccoli. Presente documentazione sporadica relativa agli anni ’20 del Novecento. Il fondo è stato donato dal figlio Claudio Broccoli nel 2016.

Compilatore: Claudia Mazzini 1/9/2016

 

Fondo: Bugatti Gianfranco

Buste: 1

Estremi cronologici: 1961; 1977;

Il fondo è costituito da: appunti, cartoline illustrate, fogli dattiloscritti, un volantino dell’Ente nazionale prevenzione infortuni sulle condizioni di lavoro delle mondine. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Casali Leonida

Fondo riservato

Buste: 143
Estremi cronologici: 1949 – 1958;

Leonida Casali, nato a Bologna nel 1898, prima iscritto al Partito socialista, poi a quello comunista, fu bastonato dai fascisti nel 1925, riportando danni permanenti. Segretario del Cln di Bologna e componente del Cumer, successivamente membro del Comitato federale del Pci bolognese e del Consiglio comunale nel dopoguerra, svolse la professione di avvocato. In questa veste fu membro e animatore dei collegi di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna, associazione che negli anni Cinquanta garantì assistenza giuridica e materiale agli imputati nei procedimenti penali aventi una connotazione politica, nonché legale del Pci. Il fondo è costituito da: sentenze, estratti di sentenza, annotazioni dei procedimenti penali patrocinati da Casali, corrispondenza, appunti, ritagli di giornale, fascicoli processuali dell’avvocato Antonio Corcione, che svolse il suo apprendistato presso lo studio di Casali. E’ corredato da schede descrittive dei fascicoli, prodotte negli anni 1982-1984 e consultabili in sede. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Casali Luciano

Buste: 5

Estremi cronologici: 1920 – 1953; 1967 – 1981;

Il fondo di Luciano Casali, studioso e docente universitario di storia contemporanea, è costituito da materiale, in originale e in copia fotostatica, prevalentemente raccolto per le sue ricerche storiche: carteggi, rapporti, verbali di interrogatori, fotografie, manifesti, volantini, tessere, stampa. Tra i soggetti produttori si segnalano: partiti, quali il Pci, il Pnf di Modena e il Pfr di Fiumalbo (Mo), l’Msi, il Psi, il Pdup; organismi partigiani, quali il Cumer, il Cvl, il Comando divisione Modena, il Corpo d’armata Centro Emilia, il Comando zona provincia di Modena, il Comando provinciale Sap Modena; istituzioni come prefetture, il Senato della Repubblica, amministrazioni provinciali e comunali emiliane, il ministero dell’Interno; associazioni come l’Azione cattolica, la Gioventù cattolica italiana, l’Associazione agricoltori modenesi, la Camera confederale del lavoro di Ravenna, comitati antifascisti vari, comitati di solidarietà con i perseguitati politici spagnoli. E’ stato donato da Casali in successivi periodi, dal 1978 all’inizio degli anni Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Casari Adelia

Buste: 15

Estremi cronologici: 1943 – 1995;

Adelia Casari, nata nel 1919 a Medolla (Mo), nell’aprile 1944 entrò in contatto con il movimento partigiano; in ottobre si unì al battaglione Marzocchi della 63ª brigata Garibaldi Bolero, militando nella Resistenza con i nomi di battaglia Emma e Nigren. Attivista dell’Anpi di Bologna, ha partecipato all’organizzazione di numerose iniziative (commemorazioni, celebrazioni, concorsi, mostre) incentrate sulla storia e la memoria della Resistenza a Bologna. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da carteggi, verbali di riunione, bollettini, quaderni, fatture, cartoncini d’invito, temi scolastici, disegni, poesie, tessere, mappe, fotografie, giornali, manifesti. Tra i soggetti produttori si segnalano: organismi della Resistenza quali il Cln di Parma e Forlì, il Cumer, il Cln degli intellettuali; partiti e movimenti politici attivi a Bologna come il Pci, Il Manifesto, Lotta Continua; sindacati quali la Federazione provinciale Cgil Cisl Uil, la Federazione nazionale lavoratori degli enti locali e ospedalieri Cgil, la Federbraccianti. E’ stato donato da Adelia Casari in successivi periodi tra la seconda metà degli anni Settanta e il 1995.

Guarda il fondo fotografico Casari Adelia nella nostra biblioteca digitale

Guarda la storia del monumento alle partigiane di Villa Spada nel docu-video della III E delle scuola media Guinizelli-Carracci a.s 2018-2019 

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Chiarini Raffaele

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1972

Raffaele Chiarini – Castel Maggiore (BO), 1910-1984 – operaio comunista, durante il regime fascista venne condannato dal Tribunale speciale a tre anni di carcere e uno di vigilanza speciale. Con lui furono condannati altri militanti comunisti bolognesi. Richiamato alle armi, durante il secondo conflitto mondiale venne fatto prigioniero in Africa dagli inglesi e rientrò in Italia nell’agosto 1946. Fu consigliere comunale a Castel Maggiore. Il fondo comprende la corrispondenza ricevuta da Chiarini durante la sua prigionia in Egitto da parte di prigionieri ed ex prigionieri italiani, documenti sul servizio militare, documenti in copia sulla sua condanna da parte del Tribunale speciale. La documentazione è stata donata dal figlio Valerio Chiarini nel 2017.

Compilatore: Claudia Mazzini 4/7/2017

Fondo: Cln di Anzola dell’Emilia

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 12

Estremi cronologici: 9/4/1945 – 31/7/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Anzola dell’Emilia, organismo politico del movimento resistenziale, al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: denunce, pratiche per informazioni politiche ed epurazioni, relazioni di attività del comitato, circolari, autorizzazioni ed elenchi per l’assegnazione di appartamenti, di beni di sussistenza e di prima necessità, ricevute. Il fondo è stato donato in parte dall’Anpi di Anzola (1969) e in parte dall’Anpi di Bologna (1979).

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Baricella

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 6

Estremi cronologici: 23/4/1946 – 1/11/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Baricella al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione e delibere del Comitato; circolari, disposizioni e carteggio relativi a requisizioni, assistenza, approvvigionamenti, informazioni politiche, denunce, epurazioni. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Calderara di Reno

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 11

Estremi cronologici: 13/5/1945 – 13/6/1949;

Il Comitato di liberazione nazionale di Calderara di Reno al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di riorganizzazione della vita economica e sociale a livello comunale. Il fondo è costituito da: delibere e corrispondenza del Comitato, carte contabili e registri di cassa, elenchi nominativi di coltivatori ed allevatori, di sinistrati e braccianti del comune, elenchi di bestiame per assegnazioni. E’ stato donato nel 1969 da Dante Lodi.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Camugnano

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 5

Estremi cronologici: 1/12/1944 – 22/9/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Camugnano al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: denunce, deposizioni e pratiche relative a iscritti al Pnf e al Pfr e a episodi di violenza politica; corrispondenza relativa ad approvvigionamenti e beni di sussistenza; un elenco di iscritti alle scuole elementari del comune. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Casalecchio di Reno

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 3

Estremi cronologici: 4/25/1945 – 8/31/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Casalecchio di Reno al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione del Comitato; pratiche e corrispondenza relative ad approvvigionamenti, assunzioni, denunce e informazioni politiche, requisizioni e prezzi di derrate. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Casalfiumanese

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 1

Estremi cronologici: 2/5/1945 – 12/6/1945;

Il Comitato di liberazione nazionale di Casalfiumanese al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da un fascicolo di delibere e corrispondenza relative a informazioni politiche, approvvigionamenti e assunzioni al lavoro. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Castel del Rio

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 2

Estremi cronologici: 18/7/1945 – 4/4/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Castel del Rio al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione del Comitato e carteggio relativo a informazioni politiche e denunce, riunioni, approvvigionamenti, concessioni di licenze. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Castel di Casio

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 5

Estremi cronologici: 14/11/1943 – 20/6/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Castel di Casio al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: delibere e corrispondenza relative a comportamenti politici di persone, prezzi e approvvigionamenti, riunioni, epurazioni, denunce di atti di violenza per motivi politici. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Castello d’Argile

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 11

Estremi cronologici: 7/4/1945 – 21/7/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Castello d’Argile al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: disposizioni e permessi relativi a beni di sussistenza e di prima necessità, alloggi, lavori pubblici, bestiame; pratiche relative a ex fascisti; ricerche di internati e persone scomparse; quaderni contabili. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Crevalcore

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 11

Estremi cronologici: 19/9/1933 – 6/9/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Crevalcore al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione del Comitato; deposizioni, denunce, elenchi di squadristi e richieste di informazioni per epurazioni; carteggio relativo ad assunzioni, sovvenzioni, permessi di caccia e di porto d’armi, approvvigionamenti, attività agricole. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Medicina

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 1

Estremi cronologici: 26/2/1945 – 10/5/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Medicina al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da un fascicolo di atti e corrispondenza relativi a informazioni politiche, epurazioni e denunce. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Minerbio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Il Comitato di liberazione nazionale di Minerbio al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da un fascicolo di dichiarazioni e denunce a carico di ex fascisti e da una comunicazione relativa alla sottoscrizione ai buoni del Tesoro quinquennali con scadenza 1 aprile1950. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Cln di Monghidoro

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 5

Estremi cronologici: 21/5/1931 – 17/7/1946;

Il Comitato di liberazione di Monghidoro al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito in massima parte da pratiche per procedimenti di epurazione. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Pernechele Dario 08/06/2000.

Fondo: Cln di Monte San Pietro

Buste: 2

Fascicoli complessivi: 23

Estremi cronologici: 30/8/1944 – 3/8/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Monte S. Pietro al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, dichiarazioni di attività partigiana, richieste di informazioni politiche, di beni di sussistenza e di prima necessità, ordini di requisizione, autorizzazioni, denunce. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln regionale Emilia-Romagna

Buste: 40

Fascicoli complessivi: 268

Estremi cronologici: 12/3/1943 – 25/10/1946;

Il Comitato regionale di liberazione nazionale Emilia e Romagna (denominato anche Cln regionale Emilia-Romagna) nacque tra il 1943 e il 1944 da un accordo tra i partiti della coalizione antifascista, con compiti di guida politica e di coordinamento organizzativo della lotta clandestina nell’ambito del territorio regionale emiliano-romagnolo. Dopo la liberazione il Cln regionale svolse attività di assistenza alla popolazione e di riorganizzazione della vita economica e sociale, particolarmente in area bolognese, nonché di gestione delle pratiche di epurazione in enti pubblici e privati, fino alla data del suo scioglimento, decretata dal Comitato centrale di liberazione nazionale (Ccln) nel luglio 1946. Il Cln regionale era governato da un Consiglio, costituito da due rappresentanti per ogni partito della coalizione antifascista e da due rappresentanti dell’Anpi di Bologna. Aveva sede in questa città, in piazza della Mercanzia n. 4, ed era articolato nei seguenti uffici: Commissione regionale economica, per la regolamentazione dell’economia regionale; Ufficio legale per dare forma giuridica alle disposizioni del Cln; Ufficio informazioni, presumibilmente dedicato a pratiche di epurazione; 12 Commissariati (agricoltura, assistenza, banche e credito, commercio, alimentazione, culto e giustizia, industria, lavoro, sanità ed igiene, scuola, trasporti, comunicazioni). Della fase clandestina si hanno poche notizie e scarsa documentazione; la parte più cospicua dell’archivio è rappresentata dal carteggio e dagli strumenti di corredo prodotti dopo l’aprile 1945. Il fondo è costituito da: carteggio e pratiche del comitato e dei relativi commissariati, carte dell’Ufficio informazioni, carte della Commisssione regionale economica. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 13/09/2000.

Fondo: Cln di San Giorgio di Piano

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 1

Estremi cronologici: 18/6/1945 – 26/10/1946;

Il fondo del Comitato di liberazione nazionale di S. Giorgio di Piano è costituito da un fascicolo di documentazione contabile. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di San Lazzaro di Savena

Buste: 4

Fascicoli complessivi: 28

Estremi cronologici: 4/6/1944 – 7/9/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di S. Lazzaro di Savena al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da circolari, deliberazioni e corrispondenza relative a: beni di sussistenza e di prima necessità, trasporti, sussidi e licenze, assunzioni, informazioni politiche, denunce, contabilità varia. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di San Pietro in Casale

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di San Pietro in Casale al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: carteggio, autorizzazioni e buoni per il prelevamento di beni di sussistenza. E’ stato donato da Ioris Lorenzini dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

Fondo: Codrignani Duilio

Buste: 3

Estremi cronologici: 1912 – 1914; 1919 – 1978;

Nato a Bologna nel 1898, Duilio Codrignani, tipografo, attivista sindacale, fu, nei primi anni Venti, dirigente degli ex legionari fiumani, che a Bologna erano schierati su posizioni antifasciste. Divenuto nel 1929 responsabile per l’Emilia di Giustizia e libertà, partecipò alla Resistenza nelle fila socialiste. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da carteggio, circolari, riviste e manifesti futuristi, volantini e opuscoli del periodo clandestino e post liberazione, decreti del Clnai, giornali socialisti, repubblicani e indipendenti del periodo clandestino, documenti sindacali dei tipografi e poligrafici degli anni Venti, della Uil degli anni Cinquanta, carte sull’esecuzione del gruppo dirigente del Partito d’Azione bolognese. Tra i corrispondenti del carteggio si segnalano: Ugo Lenzi, Renzo De Felice, Ferdinando Cordova, Ferruccio Parri, le Legioni di Bologna e di Ronchi della Federazione nazionale dei legionari fiumani, l’Unione spirituale dannunziana, la Fondazione Il Vittoriale degli italiani. Una prima donazione è stata effettuata da Codrignani alla fine degli anni Sessanta; successivamente la figlia ha donato altro materiale.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Collotti Enzo

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1944;

Il fondo è costituito da stampe di microfilm, conservati a Milano presso l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Si tratta dei rapporti delle Militärkommandatur di Bologna, Ferrara, Parma, raccolti e utilizzati da Enzo Collotti per un convegno e per la pubblicazione del volume: L’occupazione tedesca nelle carte dell’amministrazione militare (ottobre 1943-settembre 1944). Il fondo è stato donato da Collotti nel 1975. Nota bibliografica: Collotti Enzo, L’occupazione tedesca nelle carte dell’amministrazione militare (ottobre 1943-settembre 1944), in: Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L’Emilia-Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, 1975, v. II, pp. 351-427

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Comando Brigate Garibaldi di Reggio Emilia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: appelli, decreti, bollettini. Tra i soggetti produttori si segnalano, oltre il Comando brigate, il Comando unico di zona delle Brigate Garibaldi e Fiamme Verdi di Reggio Emilia, il Comitato sindacale provinciale, il Comitato di agitazione sindacale, il Comitato provinciale di difesa dei contadini, il Cln provinciale di Reggio Emilia. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Comando unico militare Emilia-Romagna

Buste: 9

Estremi cronologici: 1943 – 1946;

Il Comando unico militare Emilia-Romagna (Cumer) fu costituito a Bologna probabilmente tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 1944 per impulso del Cln regionale Emilia-Romagna, con compiti di indirizzo e di coordinamento militare delle formazioni partigiane operanti in regione durante la guerra di liberazione. Di fatto, l’esistenza di contrasti all’interno dei comitati di liberazione nazionale emiliano-romagnoli e dei partiti della coalizione antifascista, oltre che la contemporanea presenza di un Comando Nord Emilia per le province occidentali della regione, limitarono l’azione del Cumer ai soli territori di Bologna, Ferrara e Ravenna, quest’ultima per la parte non ancora liberata. Dipendeva dal Comando generale del Corpo volontari della libertà, che operava a Milano, e ne fecero parte sia ufficiali provenienti dalle Forze armate, sia rappresentanti dei partiti politici dello schieramento antifascista. Comandato da Ilio Barontini (nome di battaglia Dario), il Cumer stampava un bollettino mensile delle azioni compiute dai diversi gruppi partigiani in territorio regionale, con lo scopo di tenere informata la rete dell’organizzazione e probabilmente anche i comandi alleati. Con proclama del 15 giugno 1945 il Comando generale del Cvl annunciò lo scioglimento proprio e delle organizzazioni ad esso collegate (comandi regionali, di zona, di formazione). Furono istituiti altrettanti Uffici stralcio, che provvidero alla smobilitazione definitiva delle organizzazioni militari partigiane, alla raccolta del materiale storico-documentario, al riconoscimento dell’attività partigiana e all’assistenza degli ex partigiani. Il fondo è costituito da: bollettini, in più copie, delle azioni militari compiute dalle formazioni partigiane in regione; carteggio, comprendente ordini del giorno, circolari, relazioni operative ed amministrative, attestati e dichiarazioni, relazioni di attività svolte. Vi si trovano anche, in copia fotostatica, note e relazioni storiche di formazioni partigiane, rapporti dell’ufficiale di collegamento e un prospetto di effettivi partigiani. Il fondo proviene in parte dall’Anpi di Bologna (1979) e in parte da Luciano Casali (1989), che lo ha ricevuto da Luciano Bergonzini.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Comando zona militare della provincia di Modena

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Il Comando zona militare della provincia di Modena raggruppò e coordinò le formazioni militari della Resistenza modenese, che facevano capo al Corpo volontari della libertà. Il fondo è costituito da: relazioni delle operazioni svolte per la liberazione di Modena e provincia, elenchi di effettivi partigiani, di caduti e feriti delle formazioni resistenziali modenesi. Tra i soggetti produttori si segnalano, oltre il Comando zona, l’Ufficio stralcio della divisione Modena Armando, il Comando 16ª brigata Mario Allegretti della divisione Modena II Pianura, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Modena. E’ stato acquisito prima del 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Comitato nazionale di solidarietà e per l’integrazione pensionistica agli ex partigiani perseguitati nel dopoguerra per fatti connessi alla guerra di liberazione

Fondo riservato

Buste: 8

Estremi cronologici: 1948; 1969 – 1980;

Il Comitato nazionale di solidarietà e per l’integrazione pensionistica agli ex partigiani perseguitati nel dopoguerra per fatti connessi alla guerra di liberazione, comunemente denominato Secondo comitato di solidarietà democratica, fu istituito a Bologna il 10 giugno 1973. L’associazione, che aveva sede presso l’Anpi, era amministrata da un’assemblea di soci, che ogni due anni eleggeva un Consiglio direttivo. L’attività del Comitato consisteva nel fornire assistenza ai soci che nel dopoguerra fossero stati incarcerati o costretti alla latitanza e all’emigrazione a causa di procedimenti penali per fatti connessi con la guerra partigiana. Il fondo è costituito da: carteggio, pratiche processuali e pensionistiche, atti di convegni, documentazione contabile e bilanci. E’ stato donato dal Comitato tra il 1988 e il 1991.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Comitato nazionale pro vittime politiche, Sottocomitato regionale Emilia-Romagna

Fondo riservato

Buste: 10

Fascicoli complessivi: 83, 1338 schede

Estremi cronologici: 10/4/1945 – 30/11/1951;

Il Comitato nazionale pro vittime politiche, Sottocomitato regionale Emilia e Romagna fu istituito il 7 marzo 1946 con lo scopo di assistere tutti coloro che, a causa del fascismo o del nazismo, avevano subito privazioni e limitazioni della libertà personale o gravi danni fisici o morali, e i familiari di coloro che per gli stessi motivi avevano perso la vita. Tra le attività del comitato rientravano: l’assegnazione di sussidi a tutti coloro che avevano subito pene, detenzioni o sevizie da parte dei nazifascisti e alle famiglie bisognose dei caduti e dei deportati per la lotta di liberazione; sostegno alla ricerca di un lavoro per chi ne era stato privato per motivi politici; assistenza legale e sanitaria alle vittime; promozione di iniziative locali per la raccolta di fondi. Il Sottocomitato regionale era composto da sei membri, nominati dai sei partiti del Cln di Bologna, da un presidente e da un vicepresidente. Per tutta la durata della sua attività ne fu presidente il sindaco di Bologna, Giuseppe Dozza. La cessazione dell’attività del Comitato nazionale e dei Sottocomitati dipendenti fu disposta nel 1950. Il fondo è costituito da quattro serie: carteggio amministrativo, gestione contabile dei sussidi; ricevute, schede personali degli assistiti. E’ stato donato nel 1979 dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Bologna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Comitato per le onoranze ai Caduti di Sabbiuno
Buste: 1 (con 18 fascicoli)
Estremi cronologici: 1972 – 2002 (data attribuita)
Il Comitato per le onoranze ai Caduti di Sabbiuno si propone di ricordare partigiani e civili uccisi dai nazifascisti il 14 e il 23 dicembre 1944 a Sabbiuno del Monte di Paderno (Bologna), dove sorge un memoriale. Si trattava in gran parte di rastrellati ad Anzola Emilia e Amola di Piano (San Giovanni in Persiceto). Il numero delle vittime non è certo, i corpi dei fucilati rotolarono lungo i fianchi della collina e si ritiene che numerosi cadaveri siano rimasti sepolti nei calanchi. Il fondo è composto, sostanzialmente, da due diverse tipologie di documenti. Vi sono le carte di carattere eminentemente gestionale, che inquadrano in maniera abbastanza definita la vita pubblica del Comitato, nel suo sviluppo storico. Mancando gli statuti degli anni Quaranta e Settanta (noti per altre vie esterne al fondo stesso) non è trasmessa l’interezza del quadro, ma sono comunque presenti documenti capaci di restituire una visione ampia del ruolo avuto dall’associazione: corrispondenza, verbali delle assemblee, rapporti ufficiali con le istituzioni pubbliche, carteggi legate alle varie iniziative (in particolar modo, il ricordo degli eccidi nazi-fascisti di Sabbiuno e le attività didattiche per le scuole medie). Manca invece quasi completamente la documentazione di natura specificamente amministrativa. In secondo luogo sono presenti diversi fascicoli che raccolgono materiale di interesse più propriamente storico, incentrato su argomenti connessi alla Resistenza e che parrebbero testimoniare una qualche forma di attività, se non proprio di ricerca, quanto meno di tentata trasmissione della memoria.
Compilatore: Miles Nerini (30/10/2014)

Fondo: Comitato regionale per il 30° anniversario della Repubblica e della Costituzione. Commissione Donne e Resistenza

Buste: 9

Carte sd [1974 – 1978]

La Commissione “Donne e Resistenza”, gruppo di lavoro del Comitato regionale per il 30° anniversario della Repubblica e della Costituzione, fu istituita agli inizi degli anni Settanta allo scopo di promuovere una ricerca, coordinata da Franca Pieroni Bortolotti, sulla partecipazione femminile alla Resistenza in Emilia-Romagna. I risultati della ricerca furono pubblicati in: Franca Pieroni Bortolotti, Le donne della Resistenza antifascista e la questione femminile in Emilia (1943-1945). Il fondo è costituito dai questionari, in copia fotostatica, sottoposti alle donne oggetto della ricerca, ordinati per comuni all’interno delle singole province della regione. E’ stato donato dal Comitato dopo il 1978. Nota bibliografica: Pieroni Bortolotti Franca, Le donne della Resistenza antifascista e la questione femminile in Emilia (1943-1945), Milano, VAngelista, 1978

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Comitato regionale per le celebrazioni del 50° anniversario della Resistenza e della liberazione Emilia-Romagna

Buste: 31

Estremi cronologici: 1990 – 1996;

Il Comitato regionale per le celebrazioni del 50° anniversario della Resistenza e della liberazione Emilia-Romagna, coordinato dal Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, progettò e realizzò celebrazioni, mostre, convegni, ricerche, incontri pubblici sul tema della Resistenza, nelle province della regione Emilia-Romagna intorno alla metà degli anni Novanta. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, carteggio, delibere, progetti, relazioni, depliant, opuscoli, manifesti, libri, riviste, audiocassette. E’ stato donato dal Consiglio regionale nel 1997.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

Fondo: Comitato di solidarietà democratica di Bologna

Fondo riservato

Buste: 69

Estremi cronologici: 1949 – 1966;

Il Comitato di solidarietà democratica di Bologna fu espressione locale dell’omonimo Comitato nazionale, istituito il 2 agosto 1948 con lo scopo di garantire assistenza legale e materiale agli imputati e agli arrestati nei procedimenti penali aventi connotazione politica. L’associazione fu creata da personalità della sinistra, in particolare aderenti ai partiti comunista e socialista, in relazione all’ondata di arresti successiva alle manifestazioni per l’attentato a Togliatti del 14 luglio 1948. Il Comitato garantiva ai detenuti e alle loro famiglie assistenza legale e materiale gratuita; oltre a ciò si sforzava di contrastare a livello politico gli attacchi che, nel mutato contesto politico nazionale e internazionale, sempre più spesso venivano condotti contro i partiti di sinistra. Il fondo è costituito da: atti processuali dei procedimenti seguiti dal comitato, 3531 schede dei relativi procedimenti, carteggio e pratiche, alcuni fascicoli di carte di Sigfrido Coppola, legale del Comitato. E’ corredato da schede descrittive dei fascicoli redatte nel 1985 e consultabili in sede. E’ stato donato nel 1979 dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Bologna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 02/20/2003.

Fondo: Comitato di solidarietà democratica di Modena

Fondo riservato
Buste: 82

Estremi cronologici: 1945 – 1970;

Il Comitato di solidarietà democratica di Modena fu espressione locale dell’omonimo Comitato nazionale, istituito il 2 agosto 1948 con lo scopo di garantire assistenza legale e materiale agli imputati e agli arrestati nei procedimenti penali aventi connotazione politica. L’associazione modenese, nata nel settembre 1948 e caratterizzata da un rapporto privilegiato con il Pci locale, svolgeva le medesime attività del Comitato bolognese. Il fondo è costituito da: atti processuali dei procedimenti seguiti dal comitato, carteggio, pratiche amministrative, registri di protocollo. Sono presenti anche giornali, manifesti, volantini e fotografie, relativi all’attività di propaganda del Comitato. E’ stato donato nel 1989 dall’Anpi di Modena.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Comitato Spagna libera

Buste: 1

Estremi cronologici: 1971 – 1976;

Il Comitato Spagna libera fu istituito a Bologna all’inizio degli anni Settanta, con lo scopo di sostenere l’opposizione al regime franchista in Spagna. L’associazione nacque per impulso di enti pubblici e privati, quali la Regione Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Bologna, il Consiglio federativo della Resistenza, La Consulta, l’Anpi, la Fiap, la Camera confederale del lavoro, le Acli e l’Arci di Bologna. L’attività del Comitato, che aveva sede presso lo studio dell’avv. Berti Arnoaldi Veli, consisteva nell’organizzazione di dibattiti e incontri pubblici sul tema della dittatura spagnola, nella promozione di mostre e viaggi in Spagna, nella raccolta di fondi per i detenuti politici spagnoli e le loro famiglie. Cessò la sua attività intorno alla seconda metà degli anni Settanta. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, volantini, manifesti, rassegne-stampa, indirizzari, documentazione contabile. E’ stato donato nel 1982 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che del Comitato fu vice presidente e tesoriere.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti (“armadio della vergogna”)

1 Cd

Estremi cronologici: 1944 – 2009

La Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti è stata istituita con la legge 15 maggio 2003, n. 107 per indagare sulle anomale archiviazioni “provvisorie” e sull’occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura generale militare, contenenti denunzie di crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale e riguardanti circa 15.000 vittime. La vicenda è conosciuta con la denominazione giornalistica di “Armadio della vergogna”. La Commissione ha, inoltre, il compito di indagare sul contenuto di tali fascicoli e le ragioni per cui essi sono stati ritrovati a Palazzo Cesi, anzichè nell’archivio dei Tribunali di guerra soppressi e del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, sulle cause che avrebbero portato all’occultamento dei fascicoli e le eventuali responsabilità, sulle cause della eventuale mancata individuazione o del mancato perseguimento dei responsabili di atti e di comportamenti contrari al diritto nazionale e internazionale. Le indagini sui crimini, subito dopo la liberazione del territorio, furono condotte dalle commissioni d’inchiesta alleate e dai carabinieri. Dopo il rinveimento dei fascicoli nel 1994, le procure militari hanno riaperto le indagini e affidato ai carabinieri e alle procure competenti ulteriori accertamenti. A partire dal 2004, il senatore Walter Vitali, membro della commissione d’inchiesta, ha donato copie digitali dei fascicoli desecretati relativi ai crimini nazifascisti commessi nella provincia di Bologna. Si segnala la documentazione sui partigiani di Molinella fucilati a Bologna il 18 agosto 1944, gli eccidi sull’Appennino bolognese, a Casalecchio di Reno, Casteldebole e Imola, i diari storici dei presidi dei carabinieri reali, le relazioni sugli slavi internati durante la guerra, gli accertamenti su fascisti e militari nel dopoguerra.
Su richiesta, sono disponibili le schede descrittive dei fascicoli. La consultazione del cd avviene nelle postazioni computer dell’Istituto Parri.

Compilatore: Luca Pastore, 2009

 

Fondo: Commissione regionale riconoscimento qualifica partigiani Emilia-Romagna

Buste: 31

Estremi cronologici: 1924 – 1935; 1943 – 1952;

La Commissione regionale riconoscimento qualifica partigiani Emilia-Romagna (denominata anche Commissione regionale riconoscimento qualifiche partigiane Emilia-Romagna), fu istituita il 23 novembre 1945 con decreto dell’allora presidente del Consiglio Ferruccio Parri, in attuazione del d.l.lgt. del 21/8/1945 n. 518. Quest’ultimo prevedeva la costituzione di commissioni regionali su tutto il territorio nazionale, dipendenti dal ministero dell’Assistenza post-bellica, per il riconoscimento delle qualifiche di partigiani e patrioti, oltre che per l’esame delle proposte di ricompensa al valor militare. I riconoscimenti, che avvenivano dietro presentazione di adeguata documentazione sull’attività partigiana svolta, prevedevano una gerarchizzazione delle qualifiche, equiparate ai gradi militari dell’esercito. Il partigiano riconosciuto aveva diritto a un trattamento economico una tantum, liquidato dal competente Distretto militare ed equivalente agli assegni di guerra percepiti dai militari inquadrati nell’esercito regolare. La commissione emiliano-romagnola ebbe sede a Bologna, in via Garibaldi 2, ed era formata da 13 membri: due per ciascuna delle 5 formazioni partigiane riconosciute, due in rappresentanza delle Forze armate, e dal presidente Leonillo Cavazzuti. Facevano capo alla commissione gli Uffici distaccati di segreteria, con sede nei vari capoluoghi di provincia, addetti alla istruzione delle pratiche e al relativo inoltro alla Commissione. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, pratiche per i riconoscimenti, fascicoli del personale della commissione, carte contabili, un registro di protocollo, due registri di esercizio finanziario, un gruppo di fascicoli intestati “Comando militare territoriale di Bologna VI”, riconducibili ad un militare, distaccato presso la Commissione, con funzioni di controllo della gestione contabile dell’ente. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Confederterra di Bologna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1946 – 1948;

La Confederazione provinciale lavoratori della terra di Bologna (Confederterra) nacque dalla riorganizzazione della Federazione dei lavoratori della terra (Federterra), decisa nel novembre 1944 dalla commissione esecutiva provinciale della Camera del lavoro di Bologna, con il proposito di organizzare e difendere i diritti dei lavoratori agricoli. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: verbali di riunione della Segreteria, del Comitato direttivo e del Comitato federale; schemi di contratti, delibere e mozioni, appunti di Enrico Bonazzi, materiali del 2° congresso provinciale dei lavoratori della terra (11 – 13 marzo 1947). E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Consiglio provinciale dell’economia corporativa di Bologna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1936 – 1937;

Il Consiglio provinciale dell’economia corporativa di Bologna (poi Camera di commercio industria artigianato e agricoltura) era la magistratura cittadina deputata a regolare l’attività mercantile della città felsinea durante il regime fascista. Il fondo è costituito da fascicoli, in ordine cronologico, contenenti prospetti mensili dell’andamento dell’occupazione in provincia di Bologna e relativo carteggio amministrativo. E’ stato acquisito prima del 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Consiglio regionale federativo della Resistenza per l’Emilia Romagna

Buste: 2

Estremi cronologici: 1960 – 1964; 1975 – 1976;

Il Consiglio regionale federativo della Resistenza per l’Emilia-Romagna fu istituito a Bologna il 3 aprile 1960 come articolazione periferica del Consiglio federativo della Resistenza con sede a Roma. Per impulso della Federazione italiana associazioni partigiane (Fiap), i consigli regionali furono costituiti da rappresentanti delle organizzazioni della Resistenza e dei comitati federativi provinciali, oltre che da esponenti del mondo della cultura e della scuola. Loro finalità principali furono la difesa e la diffusione dei valori della Resistenza e della Costituzione, la diffusione della conoscenza della storia d’Italia più recente, la salvaguardia dei diritti di libertà e delle istituzioni democratiche. Il Consiglio emiliano-romagnolo, con sede a Bologna presso l’Amministrazione provinciale in via Zamboni 13, perseguì tali finalità promuovendo cicli di lezioni sulla storia del fascismo e della guerra di liberazione e aderendo a iniziative politiche di livello nazionale, quali petizioni per la messa fuori legge del Msi o per la condanna a morte del nazista Adolf Eichmann. Retto da un Comitato esecutivo e da un presidente, operò fino alla seconda metà degli anni Settanta. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, carteggio, inviti e comunicati-stampa, manifesti, fotografie, prospetti di iniziative, indirizzari, appunti vari. E’ stato donato nel 1982 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che del Consiglio fu membro attivo.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: La Consulta
Buste: 28

Estremi cronologici: 1952 – 1971;

L’associazione culturale La Consulta fu istituita a Bologna l’8 novembre 1952. Tra le sue attività si annoverano: l’organizzazione di convegni e dibattiti su temi di attualità, la promozione di visite guidate e viaggi culturali sia in Italia che all’estero, la realizzazione di mostre, celebrazioni e commemorazioni. Negli anni Sessanta l’associazione si occupò anche di problemi di politica internazionale, quali la guerra del Vietnam, la primavera di Praga, la Grecia dei colonnelli. Governata da un Consiglio direttivo e da un presidente, terminò la sua attività nei primi anni Settanta. Il fondo è costituito da: carteggio dell’associazione con soci, intellettuali, personalità e autorità dell’epoca, documentazione contabile, verbali di seduta, relazioni di attività e calendari di manifestazioni. Sono presenti anche opuscoli, inviti, manifesti e fotografie. E’ stato donato nel 1984 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che dell’associazione fu prima segretario e poi presidente.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Conti Stefania

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1946;

Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da circolari e telegrammi del ministero di Grazia e giustizia – Direzione generale affari penali, inviati alla Procura generale di Bologna, relativi a giustizia ed epurazione. E’ stato donato da Stefania Conti prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Coralli Ugo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1979;

Ugo Coralli, partigiano imolese, fu attivo nel battaglione Montano della brigata Sap Imola; venne fucilato a San Ruffillo (Bo) il 16 marzo 1945. La sorella Mafalda fu attiva nella brigata Sap Imola. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica relative alla detenzione e alla morte di Ugo, una sua biografia redatta dalla sorella Mafalda, ritagli di giornale. E’ stato donato da Mafalda Coralli prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: D’Ajutolo Filippo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1941-1988;

Filippo D’Ajutolo (1902-1998), medico, partigiano, fece parte durante la Resistenza del gruppo dirigente del Partito d’Azione di Bologna e fu protagonista dell’azione con cui fu sottratto alla razzia dei tedeschi il radium dell’Istituto Radiologico dell’Università di Bologna. Il materiale radioattivo venne nascosto nella sua cantina e verrà infine riconsegnato nel maggio 1945. Ricercato dai fascisti, si rifugiò nella zona di Serramazzoni, collaborando con i partigiani del posto. A liberazione avvenuta, il Pda lo nominò suo rappresentante nella Deputazione provinciale. Il fondo comprende alcuni documenti del 1943/44 (permessi di circolazione e di lavoro), il riconoscimento della qualità di partigiano, il curriculum professionale e la descrizione della sua attività antinazifascista da lui redatti nel maggio 1945, documenti sulla storia del Partito d’Azione a Bologna, quotidiani e riviste con articoli e segnalazioni connessi alla sua attività di medico e partigiano. Il fondo è stato donato dalla nipote Maria Longhena nel 2014.

Guarda il fondo fotografico D’Ajutolo Filippo nella nostra Biblioteca digitale

Compilatore: Claudia Mazzini, 1/9/2016

 

Fondo: Dalla Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1949-1952;

Il fondo è costituito da alcuni documenti (1 fattura, ingiunzione di pagamento della Pretura di Modena, corrispondenza, campioni di tessuto) relativi alla vertenza tra Giovanni Dalla – titolare di una ditta di produzione di tessuti a Bologna – e l’Istituto Piccoli Apostoli/Città di Nomadelfia (Carpi) per il pagamento di una fornitura di tessuti. Contiene inoltre un disco 45 giri in vinile di propaganda elettorale della Democrazia cristiana (1968) dal titolo Bologna …. 20 anni di vita. E’ stato donato nel 2017 all’Istituto Parri da Alessandro Veronesi, che lo ha ricevuto in eredità.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

Fondo: Direzione di sanità del 202° Comando militare regionale

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944;

Il fondo è costituito da pratiche e carte della Direzione sanitaria del 202° Comando militare regionale, articolazione periferica dell’esercito italiano, con sede a Bologna, relative a denunce per diserzione e a misure di sorveglianza dei comandi, delle caserme e di altri enti militari durante il secondo conflitto mondiale. E’ stato acquisito dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

 

Fondo: Divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Nell’estate 1944 il Gruppo brigate Nannetti venne promosso a divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti, dal Comando generale delle brigate Garibaldi. La divisione operò nelle province di Belluno e Treviso, con propaggini nell’Udinese, e vide la partecipazione di un nutrito gruppo di comunisti emiliani. Il fondo è costituito da carte della divisione in copia fotostatica: note storiche sulle origini e la formazione della medesima, una relazione sull’attività militare delle brigate costituenti la divisione.E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

 

Fondo: Dogheria Carlo

Consistenza: 1 fascicolo

Estremi cronologici: 1967;

Carlo Dogheria, nato a Bologna nel 1946, è stato insegnante, giornalista e saggista. Il fondo si compone di documentazione raccolta da Dogheria relativa al dibattito sul funzionamento e l’organizzazione dell’Università di Bologna nel 1967: rassegna stampa, riviste, volantini di associazioni studentesche e verbali del Comitato consultivo della Facoltà di Lettere e filosofia. Le carte sono state donate da Lorenza Servetti in data imprecisata. Ulteriore documentazione è stata depositata da Dogheria al Centro di documentazione “Mauro Rostagno” della Fondazione Museo storico del Trentino.

Compilatore: Luca Pastore, 16/5/2017

Fondo: Dolci Fabrizio

Buste: 15

Estremi cronologici: 1918 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, raccolte da Fabrizio Dolci per una ricerca promossa nella seconda metà degli anni Ottanta dall’Istituto storico Parri Emilia-Romagna sul Pnf nella regione. Gli originali sono conservati presso alcuni fondi dell’Archivio centrale dello stato: ministero dell’interno-Direzione generale della pubblica sicurezza-Divisione affari generali e riservati; Segreteria particolare del duce – carteggio riservato; Partito nazionale fascista – direttorio nazionale. Si tratta prevalentemente di carteggio e relazioni dei prefetti e dei questori delle province dell’Emilia-Romagna al ministero dell’Interno; fascicoli personali di esponenti dellla vita politica emiliano-romagnola; carteggio delle federazioni provinciali del Pnf emiliano con la segreteria politica del Pnf nazionale. Il fondo è stato donato da Fabrizio Dolci dopo il 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Dote – Documentazione sul terrorismo

13 quaderni, 7 scatole

Estremi cronologici: 1980-1986;

Fondo riservato

Nel 1981 l’Istituto Cattaneo di Bologna ha avviato un programma di ricerca sul terrorismo e la violenza politica che si è concluso nel 1988, dando luogo a un’imponente serie di indagini e analisi. Dal 1984 è iniziata la fase che ha dato luogo alla costituzione di un imponente archivio documentario (denominato DOTE) sulla vicenda dei terrorismi italiani. Inoltre, si è dato avvio alla parte empirica del lavoro, consistita nella ricostruzione delle storie di vita di circa 60 protagonisti della stagione della lotta armata in Italia nel corso degli anni settanta e ottanta. Il programma si è concluso alla fine del 1988 e i risultati delle ricerche sono stati pubblicati fino al 1995. Il fondo è costituito da interviste dattiloscritte a ex terroristi rossi e neri, copie di volantini, rivendicazioni, elaborati e documentazione giudiziaria (verbali di interrogatorio, sentenze ecc.) relativi a indagini su organizzazioni politiche quali Potere operaio, Autonomia operaia ecc., formazioni del terrorismo rosso (quali Brigate rosse, Prima linea ecc) e terrorismo nero (Movimento politico Ordine nuovo, vicenda della strage alla stazione di Bologna). Disponibile inventario cartaceo. É stato depositato dall’Istituto Cattaneo nell’aprile 2013.

Compilatore: Luca Pastore, 30/10/2013

 

Fondo: Fascio di combattimento di Bologna, Gruppo rionale Gian Carlo Nannini

Buste: 1

Estremi cronologici: 1921 – 1941;

Il gruppo rionale Gian Carlo Nannini, articolazione periferica del Fascio di combattimento di Bologna, raggruppava gli iscritti al Partito nazionale fascista della zona di Corticella. Il fondo è costituito da fascicoli, in ordine alfabetico, di iscritti al gruppo rionale contenenti schede di iscrizione e nullaosta del segretario federale di Bologna, dichiarazioni di variazioni di residenza, assegnazioni di incarichi all’interno del partito. E’ stato donato dalla Federazione bolognese del Pci nel 1986.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Fascio di Russi

Buste: 1

Estremi cronologici: 1928 – 1944;

Il fondo è costituito da tessere di iscritti al Fascio di Russi (Ra) del Partito nazionale fascista (Pnf) e cartoline postali di precettazione civile del Comando tedesco. E’ stato acquisito dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 05/03/2003.

Fondo: Federazione dei fasci di combattimento di Bologna Decima Legio

Attenzione! In data 20 febbraio 2009 il fondo è stato riconsegnato definitivamente alla Sezione manoscritti e rari della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna (http://badigit.comune.bologna.it/fondi/fondi/80.htm)

Buste: 13

Estremi cronologici: 1929 – 1943;

La Federazione dei fasci di combattimento di Bologna, “Decima legio” (denominata anche Federazione fascista di Bologna, Federazione provinciale fascista di Bologna, Federazione provinciale dei fasci di combattimento) era un’articolazione periferica, a livello provinciale, del Partito nazionale fascista. Nata probabilmente all’indomani del terzo congresso fascista (1921), che aveva sancito la trasformazione del movimento dei Fasci italiani di combattimento in Partito nazionale fascista, aveva sede in via Saffi 21 e si articolava a livello cittadino in 13 gruppi rionali, mentre in provincia controllava circa un centinaio di sezioni comunali. Il fondo è costituito da: atti, comunicati, circolari e fogli d’ordine, ordinati cronologicamente e raccolti in volumi rilegati; documentazione sulla situazione economica in provincia di Bologna, sulle attività e la composizione delle organizzazioni fasciste locali; un volume, con firma autografa di Mussolini in calce, che raccoglie elenchi di persone ed enti che avevano effettuato donazioni in denaro al fascio bolognese. E’ stato depositato presso l’Istituto storico Parri Emilia Romagna dalla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna nel 1989.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Fondazione Leonida Casali

Fondo riservato

Buste: 265

Estremi cronologici: 1960 – 2003;

La Fondazione nasce da gruppo di ricerca costituitosi negli anni ’70 all’interno della Federazione del PCI di Bologna su iniziativa di Rino Nanni, con la finalità di raccogliere tutta la documentazione reperibile sul terrorismo italiano. Il gruppo, denominatosi Centro di Studi e Ricerche Leonida Casali in memoria dell’avvocato comunista morto nel 1977, ha operato nell’ambito della Federazione fino al 1982 raccogliendo una notevole quantità di materiali – sia istituzionali, sia prodotti dai diversi movimenti politici – allargando la ricerca a tutti i fenomeni eversivi e malavitosi. In seguito è stata costituita la Fondazione che ha continuato a svolgere ricerche e raccogliere documenti, producendo anche proprie analisi ed elaborazioni, fino all’esaurimento dell’attività negli anni 2000. La raccolta di documentazioni riguardava temi quali: terrorismi di destra e di sinistra, golpismo, apparati dello Stato, criminalità organizzata, stragi neofasciste, Loggia P2, formazioni extraparlamentari etc. Il fondo, costituito in gran parte di copie fotostatiche, si compone di documentazione giudiziaria, materiali delle commissioni parlamentari d’inchiesta, resoconti parlamentari, ritagli di periodici, documenti prodotti da gruppi politici e organizzazioni eversive. Inventario consultabile in sede. La documentazione, precedentemente custodita dal Comune di San Giovanni in Persiceto, è stata depositata nel 2012 su richiesta di William Pedrini e Carlo D’Adamo.

Compilatori: Claudia Mazzini e Luca Pastore, 2020

Fondo: Gagliani Dianella

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1971 – 1978;

Dianella Gagliani, studiosa e docente universitaria di storia contemporanea, ha donato le sue carte dopo il 1983. Nel fondo si individuano due nuclei di carte, originali e in copia fotostatica, riguardanti la sua attività di ricerca e l’impegno politico in ambito universitario. Il primo è costituito da rapporti, relazioni, note informative dell’Amg sulla situazione militare, politica e sociale in Italia nel 1945; il secondo da volantini, opuscoli, bollettini, relazioni, circolari, prodotti negli anni Settanta da sindacati, collettivi politici, partiti, sulla riforma dell’Università. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Assemblea docenti precari dell’Università di Bologna, il Consiglio nazionale universitario della Fgci, Lotta continua, il Partito di unità proletaria per il comunismo, il Consorzio provinciale per la pubblica lettura di Bologna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Garagnani Giovanna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1909 – 1919;

Il fondo è costituito da: un libretto di viaggio e uno Statuto della Federazione generale italiana fra gli addetti alle arti edilizie – Sezione fornaciai di Bologna; una tessera dell’Università popolare Giuseppe Garibaldi di Bologna. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Gatti Enzo

Fondo riservato

Buste: 12

Estremi cronologici: 1945 – 1957;

L’avvocato Enzo Gatti fu legale del Comitato di solidarietà democratica di Modena, associazione che garantì, negli anni Cinquanta, assistenza sia giuridica che materiale agli imputati nei procedimenti penali aventi una connotazione politica. Il fondo è costituito da fascicoli di atti giudiziari, appunti di udienze e di arringhe, verbali di interrogatori e testimonianze, sentenze, certificati penali, istruttorie e perizie medico-legali, articoli e ritagli di giornale. Altre buste di carte processuali di Gatti sono depositate presso l’Istituto storico della resistenza e di storia contemporanea di Modena. Il fondo è stato donato da Gatti nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Gherardi Luciano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1985;

Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da articoli di bollettini relativi a commemorazioni della Resistenza, una relazione sull’attività svolta dal Cln di Marzabotto, un numero del bollettino della Comunità parrocchiale dei SS. Bartolomeo e Gaetano, un foglio del registro dei morti della parrocchia di Tanico in comune di Marzabotto. E’ stato donato da don Luciano Gherardi dopo il 1985.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Gioventù italiana Ufficio provinciale di Bologna

Buste: 30

Estremi cronologici: 1946 – 1975;

L’Ufficio provinciale di Bologna della Gioventù italiana era una diramazione periferica della Gioventu italiana, ente istituito nel maggio 1944 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, con il nome di Commissariato per la Gioventù italiana, in sostituzione della Gioventù italiana del littorio, organismo nato nel 1937 e soppresso nel 1943 insieme al Partito nazionale fascista. Nel maggio 1946 fu mutata la denominazione, da Commissariato per la Gioventù italiana in Gioventù italiana, nome che mantenne fino al 18 novembre 1975, data della sua soppressione ad opera della legge n.764. In epoca fascista svolse principalmente la funzione di inquadramento in senso totalitario delle forze giovanili del regime, attraverso la gestione di attività quali la preparazione ideologica, sportiva e premilitare dei giovani, l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole, la gestione di campi, colonie climatiche e patronati scolastici, l’organizzazione di viaggi e crociere, l’assegnazione di borse di studio. Dal dopoguerra in avanti si trovò a dirigere le medesime attività, epurate dagli aspetti più marcatamente ideologici e paramilitari. Le competenze dell’Ufficio provinciale della Gioventù italiana furono trasferite, dopo la sua soppressione, alle Regioni. Il fondo è costituito da carteggio, pratiche, circolari, planimetrie e fotografie di immobili, schede inventariali di beni e attrezzature, relativi alla gestione del patrimonio immobiliare e del personale delle colonie climatiche della provincia di Bologna. E’ stato acquisito nel 1986.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Girotti Demetrio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944;

Nato a Bologna nel 1900, Demetrio Girotti collaborò con la 36ª e la 62ª brigata Garibaldi, fornendo viveri ai partigiani. Le carte, da lui donate prima del 1983, consistono in due buoni di requisizione delle brigate sopraddette.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Gnudi Cesare

Buste: 1

Estremi cronologici: 1946; 1963;

Nato a Ozzano dell’Emilia (Bo) nel 1910 e iscritto al Partito d’Azione, Cesare Gnudi militò nel movimento Giustizia e libertà. Fu tra gli organizzatori del servizio incaricato di assistere i prigionieri di guerra alleati e gli ebrei perseguitati e collaborò con la Commissione radio che teneva i rapporti con gli alleati. Il fondo è costituito da circolari e fogli a stampa del PdA e da carte relative alle celebrazioni per il 20° anniversario della Resistenza. Il fondo è stato donato da Gnudi prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

 

Fondo: Grazia Giancarlo

Buste: 10

Estremi cronologici: 1955-2012;

Giancarlo Grazia (Bentivoglio, 1927 – Bologna, 2016) è stato un partigiano della brigata 7ª Gap Gianni Garibaldi, operò prevalentemente nella zona di Castel Maggiore con il nome di battaglia Fritz. Il fratello Gualtiero, anch’egli partigiano, cadde durante la Resistenza. Dopo la guerra, Giancarlo Grazia ha svolto attività politica nella federazione bolognese del Partito comunista, ha lavorato come giornalista ed è stato sindacalista della Cgil. A lungo presidente della sezione Anpi “Saragozza – Ferruccio Magnani”, ha pubblicato saggi e articoli sulle vicende della Resistenza bolognese e sull’occupazione militare italiana nei territori della ex Jugoslavia durante il secondo conflitto mondiale. Il fondo si compone di documentazione originale e in copia: corrispondenza, appunti di lavoro, volantini, articoli di riviste. I temi trattati in prevalenza riguardano episodi dell’antifascismo e della Resistenza bolognese, l’internamento di civili sloveni e croati nel campo di concentramento italiano di Kampor (isola di Rab, Croazia), l’attività dell’Anpi di Bologna (interventi nelle scuole, commemorazioni, organizzazione interna etc.). Le carte sono state donate dalla famiglia di Giancarlo Grazia nel 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2018

Fondo: Graziosi Linceo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1952; 1982;

Nato a Calderara di Reno (Bo) nel 1911, Linceo Graziosi, membro della Federazione giovanile del Pci di Bologna, fu accusato negli anni Trenta, a più riprese, di ricostituzione del Partito comunista e di propaganda sovversiva, reati per i quali subì sia la carcerazione che il confino politico. Dopo l’armistizio partecipò all’organizzazione della 7ª brigata Garibaldi Gap Gianni; successivamente entrò nel comando della 4ª brigata Garibaldi, poi 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, con il nome di battaglia Renato. Fece parte del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione e della Commissione interna di fabbrica dell’azienda meccanica Ducati. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, comunicazioni, dattiloscritti di argomento sindacale, un’autobiografia. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Anpi di Bologna, la Commissione regionale riconoscimento qualifiche partigiani, la Fiom, il Pci, la Commissione interna della Ducati e lo stesso Graziosi. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Hanau Lino

Buste: 2

Estremi cronologici: 1940 – 1947; 1968; 1976 – 1990;

Lino Hanau, nato a Ferrara nel 1908 da una famiglia di commercianti ebrei italiani, fu internato nel 1940 in campo di concentramento insieme al padre Carlo e al fratello Ugo. Dal 1943 svolse un’intensa attività partigiana nelle Marche e negli Abruzzi. Giornalista, lavorò nella redazione del giornale “La voce del popolo”. Fu fondatore e presidente dell’Associazione perseguitati politici antifascisti Carlo Hanau. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, volantini, quotidiani, carte di identità, schede e tessere di iscritti all’associazione Carlo Hanau, due diplomi e due medaglie. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Associazione perseguitati politici italiani e antifascisti, il Partito d’Azione, l’Unione delle comunità israelitiche italiane, l’Alleanza italiana pensionati, l’Associazione perseguitati politici antifascisti Carlo Hanau. E’ stato donato da Lino Hanau nel 1990.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Ispettorato compartimentale per l’alimentazione dell’Emilia-Romagna

Buste: 829

Estremi cronologici: 1944 – 1978;

Nel febbraio 1945 l’Alto commissariato per l’alimentazione istituì dei Commissariati regionali con compiti di coordinamento delle Sezioni provinciali dell’alimentazione, di controllo sull’esecuzione dei piani di assegnazione dei prodotti razionati, di vigilanza sulle industrie alimentari e sul funzionamento degli uffici annonari comunali, di accertamento su situazioni alimentari e prezzi dei prodotti non razionati. Il Commissariato per l’Emilia-Romagna, nato a Riccione nell’aprile 1945, fu trasferito a Bologna nel maggio successivo. Mutata ben presto la denominazione in Ispettorato regionale dell’alimentazione, l’ente proseguì nello svolgimento delle medesime funzioni, fino a quando, con la legge 6 marzo 1958, n.199, furono istituiti gli Ispettorati compartimentali, dipendenti dalla Direzione generale dell’alimentazione, presso il ministero dell’Agricoltura e delle foreste. Fino al 1977, anno della loro soppressione, gli ispettorati svolsero funzioni di monitoraggio dell’andamento della produzione e dei prezzi delle derrate alimentari, oltre che di studio e sensibilizzazione all’educazione nutrizionistica. Il fondo è costituito dal carteggio e dagli strumenti di corredo degli uffici in cui si articolava l’Ispettorato, in particolare: Ufficio I, affari generali e contabilità; Ufficio II, cereali; Ufficio III, economico statistico. Nel maggio 1988 è stato affidato all’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. L’inventario del fondo è stato curato da Magda Abbati e Mirella M. Plazzi per la Soprintendenza per i Beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna. Nota bibliografica: Abbati Magda, Plazzi Mirella M. (a cura di), Archivio dell’Ispettorato compartimentale dell’alimentazione dell’Emilia Romagna (Icai). Inventario. 1944-1980, Bologna, IBC – Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, [2001]. Copia dattiloscritta disponibile in Istituto.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Ispettorato provinciale dell’alimentazione di Bologna

Buste: 497

Estremi cronologici: 1940 – 1979;

La Sezione provinciale dell’alimentazione di Bologna (Sepral), nata a seguito del r.d.l. 18 dicembre 1939 n.222, come gli omonimi e consimili enti istituiti in ogni provincia del territorio nazionale, svolgeva un ruolo di controllo degli approvvigionamenti e della distribuzione delle derrate in ambito provinciale, a seguito di un ripristinato regime vincolativo del settore alimentare. Localmente amministrata da un Comitato direttivo presieduto dal prefetto, la Sepral dipendeva sia dal ministero dell’Agricoltura, per i compiti di approvvigionamento, sia da quello delle Corporazioni, per le funzioni distributive ai rivenditori e per il tesseramento al consumo. Passata nel dicembre 1944 alle dipendenze dell’Alto commissariato per l’alimentazione, venne progressivamente dotata di autonomia amministrativa e investita delle sole funzioni di controllo dei prezzi e dell’andamento del mercato, fino al momento della sua soppressione, avvenuta nel 1958 con l’istituzione dell’Ispettorato provinciale dell’alimentazione (Ispral). Tale ispettorato, alle dipendenze della ricostituita Direzione generale dell’alimentazione presso il Ministero dell’Agricoltura e delle foreste, ereditò competenze e personale della disciolta Sepral, fino a quando nel 1977, a seguito del d.p.r. 24 luglio, n.617, anch’esso fu soppresso. L’archivio è costituito dal carteggio e dagli strumenti di corredo degli uffici in cui erano articolati la Sepral (Ufficio I, direzione e segreteria; Ufficio II, cereali; Ufficio III, economico statistico) e l’Ispral (Ufficio amministrazione, Ufficio cereali, Ufficio economico-statistico). Nel maggio 1988 è stato affidato all’Istituto Parri. L’inventario del fondo è stato curato da Magda Abbati e Mirella M. Plazzi per la Soprintendenza per i Beni librari e documentari della Regone Emilia Romagna. Nota bibliografica: Abbati Magda, Plazzi Mirella M. (a cura di), Archivio dell’Ispettorato provinciale dell’alimentazione di Bologna (Ispral) già Sezione provinciale dell’alimentazione di Bologna (Sepral). Inventario. 1940-1979, Bologna, IBC – Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, 2001. Copia dattiloscritta disponibile in Istituto.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Isrebo – Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna “Luciano Bergonzini”

Buste: 165 buste (con all’interno 42 registri, 747 fascicoli)

Estremi cronologici: 1966-2008 (con docc. del 1920)

L’Isrebo (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna “Luciano Bergonzini”) venne fondato nel 1966. Lo scopo dell’Istituto era quello di favorire il reperimento e la salvaguardia delle fonti documentarie, nonché di promuovere la ricerca storica mirata ad approfondire la conoscenza della società contemporanea con particolare riguardo alle vicende legate al periodo della resistenza al fascismo. Nel 1968, l’Isrebo si associa all’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia) di Milano, ed entra nella rete dei 63 Istituti Storici, regionali e provinciali, distribuiti sul territorio nazionale. Nel 2013 l’Istituto è confluito nell’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R. Il fondo si compone delle carte relative alla vita ufficiale dell’Isrebo, il quale, oltre ad essere il soggetto conservatore, è anche il principale soggetto produttore. Infatti, la gran parte della documentazione è relativa alla vita amministrativa e gestionale dell’istituto (contabilità, corrispondenza) o alla sua produzione scientifica (esplicata, e trasmessa, sotto forma di atti di convegni, materiale grigio vario, bozze di testi scientifici, appunti di lavoro ecc.). In quanto associazione riconosciuta ed operante anche su suolo nazionale, l’Isrebo ha poi raccolto, nel tempo, atti di convegni, giornate di studio, tavole rotonde e seminari organizzati sul territorio italiano nella sua interezza e conservati per motivi di studio. Infine, in tempi recenti, l’Isrebo ha iniziato a ricevere in donazione piccoli archivi di persone o famiglie. Gran parte delle carte relative alla vita amministrativa dell’Isrebo, per motivi di spazio, è conservata presso l’Archivio storico provinciale di Bologna, dove è consultabile su appuntamento (vai al sito). Presso la sede dell’Istituto Parri è conservata prevalentemente la parte relativa all’attività scientifica (guarda l’inventario curato da Miles Nerini pubblicato sul portale del progetto Città degli archivi). Bibliografia: Resistenza e storia d’Italia. Quarant’anni di vita dell’Istituto nazionale e degli istituti associati. Annuario 1949-1989, a cura di Gaetano Grassi, prefazione di Guido Quazza, Milano, Franco Angeli, 1993.

Compilatori: Miles Nerini, Luca Pastore 28/10/2014

 

Fondo: Jacchia Eugenio

Fondo riservato e in attesa di riordino. Non consultabile.

Buste: 230 ca.

Carte sd [1869 – 1939]

Nato a Trieste nel 1869 da famiglia ebrea, espulso dalla città nel 1889 per attività irredentista, Eugenio Jacchia si stabilì a Bologna, dove esercitò la professione di avvocato e svolse attività politica nella sinistra democratica radicale. Nelle elezioni comunali del 1902, vinte dall’Unione dei partiti popolari -coalizione costituita da radicali, repubblicani e socialisti- entrò a far parte della Giunta, reggendo l’assessorato alla Pubblica istruzione fino al 1904. Interventista democratico e massone negli anni della prima guerra mondiale, fu, per tutta la durata del regime, segnalato come antifascista e sottoposto a un costante controllo poliziesco, anche se non fu mai apertamente perseguitato. Il fondo è costituito dai fascicoli delle cause legali e dei processi che Jacchia seguì nel corso della sua attività professionale. E’ stato donato dagli eredi nel 1994.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Jacchia famiglia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1949;

Carte, in copia fotostatica, della famiglia Jacchia. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da diploma di medaglia d’oro al valor militare a Mario Jacchia, figlio di Eugenio, permessi di viaggio e carte di identità, intestate ai falsi cognomi di Rossini e Parisi, cognomi utilizzati da alcuni membri della famiglia Jacchia durante il fascismo. E’ stato donato da Ninuccia d’Ajutolo, moglie di Mario Jacchia, prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Lippi Giampietro

Buste: 1

Estremi cronologici: 1926 – 1945;

Il fondo di Giampiero Lippi, bolognese, direttore didattico e studioso della Resistenza locale, è costituito dal carteggio della brigata Stella rossa Lupo, certificati, permessi di soggiorno e di circolazione, attestati, tessere di appartenenti alla brigata. Il fondo è stato donato, in copia fotostatica, da Lippi dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Masetti Armando

Buste: 1

Estremi cronologici: 1931 – 1945;

Armando Masetti, nato a Crespellano (Bo) nel 1907 e iscritto al Pci, nel 1932 fu assegnato al confino politico a Ponza per 5 anni. Durante la guerra di liberazione militò nel battaglione Zini della 63ª brigata Garibaldi Bolero in qualità di commissario politico. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito dalla documentazione tratta dal fascicolo intestato a Masetti del Casellario politico centrale, da carte del periodo del suo confino politico, foglio matricolare, scheda di iscrizione all’Anpi. E’ stato donato da Gabriella Zocca nel 1998.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo Masi Giacomo

Buste: 2

Estremi cronologici: 1930 – anni ’60

Nato a Castenaso (BO) il 6 novembre 1916, Giacomo Masi proveniva da una famiglia colonica antifascista. Aderì al partito comunista nel 1933, quando già svolgeva la professione di tornitore meccanico. Arrestato per attività di propaganda antifascista all’interno delle organizzazioni di regime, il 24 gennaio 1936 venne condannato dal Tribunale speciale a 8 anni di carcere per appartenenza al Pci. Scontò 3 anni e 3 mesi di carcere, quindi fu sottoposto a 3 anni di sorveglianza. Dal 1939 al 1945 fu componente della segreteria della federazione bolognese del Pci, partito da cui si discostò nel dopoguerra. Fu tra i promotori del movimento partigiano dopo l’8 settembre 1943, organizzando le prime manifestazioni di massa, divenne quindi comandante provinciale delle Sap, commissario politico della divisione Bologna e membro del Cumer. Il fratello Giovanni Masi, attivo nella Resistenza bolognese e milanese, venne deportato in Germania e ucciso durante una marcia di annientamento. Giacomo Masi rivestì ruolo dirigenziali nell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti.
Il fondo è costituito da documentazione relativa alla vita e all’attività di Giacomo Masi come partigiano e dirigente politico, ma sono anche presenti testimonianze di altri partigiani e molti documenti sui fratelli di Giacomo, Giovanni e Vincenzo. La documentazione è composta da foto, circolari, ritagli di giornale, corrispondenza, appunti manoscritti, resoconti dattiloscritti, verbali di riunione, pubblicazioni del Pci (presenti vari numeri de La nostra lotta), statuti e atti costitutivi di varie associazioni, certificati scolastici, attestati per militanza partigiana, volantini del periodo resistenziale etc. Tra i corrispondenti si segnalano personalità del Pci, rappresentanti di ministeri e istituzioni italiane, francesi e tedesche.

Il fondo è stato donato da Giacomo Masi tra il marzo e il maggio 2007.

Compilatore: Luca Pastore, 2008

Fondo: Masulli Ignazio

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo di Ignazio Masulli, studioso e docente universitario di storia contemporanea, è costituito da carte, in copia fotostatica, utilizzate per un convegno e per la pubblicazione: L’Emilia Romagna nelle carte del governo di Salò. Si tratta di rapporti dei questori, degli ispettori di zona, dei capi delle province emiliano-romagnole al ministero dell’Interno e a Mussolini, conservati presso l’Archivio centrale dello Stato nei fondi: ministero dell’Interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati; Segreteria particolare del duce, Carteggio riservato. Il fondo è stato donato da Masulli dopo il 1975. Nota bibliografica:  Masulli Ignazio, L’Emilia Romagna nelle carte del governo di Salò, in: Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L’Emilia Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, 1975, v. II, pp.429-477.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Mazzanti Gastone

Buste: 3

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da carte e fotografie, in copia, i cui originali sono conservati presso il Public Record Office, l’Imperial War Museum, il Royal Air Force Museum e il Polish Institute and Sikorski Museum di Londra, i National Archives di Washington e l’Air Force Historical Research Agency presso la base aerea di Maxwell a Montgomery in Alabama. Sono state raccolte per una ricerca sui bombardamenti aerei subiti dalla città di Bologna durante il secondo conflitto mondiale, i cui risultati sono stati pubblicati da Gastone Mazzanti nel libro: Obiettivo Bologna “Open the doors: bombs away”. Bologna, Costa Editore, 2001. Il fondo è stato donato da Mazzanti nel 2001.

Nota bibliografica: Mazzanti Gastone, Obiettivo Bologna “Open the doors: bombs away”, Bologna, Costa Editore, 2001

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Melloni Guglielmo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1924 – 1988;

Guglielmo Melloni, nato a Cento (Fe) nel 1906, antifascista, si rifugiò in Francia nel 1938, partecipando alla Resistenza in quel paese. Dopo la liberazione si stabilì definitivamente in Francia, risiedendo dal 1960 a Menton. Il fondo è costituito da: carteggio, lasciapassare, passaporti, tessera del Comitato italiano di liberazione nazionale, libretto di previdenza sociale, foglio di congedo illimitato, fotografie. E’ stato donato dal nipote Giovanni Melloni nel 2001.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Minzoni Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1909 – 1922; 1946;

Nato a Ravenna nel 1885 e ordinato sacerdote nel 1909, Giovanni Minzoni operò nella parrocchia di Argenta, alla quale fece ritorno dopo aver preso parte, in qualità di cappellano di reggimento, alla prima guerra mondiale. Fu assassinato dai fascisti il 23 agosto 1923. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica, i cui originali sono conservati presso l’Istituto storico della Resistenza in Ravenna: carteggio, appunti di meditazioni e di discorsi, diario di guerra e memorie. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Montanari Secondo

Buste: 3

Estremi cronologici: 1928; 1944 – 1988;

Secondo Montanari, nato a Bologna nel 1901, iscritto al Pci dal 1921, fu arrestato e assegnato al confino a Lipari per tre anni. In seguito militò nella brigata Matteotti di montagna Toni, guidando sino a Porretta Terme le avanguardie delle truppe americane che avanzavano da Sud. Negli anni Cinquanta e Sessanta organizzò annualmente a Bologna una festa della Befana, che da lui prese il nome (Befana Montanari), a favore di bambini bisognosi. Il fondo è costituito da: carteggio (lettere, biglietti postali, cartoline illustrate, telegrammi), appunti, memorie, fotografie, articoli di giornale, diplomi, tessere di partito e di associazioni. Il fondo è stato donato da Montanari nel 1988.

Guarda il fondo fotografico Montanari Secondo nella nostra biblioteca digitale

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Moruzzi Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943-1945;

Giovanni Moruzzi (1908-1960), antifascista bolognese, nascondeva nel suo negozio di barbiere i manifesti stampati dalla tipografia clandestina del Pci. Viene arrestato a Bologna il 16 novembre 1943 e messo a disposizione delle SS tedesche. Deportato in Germania come detenuto politico, viene rinchiuso prima nel campo di Dachau, dove arriva il 2 marzo 1944, quindi è trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944. Sopravvissuto alla detenzione, al termine del secondo conflitto mondiale tornò in patria. Il fondo si compone di un libretto con appunti manoscritti in cui Moruzzi ricostruisce episodi e circostanze della sua prigionia. Il documento è stato donato dalla figlia Maria Alessandra Moruzzi nel 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

 

Fondo: Mostra 20° anniversario della Resistenza

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Nel 1965 si tenne a Bologna una mostra in occasione delle celebrazioni per il ventennale della Resistenza. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da ordini del giorno, circolari, carteggio e relazioni del Cumer, della 62ª e 66ª brigata Garibaldi, della brigata Stella rossa, del Cln di Bologna; numeri di periodici clandestini, quali “l’Unità”, “l’Avanti”, “Rinascita”, “Il Combattente”, “La Voce repubblicana”; diari, relazioni e testimonianze di partigiani; volantini e manifestini della Camera confederale del lavoro di Bologna, della Federazione bolognese del Pci, del Cln regionale Emilia-Romagna. E’ stato acquisito prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Movimento democratico cristiano di Modena

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Il fondo è costituito da copie fotostatiche di un carteggio intercorso tra il Movimento democratico cristiano di Modena – Centro della montagna e il Pci di Modena – zona montana, relativo alla posizione dei due partiti all’interno della divisione Modena. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Mussio Santo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Santo Mussio è stato commissario politico della divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti, con il nome di battaglia Coledi. Il fondo è costituito da copie fotostatiche del carteggio di Mussio con membri di brigate partigiane e con il Comando militare zona Piave. E’ stato donato da Mussio dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 

Fondo: Onofri Nazario Sauro

Buste: 18

Estremi cronologici: 1912 – 2008;

Nazario Sauro Onofri (1927 – 2015) è stato partigiano nell’8ª brigata Giustizia e libertà Masia, dopo l’adesione giovanile al Partito d’azione ha militato a lungo nel Partito socialista italiano. Ha svolto in seguito la professione di giornalista e l’attività di studioso del giornalismo emiliano romagnolo, del fascismo e della Resistenza bolognese, della violenza politica nel secondo dopoguerra, del socialismo e dell’azionismo nel bolognese. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: appunti di Onofri sulle sue ricerche, manifesti, giornali, volantini; opuscoli del Psup; giornali e ritagli di giornale, dattiloscritti e volantini del Comando generale del Cvl, del Cumer, del Cln regionale Emilia-Romagna, della Camera confederale del lavoro di Bologna, del Psup, del Pci e del Partito d’Azione di Bologna; carte del Pnf e del Pfr di Bologna; fotocopie di carte del ministero dell’Interno Direzione generale di pubblica sicurezza. Inventario consultabile in sede. La carte sono state donate da Onofri a partire dal 1983, l’ultimo versamento per volontà dei famigliari risale al 2018.

Leggi le pubblicazioni di Nazario Sauro Onofri nella nostra biblioteca digitale

Compilatore: Claudia Mazzini e Luca Pastore, 2020

Fondo: Pannocchia Paolo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1951 – 1957; 1981 – 1986;

Paolo Pannocchia, partigiano delle brigate Garibaldi operanti in Toscana, fu arrestato nel 1951 per fatti di tipo politico risalenti al 1944. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: carte dei processi Attilio Sgnaolin e Severino Marchioro; opuscoli e quotidiani relativi alle vicende processuali di Sante Danesin, Giordano Giaconi e Paolo Pannocchia, risalenti alla metà degli anni Cinquanta; opuscoli degli anni Ottanta sulla storia della Resistenza nel Padovano; un rapporto della Sezione problemi dello Stato del Pci, sull’inchiesta di massa sul terrorismo svolta negli anni Ottanta. Il fondo è stato donato da Pannocchia nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Partito comunista italiano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Il fondo è costituito da numeri de “l’Unità”, “La Nostra lotta”, “La Rinascita”, anche in più copie, e dattiloscritti del Partito comunista italiano, prodotti a scopo di propaganda e lotta politica durante la guerra di liberazione. E’ stato donato nel 1986 dalla Federazione bolognese del Pci.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 05/03/2003.

 

Fondo: Pelliconi Ermete

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 2005;

Ermete Pelliconi (1916, Medicina – 1994, Medicina) partecipò alla Resistenza nel distaccamento di Medicina (BO) della 7ª brigata Gap Gianni Garibaldi, con il nome di battaglia Magrini. Vice commissario politico di battaglione, con i gappisti medicinesi e altri partigiani resistette all’assedio nazifascista durante la battaglia di Porta Lame. Dopo la liberazione lavorò nella cooperazione. Anche la moglie Silvana Gardenghi fu attiva nella Resistenza medicinese. Il fondo si compone delle memorie manoscritte sulla Resistenza di Ermete Pelliconi e di onorificenze, certificazioni sul servizio militare, tessere e fotografie. Presente documentazione su Silvana Gardenghi e sul fratello di Ermete, Mario Pelliconi, internato militare deceduto in Germania. Il fondo è stato donato da Mario Pelliconi, figlio di Ermete, nel 2016.

Compilatore: Luca Pastore, 26/10/2016

 

Fondo: Pilati Filippo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945; 1974;

Filippo Pilati, nato a Bologna nel 1921, iscritto al Pli, prese parte alla Resistenza operando nel 4° battaglione della 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, con il nome di battaglia Pelikan, e successivamente nella divisione Cremona. Fece parte del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: tessere, attestati, dichiarazioni sulla sua attività partigiana, ordini del giorno del comando del 21° reggimento fanteria Cremona. Il fondo è stato donato da Pilati dopo il 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Politi Angela Maria

Buste: 2

Estremi cronologici: 1976; 1989 – 1992;

Angela Maria Politi svolse negli anni Ottanta alcune ricerche sui processi a sfondo politico degli anni Cinquanta. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, schede, appunti, bozze ed estratti di saggi, un opuscolo, due agende. E’ stato donato dalla Politi dopo il 1992.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Preti Alberto

Estremi cronologici: 1935-1985;

Buste: 7

Alberto Preti è nato a Bologna il 13 novembre 1947, è docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna, i suoi studi e le sue pubblicazioni riguardano la costruzione della democrazia nel XIX secolo, le trasformazioni dell’economia e della società emiliano-romagnola, la storia del fascismo, la seconda guerra mondiale, il movimento di Resistenza e il secondo dopoguerra. Il fondo si compone di documenti originali e in fotocopia, si tratta di: relazioni di Prefettura, Questura e Arma dei carabinieri su ordine pubblico e situazione politica ed economica a Bologna dagli anni ’30 agli anni ’60 (in copia da Archivio Centrale dello Stato); documentazione sull’economia bolognese dagli anni ’30 agli anni ’80 (da Ministero delle Corporazioni, Camera di commercio, Banca d’Italia etc.); volantini, periodici e documentazione giudiziaria in copia sui fatti del 1977 a Bologna e sull’uccisione di Francesco Lorusso. Il fondo è stato donato da Alberto Preti nel 2018.

Compilatore: Claudia Mazzini, 2018

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Anzola dell’Emilia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1942 – 1960;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Anzola dell’Emilia: carteggio con la Prefettura e la Questura di Bologna, ordini del giorno e istruzioni del Comando tedesco, verbali del Cln di Anzola, rapporti dell’Allied military government. E’ stato acquisito alla fine degli anni Sessanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Borgo San Lorenzo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1919 – 1922;

Carte del Comune di Borgo S. Lorenzo (Firenze): verbali, estratti di verbale e delibere del Consiglio comunale, pratiche e carteggio amministrativo, prospetti, una rubrica. Le materie ricorrenti sono lo stato dell’occupazione e il regime di tassazione nell’ambito del territorio comunale. Il fondo è stato acquisito prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 18/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Camugnano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1942 – 1944; 1974;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Camugnano, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La Resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: carteggio, ordinanze e disposizioni della Prefettura e della Questura di Bologna, circolari della Sepral di Bologna. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Castel di Casio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1942 – 1946;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Castel di Casio, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: decreti e proclami dell’Amg, informazioni e dichiarazioni di brigate partigiane e di persone, ordinanze del sindaco. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Gaggio Montano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1922 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Gaggio Montano, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), prevalentemente: verbali delle sedute del Consiglio comunale, deliberazioni della Giunta e del Cln locale. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Granaglione

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, dell’archivio comunale di Granaglione, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), prevalentemente: deliberazioni del Consiglio comunale e del Cln locale. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Lizzano in Belvedere

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1945;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Lizzano in Belvedere, reperite in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: note informative, decreti di Questura e Prefettura di Bologna, comunicazioni del podestà di Lizzano in Belvedere, avvisi del sindaco alla popolazione, autorizzazioni del commissario prefettizio. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Porretta Terme

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Porretta Terme, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977) relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: disposizione della Prefettura di Bologna e del Comando militare germanico di Bologna, deliberazioni e note informative del podestà di Porretta Terme. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di San Giovanni in Persiceto

Buste: 5

Estremi cronologici: 1933 – 1946;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di S. Giovanni in Persiceto, raccolte per una ricerca sulle fonti documentarie della Resistenza in Emilia, relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: carteggio e relazione del podestà di S. Giovanni in Persiceto, comunicazioni della Prefettura di Bologna, ordinanze e deliberazioni del podestà, circolari del Consiglio provinciale delle corporazioni in Bologna, deliberazioni del commissario prefettizio. Il fondo è pervenuto nel 1970.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Resca Zelinda

Buste: 8

Estremi cronologici: 1950 – 1955;

Nata a Castello d’Argile (Bo) nel 1924, Zelinda Resca svolse un’intensa attività antifascista in qualità di staffetta partigiana, con il nome di battaglia Lulù, nella 4ª brigata Garibaldi Venturoli. Arrestata nel 1950 nell’ambito di un procedimento penale per reati a sfondo politico commessi nell’immediato dopoguerra, trascorse tre anni in carcere, prima a Bologna, poi ad Aversa. Fu assistita dal collegio di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna. Il fondo è costituito dalla corrispondenza che Resca ricevette in carcere da familiari ed amici durante il periodo della sua detenzione. E’ stato donato dagli eredi nel 2000.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Sarti Anselmo
Buste: 1
Estremi cronologici: s.d [1990-2013?]
Anselmo Sarti (Ozzano dell’Emilia, 1925 – Bologna, 2013) aderì alla Repubblica sociale italiana e fu un componente della X Mas. La sua compagnia si arrese ai partigiani in Piemonte il 28 aprile 1945. Detenuto a Coltano e Taranto, Sarti venne rilasciato nel 1946. Svolse la professione di insegnante nelle scuole elementari i Bologna. Il fondo si compone di pochi documenti: un diario in cui Sarti ha scritto la sua autobiografia, appunti relativi alla militanza nella Rsi,un tesserino dell’Associazione X Flottiglia Mas, riproduzioni di cartoline, documenti d’identità e di un opuscolo: Io c’ero. Oltre i 600 giorni della R.s.i. Il fondo è stato depositato dalla figlia Paola Sarti il 7 agosto 2019.
Compilatore: Luca Pastore, 14/8/2019

Fondo: Sciabica Vincenzo – Volta Maria

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1958; 1965 – 1968;

Vincenzo Sciabica, nato a Marsala (Tp) nel 1916, si trasferì a Bologna nel 1942. Partecipò alla Resistenza nel Ferrarese, dove si era trasferito con la moglie, militando nella 35ª brigata Garibaldi Rizzieri, con il nome di battaglia Boston. Arrestato e torturato dai fascisti nell’estate del 1944, fu deportato con la moglie in Germania, poi liberato dall’Armata rossa nel febbraio 1945. La moglie, Maria Volta, nata a Bologna nel 1920, militò nella stessa brigata del marito, insieme al quale fu arrestata e deportata in Germania. Il fondo è costituito dalla pratica, in copia fotostatica, istruita dai coniugi Sciabica e indirizzata all’Ufficio commissioni partigiane del ministero della Difesa, per la rettifica dei propri brevetti di partigiano e per ottenere il riconoscimento di ex deportati nei campi nazisti. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Sezione provinciale dell’alimentazione di Forlì

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943;

La Sezione provinciale dell’alimentazione di Forlì (Sepral) svolgeva un ruolo di controllo degli approvvigionamenti e della distribuzione delle derrate in ambito provinciale, a seguito di un ripristinato regime vincolativo del settore alimentare. Il fondo è costituito da circolari, in copia fotostatica, relative ad ammassi e approvvigionamenti, a produzioni agricole, ad allevamenti. E’ stato acquisito prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Soglia Paolo (Gnr Reggio Emilia)

1 fascicolo (inserito in Miscellanea 2007, busta 2)

Estremi cronologici: 1944-1945

Il fondo è costituito da documentazione originale dell’Ufficio politico investigativo del Comando provinciale della Guardia nazionale repubblicana di Reggio Emilia. Si tratta dei fascicoli personali relativi ad arrestati, disertori e ricercati per attività antifascista, nonché di persone scomparse. All’interno dei fascicoli sono presenti verbali di arresto e di perquisizione, corrispondenza con presidi locali della Gnr, questure e altri uffici di polizia della Rsi e dei comandi tedeschi, circolari del Comando generale della Gnr, volantini antifascisti, foto, inventari di merce sequestrata, tessere annonarie, tessere di appartenenza a corpi armati o associazioni, fogli di viaggio, elenchi di nominativi, libretti colonici. Il fondo è stato donato nel luglio 2006 da Paolo Soglia, figlio di Sergio Soglia. Quest’ultimo era un noto antifascista e partigiano, membro del Pci e attivo nella Resistenza bolognese nella 66ª brg Jacchia, nella 36ª brg Bianconcini e, infine, nella 1ª brg Irma Bandiera. Strumenti: all’interno della busta è presente un elenco dei nominativi indicati sui fascicoli con segnalazione di eventuale presenza di materiale fotografico.

Compilatore: Luca Pastore, 2 agosto 2007

 

Fondo: Tassinari Alberto

Buste: 12

Estremi cronologici: 1958 – 1983;

Alberto Tassinari, militante bolognese di movimenti antimilitaristi degli anni Sessanta – Settanta, ha donato le sue carte nel 1995. Il fondo è costituito da: stampati, ciclostilati, opuscoli, volantini, supplementi a quotidiani, ritagli di giornale, fotocopie di saggi e recensioni, relativi a temi della lotta antimilitarista, quali la smilitarizzazione e la sindacalizzazione delle forze di polizia, il problema degli armamenti e delle spese militari in Italia, l’attività del Pci e del Psi su questi temi, la democratizzazione delle forze armate, l’obiezione di coscienza. Tra i soggetti produttori si segnalano: la Federazione Cgil-Cisl-Uil di Bologna, il Pci, il Psi, il Partito di unità proletaria per il comunismo, Proletari in divisa, il Movimento democratico dei soldati delle caserme di Bologna, Acli, Cristiani per il socialismo, Lega degli obiettori di coscienza. I libri e i periodici che facevano parte del fondo sono stati catalogati e collocati nella Biblioteca dell’Istituto.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Tassinari Ennio

Buste: 3

Estremi cronologici: 1929 – 1935; 1944 – 2002;

Nato a S. Alberto di Ravenna nel 1921 e deceduto nel 2013, Ennio Tassinari nel 1943 entrò nell’Ori (Organizzazione resistenza italiana), guidata da Raimondo Craveri. Contemporaneamente fu incorporato nell’Oss (Office of strategic services). In questa veste, con i nomi di battaglia Mario Santini e Ennio, effettuò tra il 1943 e il 1945 quattro missioni in territorio occupato, con la funzione di organizzare la rete di collegamenti tra la Resistenza e gli alleati e di trasmettere piani e informazioni di carattere militare e politico. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: carteggio, biglietti postali, articoli di giornale, carte d’identità, inviti a manifestazioni, relazioni, recensioni di libri, fotografie, carte geografiche, libri, una biografia, un manifesto, un floppy. Tra i soggetti produttori si segnalano: Vittorio Gozzer, il Clnai, il Quartier generale Teatro mediterraneo delle operazioni dell’Armata americana, l’associazione Fiamme Verdi, l’Ori, il Comune di Lucca, William Corvo, la Oss Society inc., la National Italian American Foundation, lo stesso Tassinari. E’ stato donato da Tassinari nel 2002.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Tolomelli Araldo

Buste: 7

Estremi cronologici: 1944-1994;

Araldo Tolomelli, noto anche come Aroldo, nacque ad Argelato (Bo) il 23 febbraio 1921. Nella Resistenza bolognese ricoprì il ruolo di vicecomandante delle Sap (Squadre di azione patriottica) e dopo la Liberazione fu un dirigente del Partito comunista italiano. Espatriò in Cecoslovacchia quando venne accusato dell’uccisione di un proprietario terriero nel clima di tensione creato dall’attentato a Palmiro Togliatti. A Praga, dal 1951, fu caporedattore di Radio Oggi in Italia, emittente controllata dal Pci e del regime comunista cecoslovacco. Tolomelli rifiutò l’amnistia dichiarandosi sempre innocente, tornò in Italia nel 1966, quando le imputazioni contro di lui decaddero definitivamente. Riprese quindi l’attività politica nelle file comuniste, fu eletto Senatore nel 1976 e nel 1979 e Consigliere comunale a Bologna nel 1980 e nel 1985. Le vicende che lo hanno visto protagonista sono ricostruite nel libro di Ludovico Testa, La vita è lotta. Storia di un comunista emiliano, Reggio Emilia, Diabasis, 2007. Tolomelli è deceduto a Bologna il 5 aprile 2011. Il fondo si compone di bozze di discorsi pubblici e di ricostruzioni storiche, ritagli di giornali, corrispondenza. I temi prevalenti sono: la Resistenza nel bolognese, la storia del Pci, la violenza nel secondo dopoguerra, i comunisti italiani esuli in Cecoslovacchia, il dibattito sulle politiche militari della Repubblica italiana. Il fondo è stato depositato presso l’Istituto Parri dai famigliari di Tolomelli nel 2018.

Compilatore: Luca Pastore, 2018

 

Fondo: Travaglini Gianfranco

Buste: 4

Estremi cronologici: 1967 – 1977;

Il fondo è costituito da: verbali di riunione, circolari e comunicati, volantini, ciclostilati, opuscoli, quasi interamente prodotti da Lotta Continua. I libri e i periodici che facevano parte del fondo sono stati catalogati e collocati nella Biblioteca dell’Istituto. E’ corredato da schede analitiche dei fascicoli prodotte negli anni 1998-2000 e consultabili in sede. Il fondo è stato donato nel 1995 da Gianfranco Travaglini, bolognese, dirigente nazionale di Lotta Continua.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: 35ª Brigata Garibaldi

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

La 35ª brigata Garibaldi, formazione partigiana di ispirazione comunista, operò a Ferrara, nelle zone di Argenta, Comacchio e Campotto. Nelle carte si leggono anche altre denominazioni: Brigata Garibaldi – Valli di Comacchio e Campotto – Mario Babini, 35ª brigata Bruno Rizzieri, 35ª brigata Garibaldi Ferrara. Il fondo è costituito da: elenchi di effettivi partigiani, relazioni di attività svolte, diari storici dei distaccamenti e delle compagnie costituenti la brigata. Il materiale è stato donato da Agostino Meluschi prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Trombetti Ettore

Buste: 1

Estremi cronologici: 1958 – 1965;

Nato nel 1895 a S. Maria Capua Vetere, Ettore Trombetti, interventista, partecipò alla prima guerra mondiale, poi alla spedizione fiumana. Uscito nel 1921 dal Fascio di combattimento di Bologna, passò all’antifascismo dopo il delitto Matteotti. Duramente perseguitato dal fascismo, fu nel 1942 tra i fondatori del Partito d’Azione bolognese. Trasferitosi a Roma per motivi di sicurezza, prese parte alla Resistenza nelle formazioni militari Giustizia e libertà, partecipando alle operazioni che portarono alla liberazione sia di Firenze che di Bologna. Fu membro della prima Giunta comunale di Bologna, nominata dal Cln e dall’Amg. Svolse la professione di avvocato. Il fondo è costituito da un carteggio fra Trombetti e Federico Comandini, relativo a Viola Tabarroni, vedova Zamboni, madre di Anteo Zamboni. Il fondo è stato donato da Brunella Dalla Casa nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Tromellini Angela

Buste: 6

Estremi cronologici: 1969 – 2006;

Nata a Reggio Emilia nel 1949. Iscritta nel 1969 alla facoltà di Magistero dell’Università degli studi di Bologna, Angela Tromellini partecipò ai movimenti studenteschi operando nel collettivo bolognese Operai e studenti, poi confluito nel gruppo del Manifesto. Insegnante dal 1971 al 1978, fu attivista della Cgil-scuola e del movimento degli insegnanti precari. Il fondo è costituito da: ciclostilati, volantini, pagine e ritagli di giornale, appunti, agende, fotografie, libri, relativi a problematiche del lavoro e classe operaia a Bologna, lotte sindacali, lotte per la casa, problemi della scuola, attività del Manifesto e del Pdup di Bologna, 150 ore, aborto, divorzio. Tra i soggetti produttori si segnalano: il Sindacato scuola Cgil-Cisl-Uil di Bologna, le Federazioni provinciale e regionale di Cgil-Cisl-Uil, il Pdup, il Manifesto, Lotta continua, Potere operaio, la Fim-Fiom-Uilm di Bologna, l’Istituto professionale Sirani di Bologna, vari collettivi studenteschi e consigli di fabbrica bolognesi. I libri e i periodici che facevano parte del fondo sono stati catalogati e collocati nella Biblioteca dell’Istituto. Il fondo è stato donato dalla Tromellini nel 1995.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2002.

Fondo: Valli Giorgio
Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1954 – 1959;

Avvocato, azionista bolognese, Giorgio Valli fu tra i fondatori di Unità popolare e membro del Consiglio direttivo dell’associazione culturale La Consulta. Il fondo è costituito da: carteggio con esponenti della politica e della cultura degli anni Cinquanta; da appunti, indirizzari, elenchi di abbonati a “Nuova Repubblica”, telegrammi, volantini, biglietti da visita, pagine di giornali. In un fascicolo si conserva il carteggio con Tristano Codignola. Tra i corrispondenti si segnalano: il movimento politico Autonomia socialista, la Sezione provinciale di Bologna del Pli, il Partito d’Azione, la Fiap, Ferruccio Parri, Leo Valiani. Altra documentazione è conservata presso l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vecchietti Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1949 – 1959;

Nato a Bologna nel 1907, Giorgio Vecchietti è stato giornalista, membro del gruppo di intellettuali Antonio Labriola e redattore di “Tempi nuovi”. Il fondo è costituito da articoli e recensioni di Vecchietti, appunti, biglietti da visita, quotidiani, una carta geografica dell’Etiopia. E’ pervenuto unitamente ai volumi della biblioteca privata di Vecchietti, catalogati e collocati nella biblioteca dell’Istituto. E’ stato depositato dalla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna nel 1989.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vicchi Giorgio

Buste: 2

Estremi cronologici: 1944 – 1954; 1974 – 1995;

Giorgio Vicchi, nato a Bologna nel 1925, partecipò alla Resistenza in Veneto, Friuli e Trentino, in qualità di vice commissario politico del Gruppo brigate Vittorio Veneto e poi di commissario politico della brigata Ciro Menotti, con il nome di battaglia Giorgio. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: diario partigiano, comunicazioni a convegni; relazioni di azioni partigiane delle brigate Garibaldi – Veneto e della divisione Nino Nannetti; articoli di giornale; cenno storico sulla brigata Ciro Menotti, carte di Raimondo Lacchin (nome di battaglia Chirurgo), comandante della brigata Ciro Menotti; appunti di comizi; proposte di ricompensa al valor militare; decreto di una citazione e di una sentenza; carte della Segreteria particolare del duce sulla situazione politica in provincia di Belluno; carte dell’attività di Vicchi in qualità di presidente dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo è stato donato da Vicchi in successivi periodi tra gli anni Ottanta e il 1995.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Vicchi Valerio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1968-1970;

Il fondo è costituito dalla documentazione raccolta da Valerio Vicchi (Bologna, 1951 – Granarolo dell’Emilia, 2015). Figlio del partigiano e funzionario comunista Giorgio Vicchi, Valerio Vicchi ha frequentato la Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali delll’Università di Bologna, specializzandosi in Botanica. Nel corso degli Studi ha militato nella Suc (Sezione universitaria comunista del Partito comunista italiano). Ha lavorato come dipendente della Direzione Agricoltura della Regione Emilia-Romagna dal 1980 al 2011, in qualità di responsabile regionale del settore e del laboratorio di virologia vegetale del Servizio Fitosanitario della Regione. In seguito, ha intrapreso la libera professione. Il fondo è costituito da volantini e riviste degli studenti medi e universitari bolognesi su temi quali la contestazione delle istituzioni scolastiche e le occupazioni in ambito bolognese, l’operato delle forze dell’ordine, le questioni di politica nazionale e internazionale. Il fondo è stato donato da Valerio Vicchi in data imprecisata.

Compilatore: Luca Pastore 23/1/17.

Fondo: Vighi Fausto

Buste: 1

Estremi cronologici: 1947 – 1949;

Fausto Vighi, nato a Bologna nel 1921, aderente al movimento Giustizia e libertà, partecipò nel 1943 alla costituzione di un centro antifascista a Lizzano in Belvedere (Bo). Dal maggio 1944 operò a Bologna con esponenti di diversi raggruppamenti politici. Il fondo è costituito da: circolari del Comitato nazionale dell’Anpi, rapporto di Arrigo Boldrini e regolamento del 2° congresso nazionale dell’Anpi (1949), regolamento per la convocazione del medesimo congresso. Il fondo è stato donato da Vighi dopo il 1983. Nel 2016, la moglie ha donato altra documentazione: appunti manoscritti per una cronologia della Seconda Guerra Mondiale, bozze di articoli di Vighi su Risorgimento e Prima Guerra mondiale, libri fotocopiati e fotografie di un evento pubblico.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003, Luca Pastore 28/10/2016

Fondo: Vighi Roberto

Buste: 4

Estremi cronologici: 1818 – 1844; 1910 – 1950;

Nato a Monaco di Baviera nel 1891, Roberto Vighi nel 1911 si iscrisse al Psi, organizzazione nella quale ricoprì anche incarichi direttivi. Avvocato, negli anni Venti e Trenta difese parecchi coloni in cause civili per l’applicazione dei patti del 1920. Subì numerose aggressioni fasciste e fu soggetto a sorveglianza durante il regime; nel 1939 fu sottoposto a un mese di carcerazione, poi a procedimento disciplinare da parte del Sindacato fascista avvocati e procuratori. Partecipò alla Resistenza, sia come dirigente politico del Psup che come militante della brigata Matteotti città. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, pratiche di cause civili, copie di atti notarili risalenti ai primi decenni dell’Ottocento, stampa socialista, opuscoli, statuti di cooperative, libretti di colonìa e di amministrazione di tenute; carte, in copia fotostatica, relative al procedimento disciplinare, avviato dal Sindacato fascista avvocati e procuratori di Bologna nei confronti di Vighi. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vincenti Giuliano

Buste: 2

Estremi cronologici: 1924; 1944 – 1997;

Giuliano Vincenti, nato a Molinella nel 1925, iscritto al Partito socialista, disertò la chiamata alle armi nel 1943; arrestato, disertò nuovamente nel 1944. Nel giugno dello stesso anno raggiunse la brigata Matteotti di montagna Toni sull’Appennino tosco-emiliano, combattendo per la Resistenza con il nome di battaglia Saetta. Nell’inverno 1944-1945 operò nel battaglione Bevilacqua della 5ª brigata Matteotti Bonvicini. Arrestato dai tedeschi nel febbraio 1945 e detenuto a Medicina e a Imola, venne liberato nell’aprile dello stesso anno. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: dattiloscritti, opuscoli, volantini, manifesti, fotografie, ritagli di giornale, appunti, relativi alla Resistenza in Emilia-Romagna e più in generale alla vita politica sia italiana che locale dal dopoguerra a oggi. Tra i soggetti produttori si segnalano: la Federazione bolognese del Psi, il Comitato provinciale di Bologna del Partito comunista d’Italia marxista leninista, Lotta Continua, il carcere di San Vittore di Milano. Il fondo è stato donato da Vincenti negli anni Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 27/02/2003.

 

Fondo: Volantini sulle lotte studentesche e operaie 1968-1970

Buste: 1

Estremi cronologici: 1966-1971;

Il fondo è costituito da una miscellanea di volantini originali prodotti da diversi collettivi studenteschi (in netta prevalenza) e operai e risalenti al periodo delle lotte e delle occupazioni all’Università di Bologna e alle scuole medie superiori cittadine tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. In particolare, i documenti trattano delle occupazioni delle facoltà di Fisica e Ingegneria, dei licei Righi e Galvani e delle scuole Aldini-Valeriani. Una parte consistente fa capo genericamente al Movimento Studentesco. Tra gli enti produttori sono rappresentati anche Avanguardia Operaia, Lotta Continua, Unione Comunisti Italiani M.L., alcuni partiti politici, l’ARCI, movimenti di matrice cattolica e di destra, nonché il collettivo dell’Istituto per i ciechi Cavazza. Tutti i materiali sono prodotti a Bologna, con l’eccezione di due volantini del Fronte Giovanile di Riccione e di un volantino del PSIUP di Rimini. Non sono state rintracciate notizie sulla pratica di deposito del fondo.

Compilatore: Luca Pastore 11/07/2017

Fondo: Zangrandi Giuseppe

Buste: 1

Estremi cronologici: 1979;

Il fondo è costituito da carte, in copia fotostatica, relative al procedimento presso la Corte di assise di Bologna, contro Alois Schintlholzer e Erwin Fritz, imputati di strage aggravata per fatti avvenuti in Caviola di Falcate (Bl) il 20 e 21 agosto 1944. Il fondo è stato donato da Giuseppe Zangrandi prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Schede sintetiche dei fondi (per la consultazione scrivere a: luca.pastore@istitutoparri.it)

Fondo: Anei – Associazione nazionale ex internati – Federazione di Bologna

Buste: 40
Estremi cronologici: 1945 – 2010;

L’Associazione nazionale ex internati (Anei) è un ente morale istituito con D.P.R. n. 403 del 12 aprile 1948. Ha per scopo l’assistenza morale e materiale degli italiani internati nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943 e fino al termine della seconda guerra mondiale. Tutela la memoria dei reduci e dei caduti nei lager con cerimonie commemorative, ricerche, mostre, incontri pubblici e pubblicazioni. Ha la sua sede centrale a Roma e si articola sul territorio nazionale in federazioni provinciali e sezioni comunali. La Federazione di Bologna aveva la sua ultima sede in via Marsala e ha cessato l’attività sciogliendosi nel 2010. Il fondo, in cui è presente anche documentazione della sezione comunale di Imola, è costituito da corrispondenza (1979-2010), documentazione amministrativa (bilanci preventivi e consuntivi, ricevute, fatture etc.), documentazione sull’attività divulgativa (testi di discorsi, relazioni su rievocazioni storiche, pratiche organizzative per commemorazioni e mostre, richieste agli enti pubblici per targhe e monumenti a memoria degli internati, rassegne stampa etc.) e sulla vita associativa dell’ente (verbali di assemblee, consigli direttivi e congressi nazionali, schede con i dati relativi alla prigionia dei soci, moduli per la richiesta di associazione etc.), foto in gran parte dedicate alle occasioni di incontro tra i soci, alle commemorazioni e all’inaugurazione di targhe e monumenti. Il fondo è stato depositato presso l’Istituto Parri dal maggiore Arrigo Bompani, ultimo presidente della sezione bolognese, nel giugno 2010.

Compilatore: Luca Pastore 9/8/2010

Fondo: Anpi di Anzola dell’Emilia

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1963;

La Sezione di Anzola dell’Emilia dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia è l’articolazione a livello comunale dell’omonima associazione nazionale costituita a Roma nel giugno 1944. Scopo principale dell’associazione è raccogliere, rappresentare e assistere i partigiani che avevano combattuto nelle diverse formazioni resistenziali e tutti coloro che in varie forme avevano collaborato con il movimento durante la guerra di liberazione. Il fondo è costituito da: moduli di iscrizione, biografie di gappisti e sappisti, memorie sulla guerra di liberazione, carteggi, ricevute, due rubriche e un registro di protocollo. E’ stato donato dall’Anpi di Anzola in tre momenti, nel 1969, nel 1974 e dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003. 

 

Fondo: Anpi di Bologna

Buste: 229

Estremi cronologici: 1932 – 1974;

Il Comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Bologna è l’articolazione periferica dell’omonima associazione nazionale costituitasi a Roma nel giugno 1944 ed eretta in ente morale con d.lgt. del 5 aprile 1945, n. 224. Scopo principale dell’associazione è raccogliere, rappresentare e assistere i partigiani che avevano combattuto nelle diverse formazioni resistenziali e tutti coloro che in varie forme avevano collaborato con il movimento durante la guerra di liberazione. Il comitato bolognese, nato probabilmente nell’aprile 1945, svolge molteplici attività: iniziative pubbliche attinenti alla Resistenza, forme di assistenza e di promozione di cooperative per combattere la disoccupazione tra gli ex partigiani, sostegno organizzativo agli enti statali preposti al riconoscimento delle qualifiche partigiane, conservazione delle carte prodotte dagli organismi politici e militari della Resistenza. L’associazione promuove anche iniziative di tipo ricreativo (feste) e formativo (corsi serali per il conseguimento di diplomi e qualifiche). Il comitato si articola in diversi uffici: segreteria, commissione amministrativa, commissione stampa e propaganda, commissione organizzazione, commissione femminile. Nel fondo sono state individuate le seguenti serie: carteggio e carte contabili del Comitato, con frammiste carte del Comitato regionale, e relativi registri di protocollo; fascicoli personali di caduti, dispersi, feriti e bisognosi; moduli di iscrizione all’associazione; circa 15.000 tessere di partigiani e patrioti. Del fondo fanno parte anche carte, originali e in copia fotostatica, estratte nel 1968 da altri fondi conservati presso la sede dell’Anpi stesso, per una ricerca sulle fonti della Resistenza in Emilia-Romagna: bollettini, circolari, carteggio, diari storici, relazioni di attività, verbali di riunione, denunce. Su richiesta è disponibile la descrizione analitica del fondo. Il fondo è stato donato dall’Anpi nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

 

Fondo: Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica

Buste: 79

Estremi cronologici: 1988-2016, con documenti in copia dal 1971

L’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nasce a Bologna il 22 febbraio 1988 con lo scopo di accertare la verità e quindi le responsabilità civili e penali della strage di Ustica. All’origine della costituzione dell’ente è dunque la morte degli 81 passeggeri dell’aereo Dc9 della compagnia Itavia in volo da Bologna a Palermo e precipitato il 27 giugno 1980 nel mar Tirreno al largo dell’Isola di Ustica. Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta dall’Associazione e in particolare di: verbali delle assemblee dei famigliari; corrispondenza inviata e ricevuta; materiale concernente le celebrazioni degli anniversari della strage e di altri eventi direttamente organizzati dall’Associazione, da essa patrocinati o nei quali è stata coinvolta a vario titolo; studi, sondaggi, pubblicazioni, sceneggiature, romanzi, racconti, poesie, testi musicali, fumetti e vignette sulla strage di Ustica; fotografie; rassegna stampa; documenti contabili. Il fondo è inoltre costituito da una selezione di documenti in copia prodotti dalle Procure di Palermo e di Roma e dall’Ufficio istruzione del Tribunale di Roma relativamente alla fase istruttoria, e dalla 3ª sezione della Corte d’assise di Roma relativamente alla conseguente fase dibattimentale del procedimento penale sulla strage di Ustica, nonché di una selezione di documenti in copia prodotti dalla Commissione stragi concernenti il filone d’inchiesta sull’incidente aereo di Ustica. Disponibile inventario cartaceo. Il fondo è stato depositato dall’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nel 2006.

Guarda l’inventario del fondo cartaceo sul portale www.cittadegliarchivi.it
Guarda l’inventario del fondo audiovisivo sul portale www.cittadegliarchivi.it
Guarda l’inventario del fondo sonoro sul portale www.cittadegliarchivi.it
Compilatori: Salvatore Alongi e Lorenza Iannacci 08/04/2013

 

Fondo: Associazione Pier Francesco Lorusso

Fondo riservato

Buste: 5

Estremi cronologici: 1977 – 2003

L’Associazione Pier Francesco Lorusso venne fondata nel 1979 con sede in via Rubbiani a Bologna. Lorusso, studente di medicina all’Università di Bologna ed esponente di Lotta continua, venne ucciso con un colpo di arma da fuoco l’11 marzo 1977 in via Mascarella durante scontri tra studenti della sinistra extraparlamentare e forze dell’ordine. Secondo lo statuto, i fondatori dell’Associazione intendevano «ricordare gli ideali che animarono in vita Lorusso» allo scopo di «promuovere studi, ricerche, dibattiti e diffusione in materia medico-sociale, con particolare attenzione ai problemi sanitari e giuridici e al territorio bolognese ed emiliano». Il fondo è composto da documentazione in copia dell’inchiesta giudiziaria seguita all’uccisione di Lorusso (carte delle parti civili, verbali di interrogatorio degli agenti di pubblica sicurezza e dei carabinieri presenti sul posto, perizie, ordinanze etc.), rassegna stampa, copie di riviste, corrispondenza, petizioni, volantini e appunti manoscritti. Il fondo è stato depositato da Federico Governatori (socio fondatore) nel 2006.
Su richiesta è disponibile la descrizione analitica.

Compilatore: Franca Menneas 01/07/2013

 

Fondo: Bologna democratica

Buste: 2

Estremi cronologici: 1973 – 1977;

L’associazione culturale Bologna democratica fu istituita il 25 aprile 1973, con sede presso lo studio dell’avv. Francesco Berti Arnoaldi Veli. Nata dall’incontro di una componente laica, una marxista e una cattolica, l’associazione aveva come scopo quello di “promuovere la collaborazione e il libero confronto di tutti coloro che riconoscono come essenziale il valore antifascista presente nella Costituzione repubblicana” (art. 1 dello statuto). Retta da un’assemblea, un Consiglio direttivo e un collegio di probiviri, svolse attività simili a quelle dell’Associazione La Consulta, di cui si dichiarò l’ideale continuatrice, promuovendo incontri e dibattiti pubblici su temi della cultura e della politica dell’epoca. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, pagine e ritagli di giornale, volantini, prospetti di manifestazioni, modulistica per iscrizioni e sottoscrizioni, fatture, indirizzari, comunicati-stampa e un verbale di riunione. E’ stato donato nel 1982 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che dell’associazione fu promotore e presidente.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Brigate Garibaldi Emilia-Romagna

Buste: 4

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Il fondo è costituito da due nuclei documentari di carte, copie fotostatiche di originali conservati presso la Fondazione Istituto Gramsci di Roma: bollettini del Cumer; direttive e circolari, rapporti e relazioni di attività delle brigate operanti in regione. E’ pervenuto all’Istituto storico Parri Emilia-Romagna alla fine degli anni Sessanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Brigate Matteotti

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Le brigate Matteotti di Bologna, formazioni partigiane di ispirazione socialista, furono costituite dopo l’inverno del 1943 per impulso del Partito socialista di unità proletaria, inizialmente con il coordinamento del Cln regionale Emilia-Romagna, poi con quello del Cumer. La prima brigata in ordine di tempo, denominata semplicemente brigata Matteotti o anche Matteotti di montagna, operò nell’alto Appennino, in particolare nella valle del fiume Reno; le altre due, denominate nelle carte 1ª e 2ª brigata, sono note anche come brigate Matteotti di città e di pianura (quest’ultima denominata anche 5ª brigata Otello Bonvicini), dalle rispettive zone in cui operavano. Il fondo è costituito da: carteggio delle brigate, rapporti operativi, disposizioni del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia e del Comando generale per l’Italia occupata, prospetti di effettivi partigiani, diari storici, relazioni e dichiarazioni di componenti le brigate, bollettini del Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) e del Cumer. Il materiale proviene da due donazioni: la prima, effettuata da Nazario Sauro Onofri tra gli anni Settanta e Novanta, con carte reperite presso la Federazione bolognese del Psi e presso singoli partigiani; la seconda, effettuata da Giuliano Vincenti negli anni Ottanta, con carte reperite presso Fernando Baroncini (nome di battaglia Nino), commissario politico della brigata Matteotti di montagna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

 

Fondo: Cln di Anzola dell’Emilia

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 12

Estremi cronologici: 9/4/1945 – 31/7/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Anzola dell’Emilia, organismo politico del movimento resistenziale, al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: denunce, pratiche per informazioni politiche ed epurazioni, relazioni di attività del comitato, circolari, autorizzazioni ed elenchi per l’assegnazione di appartamenti, di beni di sussistenza e di prima necessità, ricevute. Il fondo è stato donato in parte dall’Anpi di Anzola (1969) e in parte dall’Anpi di Bologna (1979).

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Baricella

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 6

Estremi cronologici: 23/4/1946 – 1/11/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Baricella al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione e delibere del Comitato; circolari, disposizioni e carteggio relativi a requisizioni, assistenza, approvvigionamenti, informazioni politiche, denunce, epurazioni. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Calderara di Reno

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 11

Estremi cronologici: 13/5/1945 – 13/6/1949;

Il Comitato di liberazione nazionale di Calderara di Reno al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di riorganizzazione della vita economica e sociale a livello comunale. Il fondo è costituito da: delibere e corrispondenza del Comitato, carte contabili e registri di cassa, elenchi nominativi di coltivatori ed allevatori, di sinistrati e braccianti del comune, elenchi di bestiame per assegnazioni. E’ stato donato nel 1969 da Dante Lodi.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Camugnano

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 5

Estremi cronologici: 1/12/1944 – 22/9/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Camugnano al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: denunce, deposizioni e pratiche relative a iscritti al Pnf e al Pfr e a episodi di violenza politica; corrispondenza relativa ad approvvigionamenti e beni di sussistenza; un elenco di iscritti alle scuole elementari del comune. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Casalecchio di Reno

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 3

Estremi cronologici: 4/25/1945 – 8/31/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Casalecchio di Reno al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione del Comitato; pratiche e corrispondenza relative ad approvvigionamenti, assunzioni, denunce e informazioni politiche, requisizioni e prezzi di derrate. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Casalfiumanese

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 1

Estremi cronologici: 2/5/1945 – 12/6/1945;

Il Comitato di liberazione nazionale di Casalfiumanese al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da un fascicolo di delibere e corrispondenza relative a informazioni politiche, approvvigionamenti e assunzioni al lavoro. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Castel del Rio

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 2

Estremi cronologici: 18/7/1945 – 4/4/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Castel del Rio al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione del Comitato e carteggio relativo a informazioni politiche e denunce, riunioni, approvvigionamenti, concessioni di licenze. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Castel di Casio

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 5

Estremi cronologici: 14/11/1943 – 20/6/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Castel di Casio al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: delibere e corrispondenza relative a comportamenti politici di persone, prezzi e approvvigionamenti, riunioni, epurazioni, denunce di atti di violenza per motivi politici. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Castello d’Argile

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 11

Estremi cronologici: 7/4/1945 – 21/7/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Castello d’Argile al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: disposizioni e permessi relativi a beni di sussistenza e di prima necessità, alloggi, lavori pubblici, bestiame; pratiche relative a ex fascisti; ricerche di internati e persone scomparse; quaderni contabili. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Crevalcore

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 11

Estremi cronologici: 19/9/1933 – 6/9/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Crevalcore al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione del Comitato; deposizioni, denunce, elenchi di squadristi e richieste di informazioni per epurazioni; carteggio relativo ad assunzioni, sovvenzioni, permessi di caccia e di porto d’armi, approvvigionamenti, attività agricole. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Medicina

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 1

Estremi cronologici: 26/2/1945 – 10/5/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Medicina al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da un fascicolo di atti e corrispondenza relativi a informazioni politiche, epurazioni e denunce. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di Minerbio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Il Comitato di liberazione nazionale di Minerbio al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da un fascicolo di dichiarazioni e denunce a carico di ex fascisti e da una comunicazione relativa alla sottoscrizione ai buoni del Tesoro quinquennali con scadenza 1 aprile1950. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Cln di Monghidoro

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 5

Estremi cronologici: 21/5/1931 – 17/7/1946;

Il Comitato di liberazione di Monghidoro al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito in massima parte da pratiche per procedimenti di epurazione. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Pernechele Dario 08/06/2000.

Fondo: Cln di Monte San Pietro

Buste: 2

Fascicoli complessivi: 23

Estremi cronologici: 30/8/1944 – 3/8/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di Monte S. Pietro al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, dichiarazioni di attività partigiana, richieste di informazioni politiche, di beni di sussistenza e di prima necessità, ordini di requisizione, autorizzazioni, denunce. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln regionale Emilia-Romagna

Buste: 40

Fascicoli complessivi: 268

Estremi cronologici: 12/3/1943 – 25/10/1946;

Il Comitato regionale di liberazione nazionale Emilia e Romagna (denominato anche Cln regionale Emilia-Romagna) nacque tra il 1943 e il 1944 da un accordo tra i partiti della coalizione antifascista, con compiti di guida politica e di coordinamento organizzativo della lotta clandestina nell’ambito del territorio regionale emiliano-romagnolo. Dopo la liberazione il Cln regionale svolse attività di assistenza alla popolazione e di riorganizzazione della vita economica e sociale, particolarmente in area bolognese, nonché di gestione delle pratiche di epurazione in enti pubblici e privati, fino alla data del suo scioglimento, decretata dal Comitato centrale di liberazione nazionale (Ccln) nel luglio 1946. Il Cln regionale era governato da un Consiglio, costituito da due rappresentanti per ogni partito della coalizione antifascista e da due rappresentanti dell’Anpi di Bologna. Aveva sede in questa città, in piazza della Mercanzia n. 4, ed era articolato nei seguenti uffici: Commissione regionale economica, per la regolamentazione dell’economia regionale; Ufficio legale per dare forma giuridica alle disposizioni del Cln; Ufficio informazioni, presumibilmente dedicato a pratiche di epurazione; 12 Commissariati (agricoltura, assistenza, banche e credito, commercio, alimentazione, culto e giustizia, industria, lavoro, sanità ed igiene, scuola, trasporti, comunicazioni). Della fase clandestina si hanno poche notizie e scarsa documentazione; la parte più cospicua dell’archivio è rappresentata dal carteggio e dagli strumenti di corredo prodotti dopo l’aprile 1945. Il fondo è costituito da: carteggio e pratiche del comitato e dei relativi commissariati, carte dell’Ufficio informazioni, carte della Commisssione regionale economica. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 13/09/2000.

Fondo: Cln di San Giorgio di Piano

Buste: 1

Fascicoli complessivi: 1

Estremi cronologici: 6/18/1945 – 26/10/1946;

Il fondo del Comitato di liberazione nazionale di S. Giorgio di Piano è costituito da un fascicolo di documentazione contabile. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di San Lazzaro di Savena

Buste: 4

Fascicoli complessivi: 28

Estremi cronologici: 4/6/1944 – 7/9/1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di S. Lazzaro di Savena al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione e di gestione dell’epurazione a livello comunale. Il fondo è costituito da circolari, deliberazioni e corrispondenza relative a: beni di sussistenza e di prima necessità, trasporti, sussidi e licenze, assunzioni, informazioni politiche, denunce, contabilità varia. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Cln di San Pietro in Casale

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1946;

Il Comitato di liberazione nazionale di San Pietro in Casale al termine della guerra svolse prevalentemente attività di assistenza alla popolazione. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: carteggio, autorizzazioni e buoni per il prelevamento di beni di sussistenza. E’ stato donato da Ioris Lorenzini dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

Fondo: Comando Brigate Garibaldi di Reggio Emilia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: appelli, decreti, bollettini. Tra i soggetti produttori si segnalano, oltre il Comando brigate, il Comando unico di zona delle Brigate Garibaldi e Fiamme Verdi di Reggio Emilia, il Comitato sindacale provinciale, il Comitato di agitazione sindacale, il Comitato provinciale di difesa dei contadini, il Cln provinciale di Reggio Emilia. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Comando unico militare Emilia-Romagna

Buste: 9

Estremi cronologici: 1943 – 1946;

Il Comando unico militare Emilia-Romagna (Cumer) fu costituito a Bologna probabilmente tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 1944 per impulso del Cln regionale Emilia-Romagna, con compiti di indirizzo e di coordinamento militare delle formazioni partigiane operanti in regione durante la guerra di liberazione. Di fatto, l’esistenza di contrasti all’interno dei comitati di liberazione nazionale emiliano-romagnoli e dei partiti della coalizione antifascista, oltre che la contemporanea presenza di un Comando Nord Emilia per le province occidentali della regione, limitarono l’azione del Cumer ai soli territori di Bologna, Ferrara e Ravenna, quest’ultima per la parte non ancora liberata. Dipendeva dal Comando generale del Corpo volontari della libertà, che operava a Milano, e ne fecero parte sia ufficiali provenienti dalle Forze armate, sia rappresentanti dei partiti politici dello schieramento antifascista. Comandato da Ilio Barontini (nome di battaglia Dario), il Cumer stampava un bollettino mensile delle azioni compiute dai diversi gruppi partigiani in territorio regionale, con lo scopo di tenere informata la rete dell’organizzazione e probabilmente anche i comandi alleati. Con proclama del 15 giugno 1945 il Comando generale del Cvl annunciò lo scioglimento proprio e delle organizzazioni ad esso collegate (comandi regionali, di zona, di formazione). Furono istituiti altrettanti Uffici stralcio, che provvidero alla smobilitazione definitiva delle organizzazioni militari partigiane, alla raccolta del materiale storico-documentario, al riconoscimento dell’attività partigiana e all’assistenza degli ex partigiani. Il fondo è costituito da: bollettini, in più copie, delle azioni militari compiute dalle formazioni partigiane in regione; carteggio, comprendente ordini del giorno, circolari, relazioni operative ed amministrative, attestati e dichiarazioni, relazioni di attività svolte. Vi si trovano anche, in copia fotostatica, note e relazioni storiche di formazioni partigiane, rapporti dell’ufficiale di collegamento e un prospetto di effettivi partigiani. Il fondo proviene in parte dall’Anpi di Bologna (1979) e in parte da Luciano Casali (1989), che lo ha ricevuto da Luciano Bergonzini.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Comando zona militare della provincia di Modena

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Il Comando zona militare della provincia di Modena raggruppò e coordinò le formazioni militari della Resistenza modenese, che facevano capo al Corpo volontari della libertà. Il fondo è costituito da: relazioni delle operazioni svolte per la liberazione di Modena e provincia, elenchi di effettivi partigiani, di caduti e feriti delle formazioni resistenziali modenesi. Tra i soggetti produttori si segnalano, oltre il Comando zona, l’Ufficio stralcio della divisione Modena Armando, il Comando 16ª brigata Mario Allegretti della divisione Modena II Pianura, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Modena. E’ stato acquisito prima del 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Comitato nazionale di solidarietà e per l’integrazione pensionistica agli ex partigiani perseguitati nel dopoguerra per fatti connessi alla guerra di liberazione

Fondo riservato

Buste: 8

Estremi cronologici: 1948; 1969 – 1980;

Il Comitato nazionale di solidarietà e per l’integrazione pensionistica agli ex partigiani perseguitati nel dopoguerra per fatti connessi alla guerra di liberazione, comunemente denominato Secondo comitato di solidarietà democratica, fu istituito a Bologna il 10 giugno 1973. L’associazione, che aveva sede presso l’Anpi, era amministrata da un’assemblea di soci, che ogni due anni eleggeva un Consiglio direttivo. L’attività del Comitato consisteva nel fornire assistenza ai soci che nel dopoguerra fossero stati incarcerati o costretti alla latitanza e all’emigrazione a causa di procedimenti penali per fatti connessi con la guerra partigiana. Il fondo è costituito da: carteggio, pratiche processuali e pensionistiche, atti di convegni, documentazione contabile e bilanci. E’ stato donato dal Comitato tra il 1988 e il 1991.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Comitato nazionale pro vittime politiche, Sottocomitato regionale Emilia-Romagna

Fondo riservato

Buste: 10

Fascicoli complessivi: 83, 1338 schede

Estremi cronologici: 10/4/1945 – 30/11/1951;

Il Comitato nazionale pro vittime politiche, Sottocomitato regionale Emilia e Romagna fu istituito il 7 marzo 1946 con lo scopo di assistere tutti coloro che, a causa del fascismo o del nazismo, avevano subito privazioni e limitazioni della libertà personale o gravi danni fisici o morali, e i familiari di coloro che per gli stessi motivi avevano perso la vita. Tra le attività del comitato rientravano: l’assegnazione di sussidi a tutti coloro che avevano subito pene, detenzioni o sevizie da parte dei nazifascisti e alle famiglie bisognose dei caduti e dei deportati per la lotta di liberazione; sostegno alla ricerca di un lavoro per chi ne era stato privato per motivi politici; assistenza legale e sanitaria alle vittime; promozione di iniziative locali per la raccolta di fondi. Il Sottocomitato regionale era composto da sei membri, nominati dai sei partiti del Cln di Bologna, da un presidente e da un vicepresidente. Per tutta la durata della sua attività ne fu presidente il sindaco di Bologna, Giuseppe Dozza. La cessazione dell’attività del Comitato nazionale e dei Sottocomitati dipendenti fu disposta nel 1950. Il fondo è costituito da quattro serie: carteggio amministrativo, gestione contabile dei sussidi; ricevute, schede personali degli assistiti. E’ stato donato nel 1979 dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Bologna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Comitato per le onoranze ai Caduti di Sabbiuno
Buste: 1 (con 18 fascicoli)
Estremi cronologici: 1972 – 2002 (data attribuita)
Il Comitato per le onoranze ai Caduti di Sabbiuno si propone di ricordare partigiani e civili uccisi dai nazifascisti il 14 e il 23 dicembre 1944 a Sabbiuno del Monte di Paderno (Bologna), dove sorge un memoriale. Si trattava in gran parte di rastrellati ad Anzola Emilia e Amola di Piano (San Giovanni in Persiceto). Il numero delle vittime non è certo, i corpi dei fucilati rotolarono lungo i fianchi della collina e si ritiene che numerosi cadaveri siano rimasti sepolti nei calanchi. Il fondo è composto, sostanzialmente, da due diverse tipologie di documenti. Vi sono le carte di carattere eminentemente gestionale, che inquadrano in maniera abbastanza definita la vita pubblica del Comitato, nel suo sviluppo storico. Mancando gli statuti degli anni Quaranta e Settanta (noti per altre vie esterne al fondo stesso) non è trasmessa l’interezza del quadro, ma sono comunque presenti documenti capaci di restituire una visione ampia del ruolo avuto dall’associazione: corrispondenza, verbali delle assemblee, rapporti ufficiali con le istituzioni pubbliche, carteggi legate alle varie iniziative (in particolar modo, il ricordo degli eccidi nazi-fascisti di Sabbiuno e le attività didattiche per le scuole medie). Manca invece quasi completamente la documentazione di natura specificamente amministrativa. In secondo luogo sono presenti diversi fascicoli che raccolgono materiale di interesse più propriamente storico, incentrato su argomenti connessi alla Resistenza e che parrebbero testimoniare una qualche forma di attività, se non proprio di ricerca, quanto meno di tentata trasmissione della memoria.
Compilatore: Miles Nerini (30/10/2014)

 

Fondo: Comitato regionale per le celebrazioni del 50° anniversario della Resistenza e della liberazione Emilia-Romagna

Buste: 31

Estremi cronologici: 1990 – 1996;

Il Comitato regionale per le celebrazioni del 50° anniversario della Resistenza e della liberazione Emilia-Romagna, coordinato dal Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, progettò e realizzò celebrazioni, mostre, convegni, ricerche, incontri pubblici sul tema della Resistenza, nelle province della regione Emilia-Romagna intorno alla metà degli anni Novanta. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, carteggio, delibere, progetti, relazioni, depliant, opuscoli, manifesti, libri, riviste, audiocassette. E’ stato donato dal Consiglio regionale nel 1997.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

Fondo: Comitato regionale per il 30° anniversario della Repubblica e della Costituzione Commissione Donne e Resistenza

Buste: 9

Carte sd [1974 – 1978]

La Commissione “Donne e Resistenza”, gruppo di lavoro del Comitato regionale per il 30° anniversario della Repubblica e della Costituzione, fu istituita agli inizi degli anni Settanta allo scopo di promuovere una ricerca, coordinata da Franca Pieroni Bortolotti, sulla partecipazione femminile alla Resistenza in Emilia-Romagna. I risultati della ricerca furono pubblicati in: Franca Pieroni Bortolotti, Le donne della Resistenza antifascista e la questione femminile in Emilia (1943-1945). Il fondo è costituito dai questionari, in copia fotostatica, sottoposti alle donne oggetto della ricerca, ordinati per comuni all’interno delle singole province della regione. E’ stato donato dal Comitato dopo il 1978. Nota bibliografica: Pieroni Bortolotti Franca, Le donne della Resistenza antifascista e la questione femminile in Emilia (1943-1945), Milano, VAngelista, 1978

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Comitato di solidarietà democratica di Bologna

Fondo riservato

Buste: 69

Estremi cronologici: 1949 – 1966;

Il Comitato di solidarietà democratica di Bologna fu espressione locale dell’omonimo Comitato nazionale, istituito il 2 agosto 1948 con lo scopo di garantire assistenza legale e materiale agli imputati e agli arrestati nei procedimenti penali aventi connotazione politica. L’associazione fu creata da personalità della sinistra, in particolare aderenti ai partiti comunista e socialista, in relazione all’ondata di arresti successiva alle manifestazioni per l’attentato a Togliatti del 14 luglio 1948. Il Comitato garantiva ai detenuti e alle loro famiglie assistenza legale e materiale gratuita; oltre a ciò si sforzava di contrastare a livello politico gli attacchi che, nel mutato contesto politico nazionale e internazionale, sempre più spesso venivano condotti contro i partiti di sinistra. Il fondo è costituito da: atti processuali dei procedimenti seguiti dal comitato, 3531 schede dei relativi procedimenti, carteggio e pratiche, alcuni fascicoli di carte di Sigfrido Coppola, legale del Comitato. E’ corredato da schede descrittive dei fascicoli redatte nel 1985 e consultabili in sede. E’ stato donato nel 1979 dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Bologna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 02/20/2003.

Fondo: Comitato di solidarietà democratica di Modena

Fondo riservato

Buste: 82

Estremi cronologici: 1945 – 1970;

Il Comitato di solidarietà democratica di Modena fu espressione locale dell’omonimo Comitato nazionale, istituito il 2 agosto 1948 con lo scopo di garantire assistenza legale e materiale agli imputati e agli arrestati nei procedimenti penali aventi connotazione politica. L’associazione modenese, nata nel settembre 1948 e caratterizzata da un rapporto privilegiato con il Pci locale, svolgeva le medesime attività del Comitato bolognese. Il fondo è costituito da: atti processuali dei procedimenti seguiti dal comitato, carteggio, pratiche amministrative, registri di protocollo. Sono presenti anche giornali, manifesti, volantini e fotografie, relativi all’attività di propaganda del Comitato. E’ stato donato nel 1989 dall’Anpi di Modena.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Comitato Spagna libera

Buste: 1

Estremi cronologici: 1971 – 1976;

Il Comitato Spagna libera fu istituito a Bologna all’inizio degli anni Settanta, con lo scopo di sostenere l’opposizione al regime franchista in Spagna. L’associazione nacque per impulso di enti pubblici e privati, quali la Regione Emilia-Romagna, la Provincia e il Comune di Bologna, il Consiglio federativo della Resistenza, La Consulta, l’Anpi, la Fiap, la Camera confederale del lavoro, le Acli e l’Arci di Bologna. L’attività del Comitato, che aveva sede presso lo studio dell’avv. Berti Arnoaldi Veli, consisteva nell’organizzazione di dibattiti e incontri pubblici sul tema della dittatura spagnola, nella promozione di mostre e viaggi in Spagna, nella raccolta di fondi per i detenuti politici spagnoli e le loro famiglie. Cessò la sua attività intorno alla seconda metà degli anni Settanta. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, volantini, manifesti, rassegne-stampa, indirizzari, documentazione contabile. E’ stato donato nel 1982 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che del Comitato fu vice presidente e tesoriere.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti (“armadio della vergogna”)

1 Cd

Estremi cronologici: 1944 – 2009

La Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti è stata istituita con la legge 15 maggio 2003, n. 107 per indagare sulle anomale archiviazioni “provvisorie” e sull’occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura generale militare, contenenti denunzie di crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale e riguardanti circa 15.000 vittime. La vicenda è conosciuta con la denominazione giornalistica di “Armadio della vergogna”. La Commissione ha, inoltre, il compito di indagare sul contenuto di tali fascicoli e le ragioni per cui essi sono stati ritrovati a Palazzo Cesi, anzichè nell’archivio dei Tribunali di guerra soppressi e del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, sulle cause che avrebbero portato all’occultamento dei fascicoli e le eventuali responsabilità, sulle cause della eventuale mancata individuazione o del mancato perseguimento dei responsabili di atti e di comportamenti contrari al diritto nazionale e internazionale. Le indagini sui crimini, subito dopo la liberazione del territorio, furono condotte dalle commissioni d’inchiesta alleate e dai carabinieri. Dopo il rinveimento dei fascicoli nel 1994, le procure militari hanno riaperto le indagini e affidato ai carabinieri e alle procure competenti ulteriori accertamenti. A partire dal 2004, il senatore Walter Vitali, membro della commissione d’inchiesta, ha donato copie digitali dei fascicoli desecretati relativi ai crimini nazifascisti commessi nella provincia di Bologna. Si segnala la documentazione sui partigiani di Molinella fucilati a Bologna il 18 agosto 1944, gli eccidi sull’Appennino bolognese, a Casalecchio di Reno, Casteldebole e Imola, i diari storici dei presidi dei carabinieri reali, le relazioni sugli slavi internati durante la guerra, gli accertamenti su fascisti e militari nel dopoguerra.
Su richiesta, sono disponibili le schede descrittive dei fascicoli. La consultazione del cd avviene nelle postazioni computer dell’Istituto Parri.

Compilatore: Luca Pastore, 2009

 

Fondo: Commissione regionale riconoscimento qualifica partigiani Emilia-Romagna

Buste: 31

Estremi cronologici: 1924 – 1935; 1943 – 1952;

La Commissione regionale riconoscimento qualifica partigiani Emilia-Romagna (denominata anche Commissione regionale riconoscimento qualifiche partigiane Emilia-Romagna), fu istituita il 23 novembre 1945 con decreto dell’allora presidente del Consiglio Ferruccio Parri, in attuazione del d.l.lgt. del 21/8/1945 n. 518. Quest’ultimo prevedeva la costituzione di commissioni regionali su tutto il territorio nazionale, dipendenti dal ministero dell’Assistenza post-bellica, per il riconoscimento delle qualifiche di partigiani e patrioti, oltre che per l’esame delle proposte di ricompensa al valor militare. I riconoscimenti, che avvenivano dietro presentazione di adeguata documentazione sull’attività partigiana svolta, prevedevano una gerarchizzazione delle qualifiche, equiparate ai gradi militari dell’esercito. Il partigiano riconosciuto aveva diritto a un trattamento economico una tantum, liquidato dal competente Distretto militare ed equivalente agli assegni di guerra percepiti dai militari inquadrati nell’esercito regolare. La commissione emiliano-romagnola ebbe sede a Bologna, in via Garibaldi 2, ed era formata da 13 membri: due per ciascuna delle 5 formazioni partigiane riconosciute, due in rappresentanza delle Forze armate, e dal presidente Leonillo Cavazzuti. Facevano capo alla commissione gli Uffici distaccati di segreteria, con sede nei vari capoluoghi di provincia, addetti alla istruzione delle pratiche e al relativo inoltro alla Commissione. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, pratiche per i riconoscimenti, fascicoli del personale della commissione, carte contabili, un registro di protocollo, due registri di esercizio finanziario, un gruppo di fascicoli intestati “Comando militare territoriale di Bologna VI”, riconducibili ad un militare, distaccato presso la Commissione, con funzioni di controllo della gestione contabile dell’ente. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Confederterra di Bologna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1946 – 1948;

La Confederazione provinciale lavoratori della terra di Bologna (Confederterra) nacque dalla riorganizzazione della Federazione dei lavoratori della terra (Federterra), decisa nel novembre 1944 dalla commissione esecutiva provinciale della Camera del lavoro di Bologna, con il proposito di organizzare e difendere i diritti dei lavoratori agricoli. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: verbali di riunione della Segreteria, del Comitato direttivo e del Comitato federale; schemi di contratti, delibere e mozioni, appunti di Enrico Bonazzi, materiali del 2° congresso provinciale dei lavoratori della terra (11 – 13 marzo 1947). E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Consiglio provinciale dell’economia corporativa di Bologna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1936 – 1937;

Il Consiglio provinciale dell’economia corporativa di Bologna (poi Camera di commercio industria artigianato e agricoltura) era la magistratura cittadina deputata a regolare l’attività mercantile della città felsinea durante il regime fascista. Il fondo è costituito da fascicoli, in ordine cronologico, contenenti prospetti mensili dell’andamento dell’occupazione in provincia di Bologna e relativo carteggio amministrativo. E’ stato acquisito prima del 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Consiglio regionale federativo della Resistenza per l’Emilia Romagna

Buste: 2

Estremi cronologici: 1960 – 1964; 1975 – 1976;

Il Consiglio regionale federativo della Resistenza per l’Emilia-Romagna fu istituito a Bologna il 3 aprile 1960 come articolazione periferica del Consiglio federativo della Resistenza con sede a Roma. Per impulso della Federazione italiana associazioni partigiane (Fiap), i consigli regionali furono costituiti da rappresentanti delle organizzazioni della Resistenza e dei comitati federativi provinciali, oltre che da esponenti del mondo della cultura e della scuola. Loro finalità principali furono la difesa e la diffusione dei valori della Resistenza e della Costituzione, la diffusione della conoscenza della storia d’Italia più recente, la salvaguardia dei diritti di libertà e delle istituzioni democratiche. Il Consiglio emiliano-romagnolo, con sede a Bologna presso l’Amministrazione provinciale in via Zamboni 13, perseguì tali finalità promuovendo cicli di lezioni sulla storia del fascismo e della guerra di liberazione e aderendo a iniziative politiche di livello nazionale, quali petizioni per la messa fuori legge del Msi o per la condanna a morte del nazista Adolf Eichmann. Retto da un Comitato esecutivo e da un presidente, operò fino alla seconda metà degli anni Settanta. Il fondo è costituito da: verbali di riunione, carteggio, inviti e comunicati-stampa, manifesti, fotografie, prospetti di iniziative, indirizzari, appunti vari. E’ stato donato nel 1982 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che del Consiglio fu membro attivo.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: La Consulta
Buste: 28

Estremi cronologici: 1952 – 1971;

L’associazione culturale La Consulta fu istituita a Bologna l’8 novembre 1952. Tra le sue attività si annoverano: l’organizzazione di convegni e dibattiti su temi di attualità, la promozione di visite guidate e viaggi culturali sia in Italia che all’estero, la realizzazione di mostre, celebrazioni e commemorazioni. Negli anni Sessanta l’associazione si occupò anche di problemi di politica internazionale, quali la guerra del Vietnam, la primavera di Praga, la Grecia dei colonnelli. Governata da un Consiglio direttivo e da un presidente, terminò la sua attività nei primi anni Settanta. Il fondo è costituito da: carteggio dell’associazione con soci, intellettuali, personalità e autorità dell’epoca, documentazione contabile, verbali di seduta, relazioni di attività e calendari di manifestazioni. Sono presenti anche opuscoli, inviti, manifesti e fotografie. E’ stato donato nel 1984 da Francesco Berti Arnoaldi Veli, che dell’associazione fu prima segretario e poi presidente.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Direzione di sanità del 202° Comando militare regionale

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944;

Il fondo è costituito da pratiche e carte della Direzione sanitaria del 202° Comando militare regionale, articolazione periferica dell’esercito italiano, con sede a Bologna, relative a denunce per diserzione e a misure di sorveglianza dei comandi, delle caserme e di altri enti militari durante il secondo conflitto mondiale. E’ stato acquisito dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Nell’estate 1944 il Gruppo brigate Nannetti venne promosso a divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti, dal Comando generale delle brigate Garibaldi. La divisione operò nelle province di Belluno e Treviso, con propaggini nell’Udinese, e vide la partecipazione di un nutrito gruppo di comunisti emiliani. Il fondo è costituito da carte della divisione in copia fotostatica: note storiche sulle origini e la formazione della medesima, una relazione sull’attività militare delle brigate costituenti la divisione.E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Fascio di combattimento di Bologna, Gruppo rionale Gian Carlo Nannini

Buste: 1

Estremi cronologici: 1921 – 1941;

Il gruppo rionale Gian Carlo Nannini, articolazione periferica del Fascio di combattimento di Bologna, raggruppava gli iscritti al Partito nazionale fascista della zona di Corticella. Il fondo è costituito da fascicoli, in ordine alfabetico, di iscritti al gruppo rionale contenenti schede di iscrizione e nullaosta del segretario federale di Bologna, dichiarazioni di variazioni di residenza, assegnazioni di incarichi all’interno del partito. E’ stato donato dalla Federazione bolognese del Pci nel 1986.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Fascio di Russi

Buste: 1

Estremi cronologici: 1928 – 1944;

Il fondo è costituito da tessere di iscritti al Fascio di Russi (Ra) del Partito nazionale fascista (Pnf) e cartoline postali di precettazione civile del Comando tedesco. E’ stato acquisito dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 05/03/2003.

Fondo: Federazione dei fasci di combattimento di Bologna Decima Legio

Attenzione! In data 20 febbraio 2009 il fondo è stato riconsegnato definitivamente alla Sezione manoscritti e rari della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna

Buste: 13

Estremi cronologici: 1929 – 1943;

La Federazione dei fasci di combattimento di Bologna, “Decima legio” (denominata anche Federazione fascista di Bologna, Federazione provinciale fascista di Bologna, Federazione provinciale dei fasci di combattimento) era un’articolazione periferica, a livello provinciale, del Partito nazionale fascista. Nata probabilmente all’indomani del terzo congresso fascista (1921), che aveva sancito la trasformazione del movimento dei Fasci italiani di combattimento in Partito nazionale fascista, aveva sede in via Saffi 21 e si articolava a livello cittadino in 13 gruppi rionali, mentre in provincia controllava circa un centinaio di sezioni comunali. Il fondo è costituito da: atti, comunicati, circolari e fogli d’ordine, ordinati cronologicamente e raccolti in volumi rilegati; documentazione sulla situazione economica in provincia di Bologna, sulle attività e la composizione delle organizzazioni fasciste locali; un volume, con firma autografa di Mussolini in calce, che raccoglie elenchi di persone ed enti che avevano effettuato donazioni in denaro al fascio bolognese. E’ stato depositato presso l’Istituto storico Parri Emilia Romagna dalla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna nel 1989.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Fondazione Leonida Casali

Fondo riservato

Buste: 265

Estremi cronologici: 1960 – 2003;

La Fondazione nasce da gruppo di ricerca costituitosi negli anni ’70 all’interno della Federazione del PCI di Bologna su iniziativa di Rino Nanni, con la finalità di raccogliere tutta la documentazione reperibile sul terrorismo italiano. Il gruppo, denominatosi Centro di Studi e Ricerche Leonida Casali in memoria dell’avvocato comunista morto nel 1977, ha operato nell’ambito della Federazione fino al 1982 raccogliendo una notevole quantità di materiali – sia istituzionali, sia prodotti dai diversi movimenti politici – allargando la ricerca a tutti i fenomeni eversivi e malavitosi. In seguito è stata costituita la Fondazione che ha continuato a svolgere ricerche e raccogliere documenti, producendo anche proprie analisi ed elaborazioni, fino all’esaurimento dell’attività negli anni 2000. La raccolta di documentazioni riguardava temi quali: terrorismi di destra e di sinistra, golpismo, apparati dello Stato, criminalità organizzata, stragi neofasciste, Loggia P2, formazioni extraparlamentari etc. Il fondo, costituito in gran parte di copie fotostatiche, si compone di documentazione giudiziaria, materiali delle commissioni parlamentari d’inchiesta, resoconti parlamentari, ritagli di periodici, documenti prodotti da gruppi politici e organizzazioni eversive. Inventario consultabile in sede. Inventario consultabile in sede. La documentazione, precedentemente custodita dal Comune di San Giovanni in Persiceto, è stata depositata nel 2012 su richiesta di William Pedrini e Carlo D’Adamo.

Compilatori: Claudia Mazzini e Luca Pastore, 2020

 

Fondo: Gioventù italiana Ufficio provinciale di Bologna

Buste: 30

Estremi cronologici: 1946 – 1975;

L’Ufficio provinciale di Bologna della Gioventù italiana era una diramazione periferica della Gioventu italiana, ente istituito nel maggio 1944 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, con il nome di Commissariato per la Gioventù italiana, in sostituzione della Gioventù italiana del littorio, organismo nato nel 1937 e soppresso nel 1943 insieme al Partito nazionale fascista. Nel maggio 1946 fu mutata la denominazione, da Commissariato per la Gioventù italiana in Gioventù italiana, nome che mantenne fino al 18 novembre 1975, data della sua soppressione ad opera della legge n.764. In epoca fascista svolse principalmente la funzione di inquadramento in senso totalitario delle forze giovanili del regime, attraverso la gestione di attività quali la preparazione ideologica, sportiva e premilitare dei giovani, l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole, la gestione di campi, colonie climatiche e patronati scolastici, l’organizzazione di viaggi e crociere, l’assegnazione di borse di studio. Dal dopoguerra in avanti si trovò a dirigere le medesime attività, epurate dagli aspetti più marcatamente ideologici e paramilitari. Le competenze dell’Ufficio provinciale della Gioventù italiana furono trasferite, dopo la sua soppressione, alle Regioni. Il fondo è costituito da carteggio, pratiche, circolari, planimetrie e fotografie di immobili, schede inventariali di beni e attrezzature, relativi alla gestione del patrimonio immobiliare e del personale delle colonie climatiche della provincia di Bologna. E’ stato acquisito nel 1986.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Ispettorato compartimentale per l’alimentazione dell’Emilia-Romagna

Buste: 829

Estremi cronologici: 1944 – 1978;

Nel febbraio 1945 l’Alto commissariato per l’alimentazione istituì dei Commissariati regionali con compiti di coordinamento delle Sezioni provinciali dell’alimentazione, di controllo sull’esecuzione dei piani di assegnazione dei prodotti razionati, di vigilanza sulle industrie alimentari e sul funzionamento degli uffici annonari comunali, di accertamento su situazioni alimentari e prezzi dei prodotti non razionati. Il Commissariato per l’Emilia-Romagna, nato a Riccione nell’aprile 1945, fu trasferito a Bologna nel maggio successivo. Mutata ben presto la denominazione in Ispettorato regionale dell’alimentazione, l’ente proseguì nello svolgimento delle medesime funzioni, fino a quando, con la legge 6 marzo 1958, n.199, furono istituiti gli Ispettorati compartimentali, dipendenti dalla Direzione generale dell’alimentazione, presso il ministero dell’Agricoltura e delle foreste. Fino al 1977, anno della loro soppressione, gli ispettorati svolsero funzioni di monitoraggio dell’andamento della produzione e dei prezzi delle derrate alimentari, oltre che di studio e sensibilizzazione all’educazione nutrizionistica. Il fondo è costituito dal carteggio e dagli strumenti di corredo degli uffici in cui si articolava l’Ispettorato, in particolare: Ufficio I, affari generali e contabilità; Ufficio II, cereali; Ufficio III, economico statistico. Nel maggio 1988 è stato affidato all’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. L’inventario del fondo è stato curato da Magda Abbati e Mirella M. Plazzi per la Soprintendenza per i Beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna. Nota bibliografica: Abbati Magda, Plazzi Mirella M. (a cura di), Archivio dell’Ispettorato provinciale dell’alimentazione di Bologna (Ispral) già Sezione provinciale dell’alimentazione di Bologna (Sepral). Inventario. 1940-1979, Bologna, IBC – Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, 2001. Copia dattiloscritta disponibile in Istituto.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Ispettorato provinciale dell’alimentazione di Bologna

Buste: 497

Estremi cronologici: 1940 – 1979;

La Sezione provinciale dell’alimentazione di Bologna (Sepral), nata a seguito del r.d.l. 18 dicembre 1939 n.222, come gli omonimi e consimili enti istituiti in ogni provincia del territorio nazionale, svolgeva un ruolo di controllo degli approvvigionamenti e della distribuzione delle derrate in ambito provinciale, a seguito di un ripristinato regime vincolativo del settore alimentare. Localmente amministrata da un Comitato direttivo presieduto dal prefetto, la Sepral dipendeva sia dal ministero dell’Agricoltura, per i compiti di approvvigionamento, sia da quello delle Corporazioni, per le funzioni distributive ai rivenditori e per il tesseramento al consumo. Passata nel dicembre 1944 alle dipendenze dell’Alto commissariato per l’alimentazione, venne progressivamente dotata di autonomia amministrativa e investita delle sole funzioni di controllo dei prezzi e dell’andamento del mercato, fino al momento della sua soppressione, avvenuta nel 1958 con l’istituzione dell’Ispettorato provinciale dell’alimentazione (Ispral). Tale ispettorato, alle dipendenze della ricostituita Direzione generale dell’alimentazione presso il Ministero dell’Agricoltura e delle foreste, ereditò competenze e personale della disciolta Sepral, fino a quando nel 1977, a seguito del d.p.r. 24 luglio, n.617, anch’esso fu soppresso. L’archivio è costituito dal carteggio e dagli strumenti di corredo degli uffici in cui erano articolati la Sepral (Ufficio I, direzione e segreteria; Ufficio II, cereali; Ufficio III, economico statistico) e l’Ispral (Ufficio amministrazione, Ufficio cereali, Ufficio economico-statistico). Nel maggio 1988 è stato affidato all’Istituto Parri. L’inventario del fondo è stato curato da Magda Abbati e Mirella M. Plazzi per la Soprintendenza per i Beni librari e documentari della Regone Emilia Romagna. Nota bibliografica: Abbati Magda, Plazzi Mirella M. (a cura di), Archivio dell’Ispettorato compartimentale dell’alimentazione dell’Emilia Romagna (Icai). Inventario. 1944-1980, Bologna, IBC – Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, [2001]. Copia dattiloscritta disponibile in Istituto.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondo: Isrebo – Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna “Luciano Bergonzini”

Buste: 165 buste (con all’interno 42 registri, 747 fascicoli)

Estremi cronologici: 1966-2008 (con docc. del 1920)

L’Isrebo (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna “Luciano Bergonzini”) venne fondato nel 1966. Lo scopo dell’Istituto era quello di favorire il reperimento e la salvaguardia delle fonti documentarie, nonché di promuovere la ricerca storica mirata ad approfondire la conoscenza della società contemporanea con particolare riguardo alle vicende legate al periodo della resistenza al fascismo. Nel 1968, l’Isrebo si associa all’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia) di Milano, ed entra nella rete dei 63 Istituti Storici, regionali e provinciali, distribuiti sul territorio nazionale. Nel 2013 l’Istituto è confluito nell’Istituto per la Storia e le Memorie del 900 Parri E-R. Il fondo si compone delle carte relative alla vita ufficiale dell’Isrebo, il quale, oltre ad essere il soggetto conservatore, è anche il principale soggetto produttore. Infatti, la gran parte della documentazione è relativa alla vita amministrativa e gestionale dell’istituto (contabilità, corrispondenza) o alla sua produzione scientifica (esplicata, e trasmessa, sotto forma di atti di convegni, materiale grigio vario, bozze di testi scientifici, appunti di lavoro ecc.). In quanto associazione riconosciuta ed operante anche su suolo nazionale, l’Isrebo ha poi raccolto, nel tempo, atti di convegni, giornate di studio, tavole rotonde e seminari organizzati sul territorio italiano nella sua interezza e conservati per motivi di studio. Infine, in tempi recenti, l’Isrebo ha iniziato a ricevere in donazione piccoli archivi di persone o famiglie. Gran parte delle carte relative alla vita amministrativa dell’Isrebo, per motivi di spazio, è conservata presso l’Archivio storico provinciale di Bologna, dove è consultabile su appuntamento (vai al sito). Presso la sede dell’Istituto Parri è conservata prevalentemente la parte relativa all’attività scientifica (guarda l’inventario curato da Miles Nerini pubblicato sul portale del progetto Città degli archivi). Bibliografia: Resistenza e storia d’Italia. Quarant’anni di vita dell’Istituto nazionale e degli istituti associati. Annuario 1949-1989, a cura di Gaetano Grassi, prefazione di Guido Quazza, Milano, Franco Angeli, 1993.

Compilatori: Miles Nerini, Luca Pastore 28/10/2014

 

Fondo: Mostra 20° anniversario della Resistenza

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Nel 1965 si tenne a Bologna una mostra in occasione delle celebrazioni per il ventennale della Resistenza. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da ordini del giorno, circolari, carteggio e relazioni del Cumer, della 62ª e 66ª brigata Garibaldi, della brigata Stella rossa, del Cln di Bologna; numeri di periodici clandestini, quali “l’Unità”, “l’Avanti”, “Rinascita”, “Il Combattente”, “La Voce repubblicana”; diari, relazioni e testimonianze di partigiani; volantini e manifestini della Camera confederale del lavoro di Bologna, della Federazione bolognese del Pci, del Cln regionale Emilia-Romagna. E’ stato acquisito prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Movimento democratico cristiano di Modena

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Il fondo è costituito da copie fotostatiche di un carteggio intercorso tra il Movimento democratico cristiano di Modena – Centro della montagna e il Pci di Modena – zona montana, relativo alla posizione dei due partiti all’interno della divisione Modena. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Partito comunista italiano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Il fondo è costituito da numeri de “l’Unità”, “La Nostra lotta”, “La Rinascita”, anche in più copie, e dattiloscritti del Partito comunista italiano, prodotti a scopo di propaganda e lotta politica durante la guerra di liberazione. E’ stato donato nel 1986 dalla Federazione bolognese del Pci.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 05/03/2003.

Fondo: Sezione provinciale dell’alimentazione di Forlì

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943;

La Sezione provinciale dell’alimentazione di Forlì (Sepral) svolgeva un ruolo di controllo degli approvvigionamenti e della distribuzione delle derrate in ambito provinciale, a seguito di un ripristinato regime vincolativo del settore alimentare. Il fondo è costituito da circolari, in copia fotostatica, relative ad ammassi e approvvigionamenti, a produzioni agricole, ad allevamenti. E’ stato acquisito prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: 35ª Brigata Garibaldi

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

La 35ª brigata Garibaldi, formazione partigiana di ispirazione comunista, operò a Ferrara, nelle zone di Argenta, Comacchio e Campotto. Nelle carte si leggono anche altre denominazioni: Brigata Garibaldi – Valli di Comacchio e Campotto – Mario Babini, 35ª brigata Bruno Rizzieri, 35ª brigata Garibaldi Ferrara. Il fondo è costituito da: elenchi di effettivi partigiani, relazioni di attività svolte, diari storici dei distaccamenti e delle compagnie costituenti la brigata. Il materiale è stato donato da Agostino Meluschi prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 19/02/2003.

Fondi privati
Schede sintetiche dei fondi (per la consultazione scrivere a: luca.pastore@istitutoparri.it)

Fondo: Archetti Angelo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1939

Angelo Archetti, nato il 25 luglio 1905 a Bologna, comunista e attivo antifascista, emigrò in Francia e ritornò in Italia nel 1935 per svolgere attività clandestina. Arrestato a Bologna nel 1936 e deferito alla Commissione provinciale, fu condannato nel 1937 a 5 anni di confino per rapporti epistolari con dirigenti comunisti in Francia. Scontò complessivamente 13 mesi di carcere e 27 mesi di confino alle Tremiti e a Ventotene. La pena non scontata fu trasformata in ammonizione. Dopo l’8 settembre 1943 militò nella 62ª brg Camicie rosse Garibaldi e ottenne il riconoscimento della qualifica di partigiano. Il fondo, con documentazione originale, è costituito da due foto (Archetti con dei confinati), una lettera manoscritta e tre tagliandi di vaglia con messaggi dai famigliari. E’ stato donato nel giugno 2006 dal figlio.

Compilatore: Pastore Luca 19/06/2006

Fondo: Arnofoli Dino

Buste: 1

Estremi cronologici: 1919 – 1951;

Dino Arnolfi, nato nel 1921 a Budrio, iscritto al Psi, partecipò alla Resistenza nel battaglione Pasquali della 4ª brigata Garibaldi Venturoli. E’ stato presidente del Cln di Budrio nell’immediato dopoguerra. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da indici degli atti di Giunta e di Consiglio del Comune di Budrio, provvedimenti del commissario e del podestà, verbali di adunanze della Giunta municipale, note autobiografiche dello stesso Arnofoli. E’ stato donato da Arnofoli nel 1978.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Avoni Guerrino

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1949; 1972;

Guerrino Avoni, nato a Bologna nel 1920, nel 1943 entrò a far parte del 3° battaglione della brigata Stella rossa Lupo e operò a Monte Sole, in comune di Marzabotto. Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica: circolari del Comando generale delle brigate Garibaldi, carteggi dei Cln di Vado e Castiglione dei Pepoli, dell’Udi, dell’Anpi di Vado, richieste di iscrizione al Pci di Bologna, una tessera della brigata Stella rossa e un libretto di lavoro. E’ stato donato da Avoni prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Bonfietti Daria

Buste: 39

Estremi cronologici: 1986-2010, con docc. in copia dal 1980

Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta da Daria Bonfietti nel corso della sua attività pubblica di presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica (a partire dal 1988) e di parlamentare, prima alla Camera dei deputati (1994-1996), in seguito al Senato della Repubblica (1996-2006), e in particolare di: corrispondenza inviata e ricevuta; minute di articoli, discorsi, interviste e comunicati stampa; dossier relativi alle numerose tematiche oggetto di studio e di interesse; materiale elettorale riferibile alle campagne condotte in occasione delle elezioni politiche italiane del 1994, del 1996 e del 2001; proposte e disegni di legge, relazioni sui disegni di legge presentati, interrogazioni, interpellanze, mozioni e interventi riconducibili alla sua attività parlamentare; rassegna stampa. Disponibile inventario cartaceo. Il fondo è stato depositato dall’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nel 2006.

Guarda la scheda sul portale del progetto Città degli archivi.

Compilatore: Salvatore Alongi e Lorenza Iannacci 08/04/2013

Fondo: Branchini famiglia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1927; 1936 – 1950;

Agostino Branchini, nato nel 1883, prese parte alla prima guerra mondiale, poi svolse l’attività di agricoltore a Reno Centese (Fe). Il figlio Nerio, nato nel 1912, dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale, svolse le attività di agricoltore e birocciaio. Il fondo, relativo sia ad Agostino che a Nerio, è costituito da: fogli di congedo militare, tessere di associazioni combattentistiche, un diploma della prima guerra mondiale, una concessione per derivare acqua da un canale, un diploma scolastico, libretti personali rilasciati dall’esercito italiano e dal ministero dell’Assistenza post-bellica, un patentino. E’ stato donato da Marisa Bergamini, nipote di Nerio Branchini, alla fine degli anni Ottanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Brini Luigi

Buste: 1

Estremi cronologici: presumibilmente secondo dopoguerra, con successivi aggiornamenti.

Luigi Brini, nato a Medicina (BO) nel 1926, meccanico, operò in Veneto come vicecommissario di brigata della Divisione Belluno. Il fondo è costituito da una rubrica in cui Brini registrò i dati dei partigiani di Medicina: nomi, dati anagrafici, professione, attività nella Resistenza, riconoscimenti. Comprende inoltre la fotocopia del diploma di partigiano combattente – 1947 – di Pasquale Morandi, residente a Murlo (SI). Il fondo è stato donato all’Istituto Parri da Anna Brini, sorella di Luigi, nell’ottobre 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

Fondo: Broccoli Luigi

Buste: 28

Estremi cronologici: 1950-2000 ca

Luigi Broccoli (1921 – 2005) è stato partigiano del distaccamento di Castenaso (BO) della brigata 7. Gap e per molti anni presidente della sezione ANPI di Castenaso. Studioso di storia locale, ha militato nel PCI e successivamente in Rifondazione Comunista. Il fondo è costituito da numerosi documenti e bozze di pubblicazioni che ricostruiscono le vicende della Resistenza a Castenaso e la storia di quella comunità, risultato della raccolta di testimonianze dello stesso Broccoli. Un’altra consistente parte del fondo è costituita dai documenti relativi all’attività politico-culturale (soprattutto con le scuole locali) e amministrativa della sezione ANPI di Castenaso, documentazione riferita in massima parte agli anni ’80 e ‘90. Fanno inoltre parte del fondo documenti relativi alla militanza politica di Broccoli. Presente documentazione sporadica relativa agli anni ’20 del Novecento. Il fondo è stato donato dal figlio Claudio Broccoli nel 2016.

Compilatore: Claudia Mazzini 1/9/2016

Fondo: Bugatti Gianfranco

Buste: 1

Estremi cronologici: 1961; 1977;

Il fondo è costituito da: appunti, cartoline illustrate, fogli dattiloscritti, un volantino dell’Ente nazionale prevenzione infortuni sulle condizioni di lavoro delle mondine. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Casali Leonida

Fondo riservato

Buste: 143

Estremi cronologici: 1949 – 1958;

Leonida Casali, nato a Bologna nel 1898, prima iscritto al Partito socialista, poi a quello comunista, fu bastonato dai fascisti nel 1925, riportando danni permanenti. Segretario del Cln di Bologna e componente del Cumer, successivamente membro del Comitato federale del Pci bolognese e del Consiglio comunale nel dopoguerra, svolse la professione di avvocato. In questa veste fu membro e animatore dei collegi di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna, associazione che negli anni Cinquanta garantì assistenza giuridica e materiale agli imputati nei procedimenti penali aventi una connotazione politica, nonché legale del Pci. Il fondo è costituito da: sentenze, estratti di sentenza, annotazioni dei procedimenti penali patrocinati da Casali, corrispondenza, appunti, ritagli di giornale, fascicoli processuali dell’avvocato Antonio Corcione, che svolse il suo apprendistato presso lo studio di Casali. E’ corredato da schede descrittive dei fascicoli, prodotte negli anni 1982-1984 e consultabili in sede. E’ stato donato dall’Anpi di Bologna nel 1979.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Chiarini Raffaele

Buste: 1

Estremi cronologici: 1937 – 1972

Raffaele Chiarini – Castel Maggiore (BO), 1910-1984 – operaio comunista, durante il regime fascista venne condannato dal Tribunale speciale a tre anni di carcere e uno di vigilanza speciale. Con lui furono condannati altri militanti comunisti bolognesi. Richiamato alle armi, durante il secondo conflitto mondiale venne fatto prigioniero in Africa dagli inglesi e rientrò in Italia nell’agosto 1946. Fu consigliere comunale a Castel Maggiore. Il fondo comprende la corrispondenza ricevuta da Chiarini durante la sua prigionia in Egitto da parte di prigionieri ed ex prigionieri italiani, documenti sul servizio militare, documenti in copia sulla sua condanna da parte del Tribunale speciale. La documentazione è stata donata dal figlio Valerio Chiarini nel 2017.

Compilatore: Claudia Mazzini 4/7/2017

Fondo: Codrignani Duilio

Buste: 3

Estremi cronologici: 1912 – 1914; 1919 – 1978;

Nato a Bologna nel 1898, Duilio Codrignani, tipografo, attivista sindacale, fu, nei primi anni Venti, dirigente degli ex legionari fiumani, che a Bologna erano schierati su posizioni antifasciste. Divenuto nel 1929 responsabile per l’Emilia di Giustizia e libertà, partecipò alla Resistenza nelle fila socialiste. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da carteggio, circolari, riviste e manifesti futuristi, volantini e opuscoli del periodo clandestino e post liberazione, decreti del Clnai, giornali socialisti, repubblicani e indipendenti del periodo clandestino, documenti sindacali dei tipografi e poligrafici degli anni Venti, della Uil degli anni Cinquanta, carte sull’esecuzione del gruppo dirigente del Partito d’Azione bolognese. Tra i corrispondenti del carteggio si segnalano: Ugo Lenzi, Renzo De Felice, Ferdinando Cordova, Ferruccio Parri, le Legioni di Bologna e di Ronchi della Federazione nazionale dei legionari fiumani, l’Unione spirituale dannunziana, la Fondazione Il Vittoriale degli italiani. Una prima donazione è stata effettuata da Codrignani alla fine degli anni Sessanta; successivamente la figlia ha donato altro materiale.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Coralli Ugo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1979;

Ugo Coralli, partigiano imolese, fu attivo nel battaglione Montano della brigata Sap Imola; venne fucilato a San Ruffillo (Bo) il 16 marzo 1945. La sorella Mafalda fu attiva nella brigata Sap Imola. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica relative alla detenzione e alla morte di Ugo, una sua biografia redatta dalla sorella Mafalda, ritagli di giornale. E’ stato donato da Mafalda Coralli prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: D’Ajutolo Filippo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1941-1988;

Filippo D’Ajutolo (1902-1998), medico, partigiano, fece parte durante la Resistenza del gruppo dirigente del Partito d’Azione di Bologna e fu protagonista dell’azione con cui fu sottratto alla razzia dei tedeschi il radium dell’Istituto Radiologico dell’Università di Bologna. Il materiale radioattivo venne nascosto nella sua cantina e verrà infine riconsegnato nel maggio 1945. Ricercato dai fascisti, si rifugiò nella zona di Serramazzoni, collaborando con i partigiani del posto. A liberazione avvenuta, il Pda lo nominò suo rappresentante nella Deputazione provinciale. Il fondo comprende alcuni documenti del 1943/44 (permessi di circolazione e di lavoro), il riconoscimento della qualità di partigiano, il curriculum professionale e la descrizione della sua attività antinazifascista da lui redatti nel maggio 1945, documenti sulla storia del Partito d’Azione a Bologna, quotidiani e riviste con articoli e segnalazioni connessi alla sua attività di medico e partigiano. Il fondo è stato donato dalla nipote Maria Longhena nel 2014.

Compilatore: Claudia Mazzini, 1/9/2016

Fondo: Dalla Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1949-1952

Il fondo è costituito da alcuni documenti (1 fattura, ingiunzione di pagamento della Pretura di Modena, corrispondenza, campioni di tessuto) relativi alla vertenza tra Giovanni Dalla – titolare di una ditta di produzione di tessuti a Bologna – e l’Istituto Piccoli Apostoli/Città di Nomadelfia (Carpi) per il pagamento di una fornitura di tessuti. Contiene inoltre un disco 45 giri in vinile di propaganda elettorale della Democrazia cristiana (1968) dal titolo Bologna …. 20 anni di vita. E’ stato donato nel 2017 all’Istituto Parri da Alessandro Veronesi, che lo ha ricevuto in eredità.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

Fondo: Gatti Enzo

Fondo riservato

Buste: 12

Estremi cronologici: 1945 – 1957;

L’avvocato Enzo Gatti fu legale del Comitato di solidarietà democratica di Modena, associazione che garantì, negli anni Cinquanta, assistenza sia giuridica che materiale agli imputati nei procedimenti penali aventi una connotazione politica. Il fondo è costituito da fascicoli di atti giudiziari, appunti di udienze e di arringhe, verbali di interrogatori e testimonianze, sentenze, certificati penali, istruttorie e perizie medico-legali, articoli e ritagli di giornale. Altre buste di carte processuali di Gatti sono depositate presso l’Istituto storico della resistenza e di storia contemporanea di Modena. Il fondo è stato donato da Gatti nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Grazia Giancarlo

Buste: 10

Estremi cronologici: 1955-2012;

Giancarlo Grazia (Bentivoglio, 1927 – Bologna, 2016) è stato un partigiano della brigata 7ª Gap Gianni Garibaldi, operò prevalentemente nella zona di Castel Maggiore con il nome di battaglia Fritz. Il fratello Gualtiero, anch’egli partigiano, cadde durante la Resistenza. Dopo la guerra, Giancarlo Grazia ha svolto attività politica nella federazione bolognese del Partito comunista, ha lavorato come giornalista ed è stato sindacalista della Cgil. A lungo presidente della sezione Anpi “Saragozza – Ferruccio Magnani”, ha pubblicato saggi e articoli sulle vicende della Resistenza bolognese e sull’occupazione militare italiana nei territori della ex Jugoslavia durante il secondo conflitto mondiale. Il fondo si compone di documentazione originale e in copia: corrispondenza, appunti di lavoro, volantini, articoli di riviste. I temi trattati in prevalenza riguardano episodi dell’antifascismo e della Resistenza bolognese, l’internamento di civili sloveni e croati nel campo di concentramento italiano di Kampor (isola di Rab, Croazia), l’attività dell’Anpi di Bologna (interventi nelle scuole, commemorazioni, organizzazione interna etc.). Le carte sono state donate dalla famiglia di Giancarlo Grazia nel 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2018

Fondo: Graziosi Linceo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1952; 1982;

Nato a Calderara di Reno (Bo) nel 1911, Linceo Graziosi, membro della Federazione giovanile del Pci di Bologna, fu accusato negli anni Trenta, a più riprese, di ricostituzione del Partito comunista e di propaganda sovversiva, reati per i quali subì sia la carcerazione che il confino politico. Dopo l’armistizio partecipò all’organizzazione della 7ª brigata Garibaldi Gap Gianni; successivamente entrò nel comando della 4ª brigata Garibaldi, poi 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, con il nome di battaglia Renato. Fece parte del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione e della Commissione interna di fabbrica dell’azienda meccanica Ducati. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, comunicazioni, dattiloscritti di argomento sindacale, un’autobiografia. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Anpi di Bologna, la Commissione regionale riconoscimento qualifiche partigiani, la Fiom, il Pci, la Commissione interna della Ducati e lo stesso Graziosi. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Hanau Lino

Buste: 2

Estremi cronologici: 1940 – 1947; 1968; 1976 – 1990;

Lino Hanau, nato a Ferrara nel 1908 da una famiglia di commercianti ebrei italiani, fu internato nel 1940 in campo di concentramento insieme al padre Carlo e al fratello Ugo. Dal 1943 svolse un’intensa attività partigiana nelle Marche e negli Abruzzi. Giornalista, lavorò nella redazione del giornale “La voce del popolo”. Fu fondatore e presidente dell’Associazione perseguitati politici antifascisti Carlo Hanau. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, volantini, quotidiani, carte di identità, schede e tessere di iscritti all’associazione Carlo Hanau, due diplomi e due medaglie. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Associazione perseguitati politici italiani e antifascisti, il Partito d’Azione, l’Unione delle comunità israelitiche italiane, l’Alleanza italiana pensionati, l’Associazione perseguitati politici antifascisti Carlo Hanau. E’ stato donato da Lino Hanau nel 1990.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Jacchia Eugenio

Fondo riservato e in attesa di riordino. Non consultabile.

Buste: 230 ca.

Carte sd [1869 – 1939]

Nato a Trieste nel 1869 da famiglia ebrea, espulso dalla città nel 1889 per attività irredentista, Eugenio Jacchia si stabilì a Bologna, dove esercitò la professione di avvocato e svolse attività politica nella sinistra democratica radicale. Nelle elezioni comunali del 1902, vinte dall’Unione dei partiti popolari -coalizione costituita da radicali, repubblicani e socialisti- entrò a far parte della Giunta, reggendo l’assessorato alla Pubblica istruzione fino al 1904. Interventista democratico e massone negli anni della prima guerra mondiale, fu, per tutta la durata del regime, segnalato come antifascista e sottoposto a un costante controllo poliziesco, anche se non fu mai apertamente perseguitato. Il fondo è costituito dai fascicoli delle cause legali e dei processi che Jacchia seguì nel corso della sua attività professionale. E’ stato donato dagli eredi nel 1994.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Jacchia famiglia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1949;

Carte, in copia fotostatica, della famiglia Jacchia. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da diploma di medaglia d’oro al valor militare a Mario Jacchia, figlio di Eugenio, permessi di viaggio e carte di identità, intestate ai falsi cognomi di Rossini e Parisi, cognomi utilizzati da alcuni membri della famiglia Jacchia durante il fascismo. E’ stato donato da Ninuccia d’Ajutolo, moglie di Mario Jacchia, prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Masetti Armando

Buste: 1

Estremi cronologici: 1931 – 1945;

Armando Masetti, nato a Crespellano (Bo) nel 1907 e iscritto al Pci, nel 1932 fu assegnato al confino politico a Ponza per 5 anni. Durante la guerra di liberazione militò nel battaglione Zini della 63ª brigata Garibaldi Bolero in qualità di commissario politico. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito dalla documentazione tratta dal fascicolo intestato a Masetti del Casellario politico centrale, da carte del periodo del suo confino politico, foglio matricolare, scheda di iscrizione all’Anpi. E’ stato donato da Gabriella Zocca nel 1998.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo Masi Giacomo
Buste: 2

Estremi cronologici: 1930 – anni ’60

Nato a Castenaso (BO) il 6 novembre 1916, Giacomo Masi proveniva da una famiglia colonica antifascista. Aderì al partito comunista nel 1933, quando già svolgeva la professione di tornitore meccanico. Arrestato per attività di propaganda antifascista all’interno delle organizzazioni di regime, il 24 gennaio 1936 venne condannato dal Tribunale speciale a 8 anni di carcere per appartenenza al Pci. Scontò 3 anni e 3 mesi di carcere, quindi fu sottoposto a 3 anni di sorveglianza. Dal 1939 al 1945 fu componente della segreteria della federazione bolognese del Pci, partito da cui si discostò nel dopoguerra. Fu tra i promotori del movimento partigiano dopo l’8 settembre 1943, organizzando le prime manifestazioni di massa, divenne quindi comandante provinciale delle Sap, commissario politico della divisione Bologna e membro del Cumer. Il fratello Giovanni Masi, attivo nella Resistenza bolognese e milanese, venne deportato in Germania e ucciso durante una marcia di annientamento. Giacomo Masi rivestì ruolo dirigenziali nell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti. Il fondo è costituito da documentazione relativa alla vita e all’attività di Giacomo Masi come partigiano e dirigente politico, ma sono anche presenti testimonianze di altri partigiani e molti documenti sui fratelli di Giacomo, Giovanni e Vincenzo. La documentazione è composta da foto, circolari, ritagli di giornale, corrispondenza, appunti manoscritti, resoconti dattiloscritti, verbali di riunione, pubblicazioni del Pci (presenti vari numeri de La nostra lotta), statuti e atti costitutivi di varie associazioni, certificati scolastici, attestati per militanza partigiana, volantini del periodo resistenziale etc. Tra i corrispondenti si segnalano personalità del Pci, rappresentanti di ministeri e istituzioni italiane, francesi e tedesche. Il fondo è stato donato da Giacomo Masi tra il marzo e il maggio 2007.

Compilatore: Luca Pastore, 2008

Fondo: Melloni Guglielmo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1924 – 1988;

Guglielmo Melloni, nato a Cento (Fe) nel 1906, antifascista, si rifugiò in Francia nel 1938, partecipando alla Resistenza in quel paese. Dopo la liberazione si stabilì definitivamente in Francia, risiedendo dal 1960 a Menton. Il fondo è costituito da: carteggio, lasciapassare, passaporti, tessera del Comitato italiano di liberazione nazionale, libretto di previdenza sociale, foglio di congedo illimitato, fotografie. E’ stato donato dal nipote Giovanni Melloni nel 2001.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Minzoni Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1909 – 1922; 1946;

Nato a Ravenna nel 1885 e ordinato sacerdote nel 1909, Giovanni Minzoni operò nella parrocchia di Argenta, alla quale fece ritorno dopo aver preso parte, in qualità di cappellano di reggimento, alla prima guerra mondiale. Fu assassinato dai fascisti il 23 agosto 1923. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica, i cui originali sono conservati presso l’Istituto storico della Resistenza in Ravenna: carteggio, appunti di meditazioni e di discorsi, diario di guerra e memorie. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Montanari Secondo

Buste: 3

Estremi cronologici: 1928; 1944 – 1988;

Secondo Montanari, nato a Bologna nel 1901, iscritto al Pci dal 1921, fu arrestato e assegnato al confino a Lipari per tre anni. In seguito militò nella brigata Matteotti di montagna Toni, guidando sino a Porretta Terme le avanguardie delle truppe americane che avanzavano da Sud. Negli anni Cinquanta e Sessanta organizzò annualmente a Bologna una festa della Befana, che da lui prese il nome (Befana Montanari), a favore di bambini bisognosi. Il fondo è costituito da: carteggio (lettere, biglietti postali, cartoline illustrate, telegrammi), appunti, memorie, fotografie, articoli di giornale, diplomi, tessere di partito e di associazioni. Il fondo è stato donato da Montanari nel 1988.

Guarda il fondo fotografico Montanari Secondo nella nostra biblioteca digitale

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

 

Fondo: Moruzzi Giovanni

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943-1945;

Giovanni Moruzzi (1908-1960), antifascista bolognese, nascondeva nel suo negozio di barbiere i manifesti stampati dalla tipografia clandestina del Pci. Viene arrestato a Bologna il 16 novembre 1943 e messo a disposizione delle SS tedesche. Deportato in Germania come detenuto politico, viene rinchiuso prima nel campo di Dachau, dove arriva il 2 marzo 1944, quindi è trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944. Sopravvissuto alla detenzione, al termine del secondo conflitto mondiale tornò in patria. Il fondo si compone di un libretto con appunti manoscritti in cui Moruzzi ricostruisce episodi e circostanze della sua prigionia. Il documento è stato donato dalla figlia Maria Alessandra Moruzzi nel 2017.

Compilatore: Luca Pastore, 2019

 

Fondo: Mussio Santo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945;

Santo Mussio è stato commissario politico della divisione d’assalto Garibaldi Nino Nannetti, con il nome di battaglia Coledi. Il fondo è costituito da copie fotostatiche del carteggio di Mussio con membri di brigate partigiane e con il Comando militare zona Piave. E’ stato donato da Mussio dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

 

Fondo: Onofri Nazario Sauro

Buste: 18

Estremi cronologici: 1912 – 2008;

Nazario Sauro Onofri (1927 – 2015) è stato partigiano nell’8ª brigata Giustizia e libertà Masia, dopo l’adesione giovanile al Partito d’azione ha militato a lungo nel Partito socialista italiano. Ha svolto in seguito la professione di giornalista e l’attività di studioso del giornalismo emiliano romagnolo, del fascismo e della Resistenza bolognese, della violenza politica nel secondo dopoguerra, del socialismo e dell’azionismo nel bolognese. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: appunti di Onofri sulle sue ricerche, manifesti, giornali, volantini; opuscoli del Psup; giornali e ritagli di giornale, dattiloscritti e volantini del Comando generale del Cvl, del Cumer, del Cln regionale Emilia-Romagna, della Camera confederale del lavoro di Bologna, del Psup, del Pci e del Partito d’Azione di Bologna; carte del Pnf e del Pfr di Bologna; fotocopie di carte del ministero dell’Interno Direzione generale di pubblica sicurezza. Inventario consultabile in sede. La carte sono state donate da Onofri a partire dal 1983, l’ultimo versamento per volontà dei famigliari risale al 2018.

Compilatore: Claudia Mazzini e Luca Pastore, 2020

Fondo: Pelliconi Ermete

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 2005

Ermete Pelliconi (1916, Medicina – 1994, Medicina) partecipò alla Resistenza nel distaccamento di Medicina (BO) della 7ª brigata Gap Gianni Garibaldi, con il nome di battaglia Magrini. Vice commissario politico di battaglione, con i gappisti medicinesi e altri partigiani resistette all’assedio nazifascista durante la battaglia di Porta Lame. Dopo la liberazione lavorò nella cooperazione. Anche la moglie Silvana Gardenghi fu attiva nella Resistenza medicinese. Il fondo si compone delle memorie manoscritte sulla Resistenza di Ermete Pelliconi e di onorificenze, certificazioni sul servizio militare, tessere e fotografie. Presente documentazione su Silvana Gardenghi e sul fratello di Ermete, Mario Pelliconi, internato militare deceduto in Germania. Il fondo è stato donato da Mario Pelliconi, figlio di Ermete, nel 2016.

Compilatore: Luca Pastore, 26/10/2016

Fondo: Pilati Filippo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945; 1974;

Filippo Pilati, nato a Bologna nel 1921, iscritto al Pli, prese parte alla Resistenza operando nel 4° battaglione della 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, con il nome di battaglia Pelikan, e successivamente nella divisione Cremona. Fece parte del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: tessere, attestati, dichiarazioni sulla sua attività partigiana, ordini del giorno del comando del 21° reggimento fanteria Cremona. Il fondo è stato donato da Pilati dopo il 1974.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Politi Angela Maria

Buste: 2

Estremi cronologici: 1976; 1989 – 1992;

Angela Maria Politi svolse negli anni Ottanta alcune ricerche sui processi a sfondo politico degli anni Cinquanta. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: carteggio, schede, appunti, bozze ed estratti di saggi, un opuscolo, due agende. E’ stato donato dalla Politi dopo il 1992.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Resca Zelinda

Buste: 8

Estremi cronologici: 1950 – 1955;

Nata a Castello d’Argile (Bo) nel 1924, Zelinda Resca svolse un’intensa attività antifascista in qualità di staffetta partigiana, con il nome di battaglia Lulù, nella 4ª brigata Garibaldi Venturoli. Arrestata nel 1950 nell’ambito di un procedimento penale per reati a sfondo politico commessi nell’immediato dopoguerra, trascorse tre anni in carcere, prima a Bologna, poi ad Aversa. Fu assistita dal collegio di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna. Il fondo è costituito dalla corrispondenza che Resca ricevette in carcere da familiari ed amici durante il periodo della sua detenzione. E’ stato donato dagli eredi nel 2000.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Sarti Anselmo
Buste: 1
Estremi cronologici: s.d [1990-2013?]
Anselmo Sarti (Ozzano dell’Emilia, 1925 – Bologna, 2013) aderì alla Repubblica sociale italiana e fu un componente della X Mas. La sua compagnia si arrese ai partigiani in Piemonte il 28 aprile 1945. Detenuto a Coltano e Taranto, Sarti venne rilasciato nel 1946. Svolse la professione di insegnante nelle scuole elementari i Bologna. Il fondo si compone di pochi documenti: un diario in cui Sarti ha scritto la sua autobiografia, appunti relativi alla militanza nella Rsi,un tesserino dell’Associazione X Flottiglia Mas, riproduzioni di cartoline, documenti d’identità e di un opuscolo: Io c’ero. Oltre i 600 giorni della R.s.i. Il fondo è stato depositato dalla figlia Paola Sarti il 7 agosto 2019.
Compilatore: Luca Pastore, 14/8/2019

Fondo: Sciabica Vincenzo – Volta Maria

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1958; 1965 – 1968;

Vincenzo Sciabica, nato a Marsala (Tp) nel 1916, si trasferì a Bologna nel 1942. Partecipò alla Resistenza nel Ferrarese, dove si era trasferito con la moglie, militando nella 35ª brigata Garibaldi Rizzieri, con il nome di battaglia Boston. Arrestato e torturato dai fascisti nell’estate del 1944, fu deportato con la moglie in Germania, poi liberato dall’Armata rossa nel febbraio 1945. La moglie, Maria Volta, nata a Bologna nel 1920, militò nella stessa brigata del marito, insieme al quale fu arrestata e deportata in Germania. Il fondo è costituito dalla pratica, in copia fotostatica, istruita dai coniugi Sciabica e indirizzata all’Ufficio commissioni partigiane del ministero della Difesa, per la rettifica dei propri brevetti di partigiano e per ottenere il riconoscimento di ex deportati nei campi nazisti. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Tassinari Ennio

Buste: 3

Estremi cronologici: 1929 – 1935; 1944 – 2002;

Nato a S. Alberto di Ravenna nel 1921 e deceduto nel 2013, Ennio Tassinari nel 1943 entrò nell’Ori (Organizzazione resistenza italiana), guidata da Raimondo Craveri. Contemporaneamente fu incorporato nell’Oss (Office of strategic services). In questa veste, con i nomi di battaglia Mario Santini e Ennio, effettuò tra il 1943 e il 1945 quattro missioni in territorio occupato, con la funzione di organizzare la rete di collegamenti tra la Resistenza e gli alleati e di trasmettere piani e informazioni di carattere militare e politico. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: carteggio, biglietti postali, articoli di giornale, carte d’identità, inviti a manifestazioni, relazioni, recensioni di libri, fotografie, carte geografiche, libri, una biografia, un manifesto, un floppy. Tra i soggetti produttori si segnalano: Vittorio Gozzer, il Clnai, il Quartier generale Teatro mediterraneo delle operazioni dell’Armata americana, l’associazione Fiamme Verdi, l’Ori, il Comune di Lucca, William Corvo, la Oss Society inc., la National Italian American Foundation, lo stesso Tassinari. E’ stato donato da Tassinari nel 2002.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

 

Fondo: Tolomelli Araldo

Buste: 7

Estremi cronologici: 1944-1994;

Araldo Tolomelli, noto anche come Aroldo, nacque ad Argelato (Bo) il 23 febbraio 1921. Nella Resistenza bolognese ricoprì il ruolo di vicecomandante delle Sap (Squadre di azione patriottica) e dopo la Liberazione fu un dirigente del Partito comunista italiano. Espatriò in Cecoslovacchia quando venne accusato dell’uccisione di un proprietario terriero nel clima di tensione creato dall’attentato a Palmiro Togliatti. A Praga, dal 1951, fu caporedattore di Radio Oggi in Italia, emittente controllata dal Pci e del regime comunista cecoslovacco. Tolomelli rifiutò l’amnistia dichiarandosi sempre innocente, tornò in Italia nel 1966, quando le imputazioni contro di lui decaddero definitivamente. Riprese quindi l’attività politica nelle file comuniste, fu eletto Senatore nel 1976 e nel 1979 e Consigliere comunale a Bologna nel 1980 e nel 1985. Le vicende che lo hanno visto protagonista sono ricostruite nel libro di Ludovico Testa, La vita è lotta. Storia di un comunista emiliano, Reggio Emilia, Diabasis, 2007. Tolomelli è deceduto a Bologna il 5 aprile 2011. Il fondo si compone di bozze di discorsi pubblici e di ricostruzioni storiche, ritagli di giornali, corrispondenza. I temi prevalenti sono: la Resistenza nel bolognese, la storia del Pci, la violenza nel secondo dopoguerra, i comunisti italiani esuli in Cecoslovacchia, il dibattito sulle politiche militari della Repubblica italiana. Il fondo è stato depositato presso l’Istituto Parri dai famigliari di Tolomelli nel 2018.

Compilatore: Luca Pastore, 2018

 

Fondo: Trombetti Ettore

Buste: 1

Estremi cronologici: 1958 – 1965;

Nato nel 1895 a S. Maria Capua Vetere, Ettore Trombetti, interventista, partecipò alla prima guerra mondiale, poi alla spedizione fiumana. Uscito nel 1921 dal Fascio di combattimento di Bologna, passò all’antifascismo dopo il delitto Matteotti. Duramente perseguitato dal fascismo, fu nel 1942 tra i fondatori del Partito d’Azione bolognese. Trasferitosi a Roma per motivi di sicurezza, prese parte alla Resistenza nelle formazioni militari Giustizia e libertà, partecipando alle operazioni che portarono alla liberazione sia di Firenze che di Bologna. Fu membro della prima Giunta comunale di Bologna, nominata dal Cln e dall’Amg. Svolse la professione di avvocato. Il fondo è costituito da un carteggio fra Trombetti e Federico Comandini, relativo a Viola Tabarroni, vedova Zamboni, madre di Anteo Zamboni. Il fondo è stato donato da Brunella Dalla Casa nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Valli Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1954 – 1959;

Avvocato, azionista bolognese, Giorgio Valli fu tra i fondatori di Unità popolare e membro del Consiglio direttivo dell’associazione culturale La Consulta. Il fondo è costituito da: carteggio con esponenti della politica e della cultura degli anni Cinquanta; da appunti, indirizzari, elenchi di abbonati a “Nuova Repubblica”, telegrammi, volantini, biglietti da visita, pagine di giornali. In un fascicolo si conserva il carteggio con Tristano Codignola. Tra i corrispondenti si segnalano: il movimento politico Autonomia socialista, la Sezione provinciale di Bologna del Pli, il Partito d’Azione, la Fiap, Ferruccio Parri, Leo Valiani. Altra documentazione è conservata presso l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vecchietti Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1949 – 1959;

Nato a Bologna nel 1907, Giorgio Vecchietti è stato giornalista, membro del gruppo di intellettuali Antonio Labriola e redattore di “Tempi nuovi”. Il fondo è costituito da articoli e recensioni di Vecchietti, appunti, biglietti da visita, quotidiani, una carta geografica dell’Etiopia. E’ pervenuto unitamente ai volumi della biblioteca privata di Vecchietti, catalogati e collocati nella biblioteca dell’Istituto. E’ stato depositato dalla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna nel 1989.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vicchi Giorgio

Buste: 2

Estremi cronologici: 1944 – 1954; 1974 – 1995;

Giorgio Vicchi, nato a Bologna nel 1925, partecipò alla Resistenza in Veneto, Friuli e Trentino, in qualità di vice commissario politico del Gruppo brigate Vittorio Veneto e poi di commissario politico della brigata Ciro Menotti, con il nome di battaglia Giorgio. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: diario partigiano, comunicazioni a convegni; relazioni di azioni partigiane delle brigate Garibaldi – Veneto e della divisione Nino Nannetti; articoli di giornale; cenno storico sulla brigata Ciro Menotti, carte di Raimondo Lacchin (nome di battaglia Chirurgo), comandante della brigata Ciro Menotti; appunti di comizi; proposte di ricompensa al valor militare; decreto di una citazione e di una sentenza; carte della Segreteria particolare del duce sulla situazione politica in provincia di Belluno; carte dell’attività di Vicchi in qualità di presidente dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo è stato donato da Vicchi in successivi periodi tra gli anni Ottanta e il 1995.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vighi Roberto

Buste: 4

Estremi cronologici: 1818 – 1844; 1910 – 1950;

Nato a Monaco di Baviera nel 1891, Roberto Vighi nel 1911 si iscrisse al Psi, organizzazione nella quale ricoprì anche incarichi direttivi. Avvocato, negli anni Venti e Trenta difese parecchi coloni in cause civili per l’applicazione dei patti del 1920. Subì numerose aggressioni fasciste e fu soggetto a sorveglianza durante il regime; nel 1939 fu sottoposto a un mese di carcerazione, poi a procedimento disciplinare da parte del Sindacato fascista avvocati e procuratori. Partecipò alla Resistenza, sia come dirigente politico del Psup che come militante della brigata Matteotti città. Il fondo è costituito da: carteggio, appunti, pratiche di cause civili, copie di atti notarili risalenti ai primi decenni dell’Ottocento, stampa socialista, opuscoli, statuti di cooperative, libretti di colonìa e di amministrazione di tenute; carte, in copia fotostatica, relative al procedimento disciplinare, avviato dal Sindacato fascista avvocati e procuratori di Bologna nei confronti di Vighi. Il fondo è pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Vincenti Giuliano

Buste: 2

Estremi cronologici: 1924; 1944 – 1997;

Giuliano Vincenti, nato a Molinella nel 1925, iscritto al Partito socialista, disertò la chiamata alle armi nel 1943; arrestato, disertò nuovamente nel 1944. Nel giugno dello stesso anno raggiunse la brigata Matteotti di montagna Toni sull’Appennino tosco-emiliano, combattendo per la Resistenza con il nome di battaglia Saetta. Nell’inverno 1944-1945 operò nel battaglione Bevilacqua della 5ª brigata Matteotti Bonvicini. Arrestato dai tedeschi nel febbraio 1945 e detenuto a Medicina e a Imola, venne liberato nell’aprile dello stesso anno. Il fondo è costituito da carte originali e in copia fotostatica: dattiloscritti, opuscoli, volantini, manifesti, fotografie, ritagli di giornale, appunti, relativi alla Resistenza in Emilia-Romagna e più in generale alla vita politica sia italiana che locale dal dopoguerra a oggi. Tra i soggetti produttori si segnalano: la Federazione bolognese del Psi, il Comitato provinciale di Bologna del Partito comunista d’Italia marxista leninista, Lotta Continua, il carcere di San Vittore di Milano. Il fondo è stato donato da Vincenti negli anni Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 27/02/2003.

Fondi di enti – Raccolte
Schede sintetiche (per la consultazione scrivere a: luca.pastore@istitutoparri.it)

Fondo: Collotti Enzo (Raccolta di documenti in copia della Militärkommandatur di Bologna, Ferrara, Parma)

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1944;

Il fondo è costituito da stampe di microfilm, conservati a Milano presso l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Si tratta dei rapporti delle Militärkommandatur di Bologna, Ferrara, Parma, raccolti e utilizzati da Enzo Collotti per un convegno e per la pubblicazione del volume: L’occupazione tedesca nelle carte dell’amministrazione militare (ottobre 1943-settembre 1944). Il fondo è stato donato da Collotti nel 1975. Nota bibliografica: Collotti Enzo, L’occupazione tedesca nelle carte dell’amministrazione militare (ottobre 1943-settembre 1944), in: Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L’Emilia-Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, 1975, v. II, pp. 351-427

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Dolci Fabrizio (Raccolta di documenti in copia: ministero dell’interno-Direzione generale della pubblica sicurezza-Divisione affari generali e riservati; Segreteria particolare del duce – carteggio riservato; Partito nazionale fascista – direttorio nazionale)

Buste: 15

Estremi cronologici: 1918 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, raccolte da Fabrizio Dolci per una ricerca promossa nella seconda metà degli anni Ottanta dall’Istituto storico Parri Emilia-Romagna sul Pnf nella regione. Gli originali sono conservati presso alcuni fondi dell’Archivio centrale dello stato: ministero dell’interno-Direzione generale della pubblica sicurezza-Divisione affari generali e riservati; Segreteria particolare del duce – carteggio riservato; Partito nazionale fascista – direttorio nazionale. Si tratta prevalentemente di carteggio e relazioni dei prefetti e dei questori delle province dell’Emilia-Romagna al ministero dell’Interno; fascicoli personali di esponenti dellla vita politica emiliano-romagnola; carteggio delle federazioni provinciali del Pnf emiliano con la segreteria politica del Pnf nazionale. Il fondo è stato donato da Fabrizio Dolci dopo il 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Dote – Documentazione sul terrorismo

13 quaderni, 7 scatole

Estremi cronologici: 1980-1986;

Fondo riservato

Nel 1981 l’Istituto Cattaneo di Bologna ha avviato un programma di ricerca sul terrorismo e la violenza politica che si è concluso nel 1988, dando luogo a un’imponente serie di indagini e analisi. Dal 1984 è iniziata la fase che ha dato luogo alla costituzione di un imponente archivio documentario (denominato DOTE) sulla vicenda dei terrorismi italiani. Inoltre, si è dato avvio alla parte empirica del lavoro, consistita nella ricostruzione delle storie di vita di circa 60 protagonisti della stagione della lotta armata in Italia nel corso degli anni settanta e ottanta. Il programma si è concluso alla fine del 1988 e i risultati delle ricerche sono stati pubblicati fino al 1995. Il fondo è costituito da interviste dattiloscritte a ex terroristi rossi e neri, copie di volantini, rivendicazioni, elaborati e documentazione giudiziaria (verbali di interrogatorio, sentenze ecc.) relativi a indagini su organizzazioni politiche quali Potere operaio, Autonomia operaia ecc., formazioni del terrorismo rosso (quali Brigate rosse, Prima linea ecc) e terrorismo nero (Movimento politico Ordine nuovo, vicenda della strage alla stazione di Bologna). Disponibile inventario cartaceo. É stato depositato dall’Istituto Cattaneo nell’aprile 2013.

Compilatore: Luca Pastore, 30/10/2013

Fondo: Partito nazionale fascista – Foglio d’ordini (Raccolta di documenti in copia)

 
Buste: 3
Estremi cronologici: 1926 – 1943

I Fogli d’ordine del Partito nazionale fascista, come annunciato da Benito Mussolini nel primo numero, recavano «gli ordini delle supreme Gerarchie del partito, gli ordini e i comunicati del Segretario Generale e qualche nota delucidativa e orientatrice». I fascicoli, in copia fotostatica, sono stati raccolti dal n. 1 del 31 luglio 1926 al n. 293 del 25 giugno 1943 da Maria Serena Piretti, docente dell’Università di Bologna, per una ricerca promossa nella seconda metà degli anni Ottanta dall’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna sul Pnf nella regione. Sporadiche le lacune. Gli originali sono conservati presso l’Archivio centrale dello stato. Il fondo è stato donato da Maria Serena Piretti dopo il 1988.

Compilatore: Pastore Luca 03/02/2011

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Anzola dell’Emilia

Buste: 1

Estremi cronologici: 1942 – 1960;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Anzola dell’Emilia: carteggio con la Prefettura e la Questura di Bologna, ordini del giorno e istruzioni del Comando tedesco, verbali del Cln di Anzola, rapporti dell’Allied military government. E’ stato acquisito alla fine degli anni Sessanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Borgo San Lorenzo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1919 – 1922;

Carte del Comune di Borgo S. Lorenzo (Firenze): verbali, estratti di verbale e delibere del Consiglio comunale, pratiche e carteggio amministrativo, prospetti, una rubrica. Le materie ricorrenti sono lo stato dell’occupazione e il regime di tassazione nell’ambito del territorio comunale. Il fondo è stato acquisito prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 18/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Camugnano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1942 – 1944; 1974;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Camugnano, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La Resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: carteggio, ordinanze e disposizioni della Prefettura e della Questura di Bologna, circolari della Sepral di Bologna. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Castel di Casio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1942 – 1946;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Castel di Casio, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: decreti e proclami dell’Amg, informazioni e dichiarazioni di brigate partigiane e di persone, ordinanze del sindaco. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Gaggio Montano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1922 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Gaggio Montano, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), prevalentemente: verbali delle sedute del Consiglio comunale, deliberazioni della Giunta e del Cln locale. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Granaglione

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, dell’archivio comunale di Granaglione, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), prevalentemente: deliberazioni del Consiglio comunale e del Cln locale. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Lizzano in Belvedere

Buste: 1

Estremi cronologici: 1920 – 1945;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Lizzano in Belvedere, reperite in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977), relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: note informative, decreti di Questura e Prefettura di Bologna, comunicazioni del podestà di Lizzano in Belvedere, avvisi del sindaco alla popolazione, autorizzazioni del commissario prefettizio. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di Porretta Terme

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di Porretta Terme, raccolte in occasione del convegno Lotte sociali e lotta armata. La resistenza nelle zone montane delle province di Bologna, Modena, Pistoia (Lizzano in Belvedere, 24-25 settembre 1977) relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: disposizione della Prefettura di Bologna e del Comando militare germanico di Bologna, deliberazioni e note informative del podestà di Porretta Terme. Il fondo è pervenuto dopo il 1977.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Raccolta di documenti, in copia dal Comune di San Giovanni in Persiceto

Buste: 5

Estremi cronologici: 1933 – 1946;

Carte, in copia fotostatica, dell’Archivio comunale di S. Giovanni in Persiceto, raccolte per una ricerca sulle fonti documentarie della Resistenza in Emilia, relative ad alcune categorie del corrispettivo titolario d’archivio, particolarmente: carteggio e relazione del podestà di S. Giovanni in Persiceto, comunicazioni della Prefettura di Bologna, ordinanze e deliberazioni del podestà, circolari del Consiglio provinciale delle corporazioni in Bologna, deliberazioni del commissario prefettizio. Il fondo è pervenuto nel 1970.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Volantini sulle lotte studentesche e operaie 1968-1970

Buste: 1

Estremi cronologici: 1966-1971;

Il fondo è costituito da una miscellanea di volantini originali prodotti da diversi collettivi studenteschi (in netta prevalenza) e operai e risalenti al periodo delle lotte e delle occupazioni all’Università di Bologna e alle scuole medie superiori cittadine tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. In particolare, i documenti trattano delle occupazioni delle facoltà di Fisica e Ingegneria, dei licei Righi e Galvani e delle scuole Aldini-Valeriani. Una parte consistente fa capo genericamente al Movimento Studentesco. Tra gli enti produttori sono rappresentati anche Avanguardia Operaia, Lotta Continua, Unione Comunisti Italiani M.L., alcuni partiti politici, l’ARCI, movimenti di matrice cattolica e di destra, nonché il collettivo dell’Istituto per i ciechi Cavazza. Tutti i materiali sono prodotti a Bologna, con l’eccezione di due volantini del Fronte Giovanile di Riccione e di un volantino del PSIUP di Rimini. Non sono state rintracciate notizie sulla pratica di deposito del fondo.

Compilatore: Luca Pastore 11/07/2017

Fondi privati – Raccolte
Schede sintetiche (per la consultazione scrivere a: luca.pastore@istitutoparri.it)

Fondo Amadei Maria – Fabbri Augusto

Buste: 1
 Estremi cronologici: 1881 – 1949;

 La contessa Maria Amadei, vedova Zampieri, era proprietaria di terreni coltivati ed edifici; Augusto Fabbri era titolare di una ditta specializzata in lavori edili. Probabilmente tra i due, vissuti a Imola tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, esisteva un rapporto di parentela. La documentazione riflette soprattutto le attività economiche in cui erano impegnati. Il fondo si compone di manifesti, volantini pubblicitari, pubblicazioni parrocchiali, polizze assicurative, corrispondenza, fatture, documenti contabili etc. Tra gli enti produttori si segnalano la Società cooperativa per le case operaie di Imola, la Cattedra ambulante d’agricoltura, il Consorzio agrario cooperativo imolese, la Federazione provinciale dei sindacati fascisti degli agricoltori, la Confederazione fascista degli industriali, il comune di Imola, la succursale imolese della Camera del lavoro di Bologna etc. Il fondo è stato acquistato nel 1993.

Compilatore: Luca Pastore 25/08/10.

Fondo: Amadori Bruna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944;

Le carte sono state raccolte da Bruna Amadori, nata nel 1910 a Cadoneghe (Pd), poi residente a Bologna, attiva, dopo l’8 settembre 1943, nella 28ª brigata Garibaldi Gordini, insieme al marito Gaetano Mario Verdelli, comunista, animatore di molteplici attività clandestine a Bologna, Rimini e Ravenna e diretto collaboratore di Arrigo Boldrini, Bulow. Il fondo è costituito da una filza di messaggi dattiloscritti del comando partigiano della 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini e del comando dell’8ª Armata inglese, relativi a operazioni militari, di vettovagliamento e di supporto reciproco tra partigiani e alleati, nella fase di sfondamento del fronte sul fiume Senio (Ra). I messaggi, raccolti e tradotti da Bruna Amadori, sono preceduti da un resoconto delle operazioni partigiane nella zona di Ravenna, redatto dal quartier generale dell’8ª Armata. E’ pervenuto dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Anderlini Franca

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da materiale in copia fotostatica relativo all’argomento della tesi di Franca Anderlini, laureatasi presso l’Università degli studi di Bologna (aa. 1970-1971), con una tesi dal titolo: La politica del Cln a Bologna dalle origini alla liberazione (relatore prof. Aldo Berselli): relazioni, disposizioni, corrispondenza, resoconti, volantini, manifesti, programmi politici. Tra i soggetti produttori si segnalano: Cln provinciale di Bologna, Partito d’Azione di Bologna, Cln regionale Emilia-Romagna, Cln di Calderara di Reno, Cumer, Comitati regionali Emilia-Romagna del Pci e del PdA, brigate d’assalto Garibaldi, Cln di Medicina. Le carte sono state donate da Franca Anderlini dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Antonioni Ezio

Buste: 2

Estremi cronologici: 1876 – 1899; 1919 – 1929; 1943 – 1953; 1973;

Il fondo è costituito dalla documentazione raccolta da Ezio Antonioni (San Lazzaro di Savena, 1923) che partecipò alla Resistenza in Veneto in qualità di commissario politico del battaglione Col di Lana della brigata Pisacane, poi della brigata Feltre e di vice commissario politico delle brigate Gramsci della divisione Garibaldi Belluno. Il fondo è costituito da materiale, originale e in copia fotostatica, riconducibile a due nuclei documentari: carteggi, manifesti, opuscoli di volontari fiumani e associazioni nazionaliste degli anni Venti, quali il Comitato nazionale dalmata, l’Associazione nazionale piccoli italiani, l’Associazione nazionalista italiana; appunti, lettere, proclami, relazioni, diari partigiani, stampa clandestina e non, bollettini, manifesti, relativi alla Resistenza in Veneto. Tra i soggetti produttori si segnalano: le brigate d’assalto Garibaldi, il Comando della divisione Nino Nannetti, la Delegazione triveneta delle brigate Garibaldi, la Federazione bellunese del Pci, il Comune di Feltre, la Corte di assise dell’Aquila, i partigiani Giuseppe Landi, Nello Rizzoli, Francesco Sabatucci, lo stesso Antonioni. E’ stato donato da Antonioni in successivi periodi, tra gli anni Settanta e Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Arbizzani Luigi

Buste: 5

Estremi cronologici: 1919 – 1984;

Luigi Arbizzani (1924, S. Giorgio di Piano-2004, Bologna) partecipò alla Resistenza nel battaglione Tampellini della 2ª brigata Garibaldi Paolo, con il nome di battaglia Oddone. Operò a S. Giorgio di Piano dove fu ferito in combattimento. Studioso dell’antifascismo e della Resistenza in Emilia-Romagna, si è altresì impegnato nell’ambito della politica culturale, in qualità di membro dei consigli direttivi dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna e dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da: trascrizioni di documenti originali, giornali, manifesti, volantini, stampa clandestina, bozze di saggi, ritagli di giornale, testimonianze di partigiani e antifascisti, tavole 1:25000 dell’Istituto geografico militare, relativi prevalentemente a fascismo, antifascismo e Resistenza in Emilia-Romagna. Tra i soggetti produttori si segnalano: le Federazioni del Pci di Bologna, Modena e Budrio, i Comuni di Bologna, Reggio Emilia, Budrio, Imola, Carpi e Solarolo, la Questura di Bologna, la Guardia nazionale repubblicana di Bologna, il Clnai, il Cln regionale Emila-Romagna, il Cln di Imola, il Comando della 15ª brigata Diavolo, il Partito d’Azione di Modena, la Federazione provinciale dei lavoratori della terra di Bologna. Su richiesta è disponibile la descrizione analitica del fondo. Il fondo è stato donato da Arbizzani in successivi periodi fra il 1970 e il 1985.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Azzoni Enrico

Buste: 1

Estremi cronologici: 1943 – 1946;

Enrico Azzoni è stato protagonista della Resistenza nel Mantovano. Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da carteggio e relazione storica dell’attività della 1ª brigata Garibaldi Casalmaggiore Viadana, dichiarazioni di attività partigiana, decreto di condanna di alcuni partigiani, elenchi di partigiani arrestati, relazione su fatti accaduti a Grizzana Morandi tra il 1944 e il 1945. E’ stato donato da Azzoni nella seconda metà degli anni Ottanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Ballanti Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1913; 1944;

Giorgio Ballanti, nato a Bologna nel 1900, iscritto al Partito socialista, nel 1921 subì una grave aggressione da parte fascista. Fu rappresentante del Psi nel Cln di zona Libia di Bologna e membro del primo Consiglio comunale di Bologna post liberazione. Il fondo è costituito da: schede elettorali delle elezioni politiche del 1913, una copia di “Tempi nuovi”, una lettera della 66ª brigata Garibaldi. E’ stato donato da Ballanti prima del 1983. Nota bibliografica: “Tempi nuovi”, 1 lu. 1944, n. 1

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Bartolini Aldo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1945;

Il fondo, donato da Aldo Bartolini nel 1983 in copia fotostatica, è costituito da circolari, rapporti, relazioni, diario della formazione Rodo, carteggi di brigate partigiane, in particolare la 64ª Antonio Gramsci, con il Comando della divisione Modena.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Bergonzini Luciano

Buste: 6

Estremi cronologici: 1913 – 1917; 1930 – 1947; 1965 – 1977; 1988 – 1992;

Luciano Bergonzini, nato a Bologna nel 1919, svolse dapprima attività antifascista all’interno dell’Università di Bologna, contribuendo in seguito all’organizzazione dei primi nuclei resistenziali nella valle dell’Idice. Nel giugno 1944 entrò a far parte del comando della 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, nel dicembre dello stesso anno si arruolò volontario nel Gruppo di combattimento Legnano. Professore di statistica all’Università di Bologna, ha svolto anche l’attività di storico del fascismo e della Resistenza locali e ricoperto gli incarichi di direttore e di membro del Consiglio direttivo dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo, in originale e in copia, è costituito da carte, dossiers, fotografie, manifesti, opuscoli, giornali, relativi a fascismo, antifascismo e Resistenza a Bologna e in Emilia-Romagna. Tra i soggetti produttori si segnalano: organismi resistenziali, quali il Clnai, il Cumer, il Cvl, il Cln regionale Emilia-Romagna, i Cln provinciali di Bologna, Reggio Emilia, Piacenza, il Comando piazza Bologna, il Comando generale brigate Garibaldi, la brigata Giustizia e libertà di montagna; partiti politici, quali il Pnf, il Pfr, il Pci, il Psi, il PdA; istituzioni, quali il Comune e la Prefettura di Bologna. Su richiesta è disponibile la descrizione analitica del fondo. Il fondo è stato donato da Luciano Bergonzini in successivi periodi dal 1968 al 1999.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Bergonzini Mauria

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica, raccolte da Mauria Bergonzini per la preparazione della tesi di laurea dal titolo: Per lo studio dei rapporti tra la Resistenza e gli alleati – Le carte del Public Record Office dal 1943 alla caduta del governo Parri (Università degli studi di Bologna, aa. 1975-1976, relatore prof. Enzo Collotti). Esso comprende memorandum, note, comunicazioni, carteggi in lingua inglese sulla situazione militare, politica e sociale dell’Italia negli anni 1943-1945, riprodotti dagli archivi del PRO di Londra; trascrizioni, traduzioni, appunti vari. Il fondo è stato donato da Mauria Bergonzini dopo il 1976.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Bertesi Alfredo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1890 – 1915;

Alfredo Bertesi, nato a Carpi nel 1851, socialista, nel 1896 divenne parlamentare, venendo poi rieletto per diverse legislature. Interventista, partecipò alla prima guerra mondiale. Nel 1920 fu nominato senatore. Fu tra i fondatori della società anonima Il Truciolo. Il fondo è costituito da carte in copia fotostatica: carteggio, articoli di giornali, statuto della società Il truciolo. E’ stato donato da Gilberta Bonezzi dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 20/02/2003.

Fondo: Berti Arnoaldi Veli Francesco

Buste: 3

Estremi cronologici: 1921 – 1943; 1986 – 2009;

Nato a Bologna nel 1927, Francesco Berti Arnoaldi Veli fu tra gli organizzatori dei primi gruppi della brigata Giustizia e libertà di montagna, poi membro del Cln di Gaggio Montano fino alla liberazione, con il nome di battaglia Checco. E’ stato nel dopoguerra animatore della vita politico-culturale di Bologna, promotore di comitati e associazioni locali e presidente dell’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da documentazione su Unità Popolare a Bologna, bollettini e manifesti degli anni Venti relativi ad agricoltura e lavoratori agricoli in Emilia, appunti, fogli a stampa, ritagli di giornale relativi a orientamenti programmatici del fascismo e a contratti di lavoro vigenti nella provincia di Bologna, una circolare del ministero delle Corporazioni – Direzione generale consumi industriali, una memoria di Mario Guidoni, capitano dell’esercito in s.p.e., sulla sua attività patriottica, alcuni fascicoli relativi alla preparazione del convegno N° 1. Special Force nella Resistenza italiana (Bologna, 28-30 aprile 1987). Il fondo è stato donato da Berti Arnoaldi Veli tra la fine degli anni Ottanta e il 2009.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Bonfiglioli Giorgio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944 – 1947;

Giorgio Bonfiglioli, nato a Bologna nel 1916, fu membro del comitato di redazione della rivista “Tempi nuovi” e del gruppo di intellettuali Antonio Labriola. Il fondo è costituito da carte, originali e in copia fotostatica, della Guardia nazionale repubblicana – Comando provinciale di Bologna e del Partito d’Azione, riguardanti il PdA bolognese e alcuni suoi esponenti in particolare. E’ stato donato da Bonfiglioli tra il 1968 e il 1970.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2002.

 Fondo: Casali Luciano

Buste: 5

Estremi cronologici: 1920 – 1953; 1967 – 1981;

Il fondo di Luciano Casali, studioso e docente universitario di storia contemporanea, è costituito da materiale, in originale e in copia fotostatica, prevalentemente raccolto per le sue ricerche storiche: carteggi, rapporti, verbali di interrogatori, fotografie, manifesti, volantini, tessere, stampa. Tra i soggetti produttori si segnalano: partiti, quali il Pci, il Pnf di Modena e il Pfr di Fiumalbo (Mo), l’Msi, il Psi, il Pdup; organismi partigiani, quali il Cumer, il Cvl, il Comando divisione Modena, il Corpo d’armata Centro Emilia, il Comando zona provincia di Modena, il Comando provinciale Sap Modena; istituzioni come prefetture, il Senato della Repubblica, amministrazioni provinciali e comunali emiliane, il ministero dell’Interno; associazioni come l’Azione cattolica, la Gioventù cattolica italiana, l’Associazione agricoltori modenesi, la Camera confederale del lavoro di Ravenna, comitati antifascisti vari, comitati di solidarietà con i perseguitati politici spagnoli. E’ stato donato da Casali in successivi periodi, dal 1978 all’inizio degli anni Novanta.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Casari Adelia

Buste: 15

Estremi cronologici: 1943 – 1995;

Adelia Casari, nata nel 1919 a Medolla (Mo), nell’aprile 1944 entrò in contatto con il movimento partigiano; in ottobre si unì al battaglione Marzocchi della 63ª brigata Garibaldi Bolero, militando nella Resistenza con i nomi di battaglia Emma e Nigren. Attivista dell’Anpi di Bologna, ha partecipato all’organizzazione di numerose iniziative (commemorazioni, celebrazioni, concorsi, mostre) incentrate sulla storia e la memoria della Resistenza a Bologna. Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da carteggi, verbali di riunione, bollettini, quaderni, fatture, cartoncini d’invito, temi scolastici, disegni, poesie, tessere, mappe, fotografie, giornali, manifesti. Tra i soggetti produttori si segnalano: organismi della Resistenza quali il Cln di Parma e Forlì, il Cumer, il Cln degli intellettuali; partiti e movimenti politici attivi a Bologna come il Pci, Il Manifesto, Lotta Continua; sindacati quali la Federazione provinciale Cgil Cisl Uil, la Federazione nazionale lavoratori degli enti locali e ospedalieri Cgil, la Federbraccianti. E’ stato donato da Adelia Casari in successivi periodi tra la seconda metà degli anni Settanta e il 1995.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Collotti Enzo

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1944;

Il fondo è costituito da stampe di microfilm, conservati a Milano presso l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Si tratta dei rapporti delle Militärkommandatur di Bologna, Ferrara, Parma, raccolti e utilizzati da Enzo Collotti per un convegno e per la pubblicazione del volume: L’occupazione tedesca nelle carte dell’amministrazione militare (ottobre 1943-settembre 1944). Il fondo è stato donato da Collotti nel 1975. Nota bibliografica: Collotti Enzo, L’occupazione tedesca nelle carte dell’amministrazione militare (ottobre 1943-settembre 1944), in: Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L’Emilia-Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, 1975, v. II, pp. 351-427

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Conti Stefania

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1946;

Il fondo, in copia fotostatica, è costituito da circolari e telegrammi del ministero di Grazia e giustizia – Direzione generale affari penali, inviati alla Procura generale di Bologna, relativi a giustizia ed epurazione. E’ stato donato da Stefania Conti prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Dogheria Carlo

Consistenza: 1 fascicolo

Estremi cronologici: 1967;

Carlo Dogheria, nato a Bologna nel 1946, è stato insegnante, giornalista e saggista. Il fondo si compone di documentazione raccolta da Dogheria relativa al dibattito sul funzionamento e l’organizzazione dell’Università di Bologna nel 1967: rassegna stampa, riviste, volantini di associazioni studentesche e verbali del Comitato consultivo della Facoltà di Lettere e filosofia. Le carte sono state donate da Lorenza Servetti in data imprecisata. Ulteriore documentazione è stata depositata da Dogheria al Centro di documentazione “Mauro Rostagno” della Fondazione Museo storico del Trentino.

Compilatore: Luca Pastore, 16/5/2017

Fondo: Dolci Fabrizio

Buste: 15

Estremi cronologici: 1918 – 1944;

Carte, in copia fotostatica, raccolte da Fabrizio Dolci per una ricerca promossa nella seconda metà degli anni Ottanta dall’Istituto storico Parri Emilia-Romagna sul Pnf nella regione. Gli originali sono conservati presso alcuni fondi dell’Archivio centrale dello stato: ministero dell’interno-Direzione generale della pubblica sicurezza-Divisione affari generali e riservati; Segreteria particolare del duce – carteggio riservato; Partito nazionale fascista – direttorio nazionale. Si tratta prevalentemente di carteggio e relazioni dei prefetti e dei questori delle province dell’Emilia-Romagna al ministero dell’Interno; fascicoli personali di esponenti dellla vita politica emiliano-romagnola; carteggio delle federazioni provinciali del Pnf emiliano con la segreteria politica del Pnf nazionale. Il fondo è stato donato da Fabrizio Dolci dopo il 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 21/02/2003.

Fondo: Gagliani Dianella

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945; 1971 – 1978;

Dianella Gagliani, studiosa e docente universitaria di storia contemporanea, ha donato le sue carte dopo il 1983. Nel fondo si individuano due nuclei di carte, originali e in copia fotostatica, riguardanti la sua attività di ricerca e l’impegno politico in ambito universitario. Il primo è costituito da rapporti, relazioni, note informative dell’Amg sulla situazione militare, politica e sociale in Italia nel 1945; il secondo da volantini, opuscoli, bollettini, relazioni, circolari, prodotti negli anni Settanta da sindacati, collettivi politici, partiti, sulla riforma dell’Università. Tra i soggetti produttori si segnalano: l’Assemblea docenti precari dell’Università di Bologna, il Consiglio nazionale universitario della Fgci, Lotta continua, il Partito di unità proletaria per il comunismo, il Consorzio provinciale per la pubblica lettura di Bologna.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Garagnani Giovanna

Buste: 1

Estremi cronologici: 1909 – 1919;

Il fondo è costituito da: un libretto di viaggio e uno Statuto della Federazione generale italiana fra gli addetti alle arti edilizie – Sezione fornaciai di Bologna; una tessera dell’Università popolare Giuseppe Garibaldi di Bologna. E’ pervenuto prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Gherardi Luciano

Buste: 1

Estremi cronologici: 1945 – 1985;

Il fondo, in originale e in copia fotostatica, è costituito da articoli di bollettini relativi a commemorazioni della Resistenza, una relazione sull’attività svolta dal Cln di Marzabotto, un numero del bollettino della Comunità parrocchiale dei SS. Bartolomeo e Gaetano, un foglio del registro dei morti della parrocchia di Tanico in comune di Marzabotto. E’ stato donato da don Luciano Gherardi dopo il 1985.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Girotti Demetrio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1944;

Nato a Bologna nel 1900, Demetrio Girotti collaborò con la 36ª e la 62ª brigata Garibaldi, fornendo viveri ai partigiani. Le carte, da lui donate prima del 1983, consistono in due buoni di requisizione delle brigate sopraddette.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 25/02/2003.

Fondo: Gnudi Cesare

Buste: 1

Estremi cronologici: 1946; 1963;

Nato a Ozzano dell’Emilia (Bo) nel 1910 e iscritto al Partito d’Azione, Cesare Gnudi militò nel movimento Giustizia e libertà. Fu tra gli organizzatori del servizio incaricato di assistere i prigionieri di guerra alleati e gli ebrei perseguitati e collaborò con la Commissione radio che teneva i rapporti con gli alleati. Il fondo è costituito da circolari e fogli a stampa del PdA e da carte relative alle celebrazioni per il 20° anniversario della Resistenza. Il fondo è stato donato da Gnudi prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 07/05/2003.

Fondo: Lippi Giampietro

Buste: 1

Estremi cronologici: 1926 – 1945;

Il fondo di Giampiero Lippi, bolognese, direttore didattico e studioso della Resistenza locale, è costituito dal carteggio della brigata Stella rossa Lupo, certificati, permessi di soggiorno e di circolazione, attestati, tessere di appartenenti alla brigata. Il fondo è stato donato, in copia fotostatica, da Lippi dopo il 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Masulli Ignazio

Buste: 2

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo di Ignazio Masulli, studioso e docente universitario di storia contemporanea, è costituito da carte, in copia fotostatica, utilizzate per un convegno e per la pubblicazione: L’Emilia Romagna nelle carte del governo di Salò. Si tratta di rapporti dei questori, degli ispettori di zona, dei capi delle province emiliano-romagnole al ministero dell’Interno e a Mussolini, conservati presso l’Archivio centrale dello Stato nei fondi: ministero dell’Interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati; Segreteria particolare del duce, Carteggio riservato. Il fondo è stato donato da Masulli dopo il 1975. Nota bibliografica:  Masulli Ignazio, L’Emilia Romagna nelle carte del governo di Salò, in: Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L’Emilia Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, 1975, v. II, pp.429-477.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Mazzanti Gastone

Buste: 3

Estremi cronologici: 1943 – 1945;

Il fondo è costituito da carte e fotografie, in copia, i cui originali sono conservati presso il Public Record Office, l’Imperial War Museum, il Royal Air Force Museum e il Polish Institute and Sikorski Museum di Londra, i National Archives di Washington e l’Air Force Historical Research Agency presso la base aerea di Maxwell a Montgomery in Alabama. Sono state raccolte per una ricerca sui bombardamenti aerei subiti dalla città di Bologna durante il secondo conflitto mondiale, i cui risultati sono stati pubblicati da Gastone Mazzanti nel libro: Obiettivo Bologna. Open the doors: bombs away, Bologna, Costa Editore, 2001. Il fondo è stato donato da Mazzanti nel 2001.

Nota bibliografica: Mazzanti Gastone, Obiettivo Bologna. Open the doors: bombs away, Bologna, Costa Editore, 2001

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.

Fondo: Pannocchia Paolo

Buste: 1

Estremi cronologici: 1951 – 1957; 1981 – 1986;

Paolo Pannocchia, partigiano delle brigate Garibaldi operanti in Toscana, fu arrestato nel 1951 per fatti di tipo politico risalenti al 1944. Il fondo è costituito da materiale originale e in copia fotostatica: carte dei processi Attilio Sgnaolin e Severino Marchioro; opuscoli e quotidiani relativi alle vicende processuali di Sante Danesin, Giordano Giaconi e Paolo Pannocchia, risalenti alla metà degli anni Cinquanta; opuscoli degli anni Ottanta sulla storia della Resistenza nel Padovano; un rapporto della Sezione problemi dello Stato del Pci, sull’inchiesta di massa sul terrorismo svolta negli anni Ottanta. Il fondo è stato donato da Pannocchia nel 1988.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Preti Alberto

Estremi cronologici: 1935-1985;

Buste: 7

Alberto Preti è nato a Bologna il 13 novembre 1947, è docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna, i suoi studi e le sue pubblicazioni riguardano la costruzione della democrazia nel XIX secolo, le trasformazioni dell’economia e della società emiliano-romagnola, la storia del fascismo, la seconda guerra mondiale, il movimento di Resistenza e il secondo dopoguerra. Il fondo si compone di documenti originali e in fotocopia, si tratta di: relazioni di Prefettura, Questura e Arma dei carabinieri su ordine pubblico e situazione politica ed economica a Bologna dagli anni ’30 agli anni ’60 (in copia da Archivio Centrale dello Stato); documentazione sull’economia bolognese dagli anni ’30 agli anni ’80 (da Ministero delle Corporazioni, Camera di commercio, Banca d’Italia etc.); volantini, periodici e documentazione giudiziaria in copia sui fatti del 1977 a Bologna e sull’uccisione di Francesco Lorusso. Il fondo è stato donato da Alberto Preti nel 2018.

Compilatore: Claudia Mazzini, 2018

Fondo: Soglia Paolo (Gnr Reggio Emilia)

1 fascicolo (inserito in Miscellanea 2007, busta 2)
Estremi cronologici: 1944-1945

Il fondo è costituito da documentazione originale dell’Ufficio politico investigativo del Comando provinciale della Guardia nazionale repubblicana di Reggio Emilia. Si tratta dei fascicoli personali relativi ad arrestati, disertori e ricercati per attività antifascista, nonché di persone scomparse. All’interno dei fascicoli sono presenti verbali di arresto e di perquisizione, corrispondenza con presidi locali della Gnr, questure e altri uffici di polizia della Rsi e dei comandi tedeschi, circolari del Comando generale della Gnr, volantini antifascisti, foto, inventari di merce sequestrata, tessere annonarie, tessere di appartenenza a corpi armati o associazioni, fogli di viaggio, elenchi di nominativi, libretti colonici. Il fondo è stato donato nel luglio 2006 da Paolo Soglia, figlio di Sergio Soglia. Quest’ultimo era un noto antifascista e partigiano, membro del Pci e attivo nella Resistenza bolognese nella 66ª brg Jacchia, nella 36ª brg Bianconcini e, infine, nella 1ª brg Irma Bandiera. Strumenti: all’interno della busta è presente un elenco dei nominativi indicati sui fascicoli con segnalazione di eventuale presenza di materiale fotografico.

Compilatore: Luca Pastore, 2 agosto 2007

Fondo: Tassinari Alberto

Buste: 12

Estremi cronologici: 1958 – 1983;

Alberto Tassinari, militante bolognese di movimenti antimilitaristi degli anni Sessanta – Settanta, ha donato le sue carte nel 1995. Il fondo è costituito da: stampati, ciclostilati, opuscoli, volantini, supplementi a quotidiani, ritagli di giornale, fotocopie di saggi e recensioni, relativi a temi della lotta antimilitarista, quali la smilitarizzazione e la sindacalizzazione delle forze di polizia, il problema degli armamenti e delle spese militari in Italia, l’attività del Pci e del Psi su questi temi, la democratizzazione delle forze armate, l’obiezione di coscienza. Tra i soggetti produttori si segnalano: la Federazione Cgil-Cisl-Uil di Bologna, il Pci, il Psi, il Partito di unità proletaria per il comunismo, Proletari in divisa, il Movimento democratico dei soldati delle caserme di Bologna, Acli, Cristiani per il socialismo, Lega degli obiettori di coscienza. I libri e i periodici che facevano parte del fondo sono stati catalogati e collocati nella Biblioteca dell’Istituto.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Travaglini Gianfranco

Buste: 4

Estremi cronologici: 1967 – 1977;

Il fondo è costituito da: verbali di riunione, circolari e comunicati, volantini, ciclostilati, opuscoli, quasi interamente prodotti da Lotta Continua. I libri e i periodici che facevano parte del fondo sono stati catalogati e collocati nella Biblioteca dell’Istituto. E’ corredato da schede analitiche dei fascicoli prodotte negli anni 1998-2000 e consultabili in sede. Il fondo è stato donato nel 1995 da Gianfranco Travaglini, bolognese, dirigente nazionale di Lotta Continua.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2003.

Fondo: Tromellini Angela

Buste: 6

Estremi cronologici: 1969 – 2006;

Nata a Reggio Emilia nel 1949. Iscritta nel 1969 alla facoltà di Magistero dell’Università degli studi di Bologna, Angela Tromellini partecipò ai movimenti studenteschi operando nel collettivo bolognese Operai e studenti, poi confluito nel gruppo del Manifesto. Insegnante dal 1971 al 1978, fu attivista della Cgil-scuola e del movimento degli insegnanti precari. Il fondo è costituito da: ciclostilati, volantini, pagine e ritagli di giornale, appunti, agende, fotografie, libri, relativi a problematiche del lavoro e classe operaia a Bologna, lotte sindacali, lotte per la casa, problemi della scuola, attività del Manifesto e del Pdup di Bologna, 150 ore, aborto, divorzio. Tra i soggetti produttori si segnalano: il Sindacato scuola Cgil-Cisl-Uil di Bologna, le Federazioni provinciale e regionale di Cgil-Cisl-Uil, il Pdup, il Manifesto, Lotta continua, Potere operaio, la Fim-Fiom-Uilm di Bologna, l’Istituto professionale Sirani di Bologna, vari collettivi studenteschi e consigli di fabbrica bolognesi. I libri e i periodici che facevano parte del fondo sono stati catalogati e collocati nella Biblioteca dell’Istituto. Il fondo è stato donato dalla Tromellini nel 1995.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 26/02/2002.

 

Fondo: Vicchi Valerio

Buste: 1

Estremi cronologici: 1968-1970

Il fondo è costituito dalla documentazione raccolta da Valerio Vicchi (Bologna, 1951 – Granarolo dell’Emilia, 2015). Figlio del partigiano e funzionario comunista Giorgio Vicchi, Valerio Vicchi ha frequentato la Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali delll’Università di Bologna, specializzandosi in Botanica. Nel corso degli Studi ha militato nella Suc (Sezione universitaria comunista del Partito comunista italiano). Ha lavorato come dipendente della Direzione Agricoltura della Regione Emilia-Romagna dal 1980 al 2011, in qualità di responsabile regionale del settore e del laboratorio di virologia vegetale del Servizio Fitosanitario della Regione. In seguito, ha intrapreso la libera professione. Il fondo è costituito da volantini e riviste degli studenti medi e universitari bolognesi su temi quali la contestazione delle istituzioni scolastiche e le occupazioni in ambito bolognese, l’operato delle forze dell’ordine, le questioni di politica nazionale e internazionale. Il fondo è stato donato da Valerio Vicchi in data imprecisata.

Compilatore: Luca Pastore 23/1/17.

 

Fondo: Vighi Fausto

Buste: 3

Estremi cronologici: 1947 – 1989 ca.;

Fausto Vighi, nato a Bologna nel 1921, aderente al movimento Giustizia e libertà, partecipò nel 1943 alla costituzione di un centro antifascista a Lizzano in Belvedere (Bo). Dal maggio 1944 operò a Bologna con esponenti di diversi raggruppamenti politici. Il fondo è costituito da: circolari del Comitato nazionale dell’Anpi, rapporto di Arrigo Boldrini e regolamento del 2° congresso nazionale dell’Anpi (1949), regolamento per la convocazione del medesimo congresso. Il fondo è stato donato da Vighi dopo il 1983. Nel 2016, la moglie ha donato altra documentazione: appunti manoscritti per una cronologia della Seconda Guerra Mondiale, bozze di articoli di Vighi su Risorgimento e Prima Guerra mondiale, libri fotocopiati e fotografie di un evento pubblico.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003, Luca Pastore 28/10/2016

Fondo: Zangrandi Giuseppe

Buste: 1

Estremi cronologici: 1979;

Il fondo è costituito da carte, in copia fotostatica, relative al procedimento presso la Corte di assise di Bologna, contro Alois Schintlholzer e Erwin Fritz, imputati di strage aggravata per fatti avvenuti in Caviola di Falcate (Bl) il 20 e 21 agosto 1944. Il fondo è stato donato da Giuseppe Zangrandi prima del 1983.

Compilatore: Giovannoni Fulvia 24/02/2003.