<La Marcia su Roma fu la prova di forza usata dal Fascismo per giungere al potere; una volta al governo, il regime costruì su di essa un’articolata narrazione propagandata come mito fondativo per tutto il Ventennio. Il 28 ottobre divenne presto una festa nazionale, e la sua epopea il pane quotidiano per scolari e insegnanti impegnati nella sacralizzazione scolastica del regime.
La mostra si sviluppa su due percorsi paralleli: quello storico-fattuale della conquista del potere da parte del fascismo, e quello didattico della trasmissione del mito a scuola. Nel primo percorso vengono ricostruite la violenza squadrista contro gli uomini e le cose, gli interessi e le connivenze che ne favorirono la vittoria, gli sviluppi del fascismo al potere, la resistenz aantifascista. Nel secondo percorso sono esposti i materiali didattici con cui fu insegnata la trasfigurazione scolastica della marcia: un vero ABC del Fascismo.
Note tecniche La mostra si compone di 16 pannelli in versione manifesto di dimensione 100×70 ciascuno; una teca con oggetti simbolici della violenza squadrista e altri reperti della scuola fascista.
Editoria: La mostra è dotata di una guida cartacea – Dossier (fornita in versione pdf), come strumento di supporto alla conoscenza e all’approfondimento della ricerca.
Attività didattiche A cura di Lorena Mussini sono stati creati alcuni percorsi didattici laboratoriali ispirati ai temi della mostra, che possono essere realizzati con l’utilizzo di diverse metodologie di lavoro: lavoro di gruppo, domande-guida sui documenti, rielaborazione individuale o collettiva, scritta od orale, dei risultati ottenuti alla fine del percorso. Volutamente si vuole lasciare al singolo docente, professionista della disciplina, la scelta di calibrare gli obiettivi e le metodologie in base al livello di competenze posseduto dagli studenti, ai prerequisiti rilevati, alle scelte dei tempi e delle fasi di programmazione del laboratorio all’interno del curricolo previsto per la classe e l’indirizzo di studi>