Nel tessuto urbano delle città rimangono – e si stratificano – le tracce della storia: monumenti, edifici, ma anche toponimi e odonomi, nomi di luoghi e di strade. Non sempre a queste persistenze si accompagna una consapevolezza del loro significato, a volte per distanza di tempo, altre per rimozione. In particolare, dopo il 1945 le tracce del fascismo e del colonialismo sono state affrontate in modo diverso, testimoniando differenti approcci politici, ma anche necessità pragmatiche, scelte, omissioni. Negli ultimi anni queste tracce “difficili” sono state oggetto di progetti di ricerca e azioni simboliche, volti ad approfondire il loro significato e a rivelarlo in ambito accademico e pubblico.

Giulia Albanese (Università di Padova)

Pensare il fascismo attraverso i “suoi” luoghi della memoria


Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia)

L’immaginario urbano attraverso l’odonomastica. Senso della storia e rappresentazioni della memoria nella storia dell’Italia repubblicana


Mariana Califano (Resistenze in Cirenaica)

Pratiche dal basso: tra mappatura e guerriglia odonomastica


Modera

Elena Pirazzoli (Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana)

 

Giovedì 19 ottobre

ore 16.30

ISTITUTO STORICO PARRI

BOLOGNA METROPOLITANA

Sala ex refettorio, Via Sant’Isaia, 20