Mostra Laboratorio: Installazioni – Proiezioni – Incontri – Workshop

La mostra Cinematic Bologna presenta, mediante molteplici strumenti e dispositivi, una serie di percorsi urbani attraverso le immagini dei film amatoriali girati a Bologna tra il 1950 e il 1980, restituendo in una forma fruibile le immagini della città prodotte dai suoi abitanti in tempi e con modalità differenti.

 
L’iniziativa è il risultato di ricerche negli Archivi di Home Movies ed è stata concepita come una mostra laboratorio. Laboratorio come occasione di apertura di una fase che trova per la prima volta ospitalità in spazi tra i principali della città (Urban Center Bologna e Biblioteca Salaborsa), ma anche perchè all’interno della mostra verranno programmati incontri, seminari e workshop che s’incrociano e si uniscono in una rete di ulteriori percorsi e progetti condivisi.
 
Un segno concreto sulle possibilità comunicative e creative dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia che si pone come motore attivo e soggetto partecipe dei processi di trasformazione e ridefinizione delle identità.
 
La Bologna che compare nel cinema privato è una sorta di città invisibile, almeno fino ad ora. Queste immagini per loro natura sono state nascoste e inaccessibili per decenni e ora si rendono pubbliche grazie alla mutazione di destinazione d’uso proposta da Home Movies insieme ai partner che ne sostengono le attività e ai numerosi bolognesi che hanno messo a disposizione i loro archivi personali e familiari. Ma invisibile, e ora invece visibile, anche per altre ragioni: i luoghi del vissuto nella maggior parte dei casi restano sullo sfondo delle riprese, i particolari vanno ricercati e sottolineati: la rappresentazione d’insieme è proprio il quadro che la mostra offre come valore aggiunto alle immagini di partenza. Che sono frammenti di memoria spezzata, piccole poesie e cronache del quotidiano, momenti di vita rubati dalla cinepresa e impressi su pellicola.
 
La mostra è un tuffo emozionale dentro immagini stupefacenti di luoghi e situazioni che qualcuno ricorderà e che altri vedranno per la prima volta. Per certi versi guardare le immagini di questo passato ‘comune’ provocherà in alcuni la sensazione di osservare da lontano un pianeta assai distante dal nostro. Eppure riconosceremo gli stessi luoghi, dal forte valore simbolico, certe volte con difficoltà per l’inevitabile senso di spaesamento. La mostra mette a disposizione strumenti metaforici come una lente di ingrandimento che di volta in volta assumono forme diverse, fondendo processi artigianali analogici con la tecnologia attuale e i nuovi media.
 
Il trentennio prescelto, 1950-1980, rappresenta una stagione contraddistinta dalla crescita economica e sociale, un lungo dopoguerra in cui la città si è ingrandita ed è cambiata sotto la guida delle amministrazioni che si sono susseguite e attraverso il vissuto quotidiano di generazioni di abitanti. Il 1980 rappresenta, anche simbolicamente, un anno di cesura. Con la strage alla stazione la città si trova forse per l’ultima volta così unita, e nel periodo successivo siamo di fronte ad altri scenari. Il periodo che abbiamo scelto è anche quello di maggiore diffusione della pratica cineamatoriale, e quel trentennio costituisce un valido terreno di confronto per i cittadini di oggi.
 
La mostra lavora sul piano dell’immaginario e della rappresentazione tutta particolare offerta dal cinema amatoriale. L’obiettivo è quello di relazionare idealmente i documenti filmici privati con testi, memorie registrate, mappe e bibliografie. Per attivare una scuola dello sguardo, i cui intenti anche didattici sono evidenti: stimolare la conoscenza delle immagini e indicarne un uso responsabile, critico e non nostalgico. Salvate dall’oblio, queste immagini diventano di fatto paesaggi della memoria che stimolano tanto un’indagine e una conoscenza archeologica quanto una comprensione geografica e topografica di un’ideale città filmata, continuamente da mappare ed esplorare. Una città da conoscere per trovare idee sulla città reale, presente e futura.


Cinematic Bologna è nel programma di Archivio Aperto 2012, un progetto di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Istituto Storico Parri, Urban Center Bologna, Biblioteca Salaborsa, Cineteca di Bologna, Soprintendenza Archivistica per l’Emilia-Romagna – MiBAC, Una Città per gli Archivi, Modo Infoshop, Librerie Coop, Coop Adriatica, Divinis e con il patrocinio del Comune di Bologna e del del Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università degli studi di Bologna. Media partner: Città del Capo – Radio Metropolitana.

Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia ha sede presso e opera con l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna